mercoledì 24 aprile 2024

Sonnambuli

 



Come sonnambuli ci addentriamo, piano piano, nel regno dei morti. E' una visione catastrofica quella che dipinge Bifo, ragionando sui nostri tempi. Come ne verremo fuori è impossibile sapere se anche coloro che furono vittime sono diventati carnefici. C'è una chiamata alle armi da parte dei francesi, ancora non guariti dalla sindrome napoleonica, a cominciare dallo psicopatico dell'Eliseo. Su Liberation è apparso un articolo di Serge July, un maoista pentito ed ora nel libro paga del neoliberalismo che chiama a raccolta gli europei per andare in guerra contro Putin ben sapendo che per l'età lui sarà sicuramente a casa sul divano a sparare cazzate. E' in buona compagnia con il nuovo filosofo Bernard- Henri Levy, famoso più per la sua partecipazione ad eventi mondani che per i suoi libri. Deleuze disse di lui” non mi è mai venuto in mente che fosse un filosofo, i suoi libri riflettono la superficialità di un dilettante felice di averlo incontrato”. Nel 2022 il dandy parigino dalla zazzera fluttuante scrisse un articolo per Repubblica dopo aver incontrato i capi del battaglione nazista Azov. “La guerra ucraina è una guerra unica, incomparabile, perchè è una guerra giusta, fatta per i nostri ideali, a lui non interessano le migliaia di giovani ucraini e russi morti al fronte perchè vibrante di eroismo letterario vede passare lo spirito del mondo sotto la sua finestra. Il maggiordomo dei Rothschild dopo aver visto in tv Putin incazzato nero per l'attentato di Mosca ci sta ripensando rifugiandosi sotto la minigonna di Brigitte. Charles Michel, il Presidente del Consiglio Europeo, in una dichiarazione che ha fatto il giro dei media raglia: se vogliamo la pace prepariamoci alla guerra. Meno male che ci ha pensato mons. Zuppi ad asfaltarlo. Ma vi rendete conto? Questo individuo fa ribrezzo anche ai parassiti intestinali. Questi francesi sono messi peggio di noi, hanno eletto per due elezioni consecutive una compagnia di psicopatici e continuano a parlare di grandeur. Ci vorrebbe una bella pernacchia del Principe De Curtis. Yeats in una poesia scriveva: “la marea oscurata dal sangue si scioglie e dovunque la cerimonia dell'innocenza è annegata. Le cose migliori mancano di ogni convinzione mentre le peggiori sono piene di intensità appassionata”. Di peggiori sono piene le trasmissioni televisive, basta fare zapping ed ecco apparire voyeur sadici dalle facce stravolte ed imbiancate dalla mancanza del sangue, ma è sempre il sangue degli altri che vogliono ecco perché si sentono autorizzati a dire la prima cosa che gli viene in mente, citando Camus. Chi è disposto a mandare al fronte i propri figli come carne di macello per difendere interessi non nostri? Perchè di questo poi si tratta. Non ci sono interessi e ideali per cui vale la pena vedere i propri figli immolarsi in guerre perse in partenza, chi ama la guerra è un idiota. Qualche articolo fa si paventava il pericolo che i potenti, vedendosi accerchiati e sentendo scricchiolare il loro potere, avrebbero mostrato al mondo il loro colpo di coda ed ecco che dopo Gaza ora si parla di allargare il conflitto ad altri teatri di guerra ( l'ONU ha appena approvato la risoluzione sul cessate il fuoco con l'astensione degli USA ma Israele continua imperterrito nella sua macelleria, i 6 volontari morti, l'attacco alla pertinenza dell'ambasciata iraniana a Damasco è una provocazione ed anche una sfida verso l'Iran). La relatrice speciale dell'ONU per i territori palestinesi, Francesca Albanese ha affermato al Consiglio Onu per i diritti umani che ci sono fondati motivi per ritenere che si sia raggiunta la soglia che indica la commissione del crimine di genocidio contro i palestinesi a Gaza, implorando infine gli Stati membri di rispettare gli obblighi di embargo sulle armi e di sanzioni ad Israele. La delegazione di Israele non era presente in aula. Invece per l'Ucraina è ripreso il solito ritornello di inviare non solo nuove armi ma anche truppe Nato ai confini con la Russia. Continuiamo a mandare soldi in Ucraina quando anche gli ufficiali ucraini si rendono conto che la guerra ormai è persa, e pensare che con 5 miliardi mettiamo a posto la sanità in Italia mentre Stoltenberg chiede un fondo di 100 miliardi di dollari per continuare la guerra. La propaganda mainstream riprende fiato prima idealizzando un nazista omofobo come Navalny e poi mettendo in dubbio le elezioni svoltesi in Russia, l'Ansa, nota per essere una agenzia di stampa creata dagli inglesi, mette in giro dei video fake per avvalorare la tesi di elezioni farsa. Molti commentatori europei anche italiani come Pino Cabras che hanno seguito le elezioni come osservatori sul campo inviati da agenzie internazionali hanno dichiarato che tutto si è svolto in modo regolare. Quelli che scrivono dal divano di casa invece spargono veleno riprendendo le veline dei loro padroni. Ormai la stampa è morta, è solo propaganda ed i giornalisti che si prestano a questo sono destituiti da ogni autorevolezza. Ed eccoci giunti al 22 marzo scorso con l'attentato al Crocus City Hall che ha causato la morte di 132 persone, tra cui anche bambini, e il ferimento di 182 persone che assistevano ad un concerto, inermi. Sono state arrestate 11 persone tra cui i 4 attentatori. L' attentato che ha colpito la Russia dopo la riconferma plebiscitaria di Putin comporterà inevitabilmente drammatiche conseguenze per tutti. La propaganda si affanna a dire che le ambasciate, americana ed inglese, hanno avvertito i russi di possibili attentati e che loro se ne sono fregati. Le rivendicazioni sono arrivate dopo qualche ora ad opera dell'Isis, ma sappiamo tutti che dietro le barbe e i cappucci islamici si nascondono i servizi occidentali, in primis la Cia, che si serve di queste bande di mercenari per le operazioni sporche, per operazioni senza bandiera. Pensate un po' se i quattro attentatori catturati avessero nomi e passaporti americani o inglesi sarebbe stata una dichiarazione di guerra. La Russia indica come mandanti anche i servizi ucraini. Molti atlantisti che di solito elargiscono la patente di complottisti a chi non è d'accordo con loro arrivano a dire che è stato Putin. Che l'attentato se l'è fatto da solo.Ma per quale motivo? Che interesse avrebbe avuto visto che è stato appena rieletto con una marea di voti? Fanno finta di ignorare le notizie sulle strane dimissioni di Victoria Nuland, ex sottosegretario di Stato USA e responsabile CIA Est Europa, la vera orchestratrice del caos ucraino che a chi le chiedeva del ruolo dell'Europa rispondeva con Fuck Europe. Ora entrano in gioco i veri rapporti di forza, i militari russi che Putin ha tenuto a bada spingono per una rappresaglia dura, i dirigenti russi non si fidano più di quelli europei e Lavrov dichiara di essere arrivato “ al punto di non ritorno” e ricorda ai dirigenti europei che non volevano i negoziati e che dicevano che il verdetto sarebbe arrivato dal campo di battaglia che saranno accontentati e i loro desideri esauditi. Se Israele con la scusa del 7 ottobre continua indisturbato nella sua macelleria cosa dovrebbe fare Putin in proporzione dopo l'attentato al Crocus City Hall? I peggiori anni della nostra vita, dopo la dissonanza cognitiva pandemica con le museruole obbligatorie e l'autoincarceramento e tutto quello che ne è conseguito Cutro, Ucraina, Gaza e Crocus City Hall, sommersi da menzogne si è perduto il senso della nostra vita, non basta più evadere o disertare ma convincersi che non esistiamo più. Che evoluzione! Di quanto ci siamo evoluti. Che parola orrenda e falsa è diventata democrazia, in suo nome sono stati perpetuati i peggiori crimini e le infamie più squallide. Ahh gli esportatori di democrazia per un mondo migliore, più sostenibile, più uguale per tutti senza discriminazioni di razze e di pensiero dove far crescere i nostri bambini. Quante falsità. Basta. Ed ora ci ritroviamo alla celebrazione del 25 aprile, con tutto quello che sta succedendo nel mondo questa data passa sotto tono ma è bene ricordare e celebrare, senza la solita retorica, i nostri morti per la libertà. Ci hanno liberati dal fascismo come evento storico ma ancora non ci siamo liberati dalla nostra indifferenza di fronte al mostruoso, il nazismo si mimetizza in nuove forme e ha indossato nuove maschere, esercita il suo potere globalmente. Il fascismo ed il nazismo sono ancora tra di noi e non parlo solo del governo Meloni ma di tutti quei burocrati e parassiti, faccendieri e lobbysti con le facce perbene e sorrisi di ordinanza che stanno dietro le quinte e decidono le sorti del mondo. Alla dittatura del nazifascismo abbiamo sostituito la dittatura degli angloamericani che hanno sempre influenzato ed incanalato la politica italiana dal 1949, data della creazione della Nato, ad oggi verso direzioni comode a loro. Dall'attentato ad Enrico Mattei alle stragi di stato, alla morte di Moro ci sono sempre stati loro con la longa manus della CIA. I governi che si sono succeduti hanno avuto tutti il beneplacito di Washington e di Londra, hanno eseguito sempre i loro ordini, non siamo mai stati liberi!!! Quello che avviene quotidianamente sotto i nostri occhi è inaccettabile, ci vuole uno sciopero generale di parole e azioni poichè quello che ora è solo un rumore di fondo si imponga all'attenzione. Se vogliamo ricordare e celebrare adeguatamente il nostro 25 aprile bisogna mirare alla formazione di una coscienza collettiva che ci porti all'appartenenza affettiva all'umano, alla solidarietà, al rifiuto di quello che ci viene offerto con parole prive di significato, in nome di una modernità che ha ucciso la civiltà poichè c'è una generazione che ha imparato più da una macchina che dalla voce della madre. Approfittiamo di questo 25 aprile per cominciare a rifiutare e a ragionare su quanto ci viene proposto da questo capitalismo onnivoro. Viviamo in un lento precipitare, vaghiamo attraverso un infinito nulla, dove ci muoviamo ora? (Nietzsche). Forse è arrivato il momento giusto di ricordarci di quando il vivente non era ancora né un dio, né un uomo, né un animale, ma semplicemente un’anima, cioè una vita? (Giorgio Agamben)
Esiste ancora l'umano? E' questo il punto.

Articolo pubblicato su Affiches, rivista di Radio Vulture, numero speciale 25 aprile 2024


The atrocity exibition

 


Qualche considerazione a mente fredda sul Festival di Sanremo. Se il Festival di Sanremo è lo specchio del Paese, come si suol dire, allora mi chiedo, cosa siamo diventati? Come siamo arrivati a questo punto? L'orgoglio nazional popolare ormai è diventato la galassia del nulla, con gli amici di Maria a farla da padrone e i due quaquaraquà che hanno imperversato per 5 giorni dalle 9 di sera alle 2 di notte, come imbonitori da circo, venghino signori venghino, accomodatevi per lo spettacolo necrofiliaco. state comodi, lasciate ogni vitalità culturale. Una mostra delle atrocità dove pare evidente che la linea di demarcazione tra paesaggio interno e paesaggio esterno è crollata. The atrocity exibition diventa un paesaggio. Gli spettatori, asessuati dal prepuzio nasale di Amadeus, de-libidinizzati e annoiati, costretti a questi lavori forzati dall'abitudine e dalla necessità di sistemi stocastici, stravaccati sui divani con i plaid sulle gambe, completamente inconsapevoli nel farsi friggere le ultime facoltà intellettive rimaste, sonnecchiano e aspettano solo la fine di questo scemificio per andare a dormire e aspettare polluzioni notturne. E' uno schifo sistematico che ha portato la cultura pop italiana a questo abbrutimento e impoverimento.

Questa spazzatura dell'Italia più depressa degli ultimi millenni ha decretato vincitrice una canzone dal titolo “Noia”.

Allegria!!! Ridateci Mike e Pippo.

Il Paese del Bel Canto viene spazzato via da canzoni con parole incomprensibili su musiche algoritmiche cantate con autotune da artisti innocui e scontati che somigliano ai simulacri di Philip Dick, gusci vuoti che sembrano esistere solo come modelli cosmetici. Qualsiasi gesto o look è architettato solo per provocare una reazione negli altri, è impossibile immaginarli alle prese con i problemi quotidiani della gente comune. Sono stati plasmati e issati su un piedistallo, su una nube di precaria notorietà a termine come dei semidei a cui il gregge in estasi plaude. C'è stata una lotta di classe combattuta da una parte sola e 3 italiani su 4 hanno scelto di guardare questo insipido museo delle forme morte decidendo così di autosodomizzarsi. E' finita tra le polemiche che ben rappresentano la frammentazione e la litigiosità del tessuto sociale italiano. La vittoria negata a Geolier, vincitore del televoto, frenato dal voto della stampa e delle radio, accusati di razzismo dimenticando che la vincitrice Angelina Mango viene da un sud più profondo. E poi diciamocela tutta le canzoni in gara erano brutte e di scarsa qualità, anche quelle dei due cantanti in questione. Più che il festival della canzone italiana è stato il festival della inquietudine quando si intuisce di essere nel mezzo di una irrimediabile catastrofe. Un misto tra la Cosa carpenteriana e Blob il film. Si esalta il trionfo numerico degli ascolti ma le rilevazioni conteggiano tutto anche un semplice passaggio di pochi secondi sul canale TV dai vari dispositivi, TV, devices e smartphone. Ai 45 milioni di apparecchi televisivi si aggiungono 75milioni di altri schermi. Sarebbe interessante sapere quanti aspiranti suicidi hanno realmente visto per intero la serata finale dall'inizio alla fine, quasi 6 ore filate. Per questi motivi non si possono fare paragoni con le passate edizioni. L'artificialità di queste canzoni li rende refrattarie alla naturalizzazione romantica di canzoni cantate da storici interpreti come Modugno, Ranieri, giannimorandi, nicoladibari, josèfeliciano ed altri. Ciò che non si ricorda più è l'intensità letterale di quel suono, appare invece evidente la rimozione delle peculiarità proprie della musica leggera italiana. La cultura pop contemporanea afferma la necessità di adottare particolari criteri di intrattenimento e di divertimento, gli artefatti culturali prodotti negano quanto fatto precedentemente nel nome di una falsa modernità, affinchè non passi l'idea che la canzone italiana possa essere un qualcosa di più di un piacevole divertissement in forma di merce di consumo immediato ma possa esprimere concetti impegnativi e non mainstream. Rinvangare gli anni belli della canzone pop non è un'operazione nostalgia ma riguarda la consapevolezza che questi simulacri sono totalmente inconsapevoli del loro debito verso il passato e che essere contemporanei non vuol dire essere moderni, poiché non propongono niente di nuovo e di importante. L'unica cosa nuova che può ribaltare questo concetto è mettere Zelensky al posto di Damiano dei Maneskin se questi dovesse abbandonare il gruppo. Il capitalismo ha uno stomaco di carburo al tungsteno ( Lyotard) capace di consumare, ingurgitare e sfruttare qualsiasi cosa. L'edonismo della cultura pop di questo millennio rappresentata dal rap e derivati vari non produce euforia ma ha un carattere sempre più cupo, come una droga consumata con frequenza che non produce più alcun effetto. Dietro questo sorriso forzato, questo incitamento al divertimento si nasconde una profonda tristezza che il consumo frenetico non riesce a mitigare, specialmente nelle nuove generazioni che dopo aver ottenuto tutto si aggirano famelici tra piaceri a portata di mano, rabbia e frustrazione consapevoli del vuoto che li divora. Eppure l'idea che la musica possa contribuire a cambiare in meglio il mondo è stata concreta qualche tempo fa, la cultura musicale è stato un terreno di lotta che non si limitava ad esprimere posizioni politiche preesistenti ma li percorreva, ha avuto una funzione di crescita personale contribuendo a formare una presa di coscienza collettiva poichè le persone si identificavano in essa; ma 30 anni di neoliberismo hanno messo le cose a posto, tuttalpiù la cultura musicale ora potrà contribuire a realizzare una buona causa, ma questo non vale per quello che esce da Sanremo che è solo intrattenimento, merce che produce alienazione. Eppure in Italia non è tutto così, non c'è solo Sanremo, c'è una cultura musicale di buon livello che si reinventa di continuo e che rivitalizza modelli abituali di comportamento. Una musica se vogliamo radicale in termini politici in bilico tra tradizione e modernità che utilizza il passato come un trampolino di lancio da cui spiccare un salto verso una nuova musica che potrà mettere sottosopra il mondo. Un nome su tutti Daniela Pes, musicista e cantante che con “Spira” il suo disco d'esordio ha vinto nel 2023 il Premio Tenco, oppure Andrea Lazlo De Simone, cantautore e musicista torinese, che ha vinto il Cesar, il più importante premio del cinema francese, per la colonna sonora di un film. Qualcosa si muove anche nel mainstream che produce disagio in alcuni suoi interpreti, in questi giorni due cantanti, Sangiovanni e Ghemon, hanno preso le distanze da questa industria musicale che «promuove un modo di pensare ed agire inquinato dal culto dei numeri e dei sold out che sta determinando più danni di quelli che il pubblico può vedere. Risultati prodotti in batteria e riempiti di estrogeni che danno l’illusione di grandi abbuffate ma che nascondono un mondo di bugie e false aspettative in cui purtroppo a rimetterci sono un sacco di ragazze e ragazzi». Ha postato Ghemon. Mentre Sangiovanni ha annunciato il suo disagio nel sentirsi usato da questa industria musicale e che si prenderà una pausa. Il cantante ha ammesso di non stare bene e di aver deciso di fermarsi temporaneamente per prendersi del tempo per se stesso. In un ambiente dominato da una frenetica competizione che non da sicurezza crolla la fiducia mentre la presa di coscienza porta a dubitare nel continuare sulla strada intrapresa. E ai consumatori passivi e poco attenti danno da mangiare la spazzatura di Sanremo perchè la Musica ha una immediata funzione trasformativa che conferma e avvalora qualsiasi sentimento e porta ad identificare l'origine del malessere, del disagio quotidiano nelle strutture oppressive del capitale. Il neoliberismo ha interrotto i processi sociali iniziati negli anni sessanta e settanta e non ci si può meravigliare se è proprio l'elite neoliberista ad organizzare eventi di massa dove propagandare il Nuovo Verbo con la partecipazione compiaciuta di intrattenitori come i due quaquaraquà e ospiti internazionali che danno prestigio alla manifestazione.Tutto questo viene fatto passare come una sorta di anticapitalismo di sistema, vengono fatti importanti discorsi sulla fame nel mondo, sull'inquinamento, sulla pace, con pacche sulle spalle e sorrisi di consenso, come per dire come siamo fighi noi, discorsi che assumono strane forme di protesta su false trasgressioni che non hanno niente di vero se non un ricatto ideologico. La sola fantasia è che il consumismo occidentale possa risolvere le disuguaglianze che esso stesso ha contribuito a creare. Basta solo comprare i prodotti giusti oppure come ci vuol far credere Bono Vox basta un documento firmato dai grandi della terra per eliminare la fame nel mondo. Bono Vox, clone sgusciato ridotto a megafono delle elite è stato sputtanato più volte da Roger Waters e dopo essersi fatto fotografare mentre canta a Kiev ora canta per le vittime israeliane del 7 ottobre senza dire una parola sulla pulizia etnica e il genocidio perpetuato a Gaza. Molti cantanti nostrani si guardano bene dal mostrare solidarietà e raccontare in musica quello che succede nel mondo, hanno tutti paura di essere bannati dalle varie trasmissioni televisive, ormai scomparso il cantautorato non c'è nessuno che ha la statura morale di un Roger Waters che dice la sua incurante del pensiero dominante. I giovani rapper e trapper sono totalmente fagocitati dall'industria discografica e i parvenue del rock di casa nostra, imbolsiti e decrepiti come vascorossi e ligabue, prodotti del marketing discografico come brutte copie che fanno il verso a Springsteen o a Little Steven sono finalmente avviati sulla strada del tramonto, alla vita spericolata hanno preferito vendere l'anima al dio denaro. Addirittura Fiorella Mannoia ha cancellato alcuni suoi vecchi post dove inneggiava ad Assange e alla Palestina, si è giustificata dicendo che ora non è il contesto adatto. Tutta la canzone italiana, dalle prime edizioni di Sanremo alla scuola di Genova a Dalla, De Andrè e Battiato ha creato una cultura pop che ha contribuito a delineare la nostra visione del mondo e la nostra crescita come individui e cittadini, sviluppando una coscienza di classe ed un senso di identità. Negli anni '80 si è verificata una inversione di tendenza con la febbre del sabato sera, il riflusso, l'edonismo reaganiano, il disimpegno e la disco music che ha visto l'individualismo prendere il posto della collettività e la ricerca del godimento immediato sostituire il desiderio. Si è consolidato il realismo capitalista che ha reificato i rapporti sociali e decretato la sconfitta dell'immaginario prometeico psichedelico. Possiamo intuire e sperare che sia solo una interruzione seppur durata ormai 40 anni e che i rapporti sociali possano ripartire grazie ad una rinata presa di coscienza. 

Articolo apparso su Affiches, rivista di Radio Vulture, aprile 2024 

lunedì 8 aprile 2024

Zona d'interesse

 

Fa star male la perdita del senso della ragione. Fa star male negare l'evidenza di fronte alla conoscenza e alla diretta esperienza, fingere ciò che non è perchè se pensi sei un delinquente e se lo esprimi sei un criminale. La pandemia ha dato la stura alla criminalizzazione del dissenso, è stato il banco di prova per misurare il grado di sopportazione della gente e la capacità di conservare un barlume di pensiero critico sugli avvenimenti che ci cadono addosso di volta in volta. Non c'è niente di umano in tutto questo. Il film horror che hanno messo in piedi i mafiosi di Davos è solo al primo atto, purtroppo penso che ancora non sia finita, bisogna mettere qualcosa a posto affinchè il ricatto sia completo come per esempio la completa digitalizzazione compresi moneta, scomparsa del contante, e sistemi di pagamento per cui se non obbedisci vieni bloccato ed obbligato. Siamo intrappolati in un loop temporale dove ogni mattina ti svegli con lo stesso incubo. Siamo intrappolati in un regime di dominazione a ciclo continuo, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Il capitalismo 24/7 ci sta espropriando del piacere che è la forza stessa della vita, un potente strumento di lotta e di cura. E a noi il piacere piace. Diamo rappresentanza ai nostri desideri e smettiamo questi abiti che ci hanno cucito addosso, la compagnia degli attori non accetta più le parti assegnate e portate avanti per una vita intera, siate questo e quello, qui e ora. ( Desir 1977) E' arrivato il momento di bruciare il teatro e squarciare il velo delle mistificazioni e della continua manipolazione della propaganda. E' tempo di ritrovare la perduta leggerezza e di dare sfogo alla propria creatività. Occhio compagni, l' essere immersi in questa informazione mainstream non deve renderci ciechi, accettare tutto come vero solo perchè chi lo dice si dichiara di sinistra non è sano, attenti alla manipolazione che è molto sottile e raffinata, bisogna fare uno sforzo maggiore per elaborare quello che realmente accade e andare oltre il racconto. Io non so, rispetto ai tanti che appena un quarto d'ora che è successo il fatto additano il colpevole di turno. Di Assange so che è in galera da tanti anni, con capi di imputazione falsi ( stupro in Svezia ) o senza alcun capo d'imputazione come accade ora nella democraticissima Inghilterra. Se ne parla solo ora che siamo in attesa delle decisioni della Corte UK, anche i media Britannici hanno nascosto la vicenda, solo Jeremy Corbin ex leader dei laburisti ha preso pubblicamente la sua difesa, naturalmente crocifisso dal mainstream, in Italia gli unici che hanno dato risalto a questo caso sono associazioni come Amnesty International e media indipendenti che operano sul web, Travaglio ha rilasciato una dichiarazione in difesa di Assange e contro la censura e forse si sono decisi a dargli la cittadinanza onoraria di Roma. Il 20 e 21 febbraio sono previste nel Regno Unito le udienze per opporsi all'estradizione negli Stati Uniti dove potrebbe affrontare un processo farsa ed una pena sproporzionata, fino a 175 anni di carcere. E' rinchiuso a Belmarsh, in una Inghilterra de-sovranizzata e vassalla degli USA, senza alcun capo d'accusa, negli USA invece è accusato di spionaggio perchè ha rivelato crimini di guerra ( primavere arabe, uccisione di Gheddafi, email compromettenti di Hilary Clinton e altre malefatte ) e abusi sui diritti umani commessi dal governo americano con informazioni provate dai documenti che gli ha dato l' insider Chelsea Manning, ex militare americano. Assange ha fatto solo il suo lavoro da giornalista, mentre tanti suoi colleghi che oscurano le notizie o le falsificano sono a piede libero. Si è appena conclusa l'ultima udienza per decidere sull'estradizione negli USA, la Corte non ha dato alcuna indicazione, per cui bisogna attendere i prossimi giorni per sapere della decisione presa. La vera guerra si combatte sull'informazione dove si utilizza la reductio ad Hitlerum per demolire l'avversario. Io sto bene, io sto male, io non so cosa fare, studio non lavoro, non guardo la TV, non vado al cinema, non faccio sport, cantavano i Cccp ormai 40 anni fa, ma di una cosa sono sicuro, non esiste una forza politica che fa cose de sinistra. Quelli che si dicono di sinistra mettono in piedi false flag fingendo di occuparsi dei diritti civili, mentre i diritti sociali li hanno massacrati. Hanno la colpa di aver eliminato dalla scena l'internazionalismo operaio per cui non esiste più alcuna forza che si ponga come alternativa al globalismo liberista e al nazionalismo autoritario. Occhio compagni, abbiamo ingenuamente pensato che grazie alla cultura, al pensiero critico, all'educazione e all'emancipazione ci sarebbe toccato vivere l'alba di una nuova era di un tempo più felice mentre invece come stiamo sperimentando sulla nostra pelle ci avviamo verso il tramonto della civiltà umana. Quello che hanno intenzione di fare nel campo dell'educazione e dell'indottrinamento partendo dai più piccoli fa inorridire, “sinite parvulos venire ad me”. Per gli amanti dell'horror il documento sugli Standard per l’educazione sessuale elaborato dall’Oms Europa).

Il mostro è riemerso ed ha ripristinato la legge naturale della giungla, il più forte vince e può vivere. Un mostro a due teste che si azzuffano tra di loro: globalismo capitalista e nazionalismo sovranista e che litigando tra loro danno vita a tanti piccoli mostri nazionali. Assistiamo al trionfo del Nuovo Reich con una guerra di sterminio all'interno dell'Occidente. Nel 1996, al tempo dell'embargo all'Iraq, chiesero all'ambasciatrice USA all'ONU Madeleine Albright “ Per l'embargo sono morti 500mila bambini iracheni, più di Hiroshima. E' un prezzo giusto da pagare?” La risposta è degna di Netaniahu ” E' una scelta dura ma pensiamo di si”. Gunther Anders negli anni sessanta scrisse che il nazismo non era stato che l'anticipazione di un totalitarismo destinato a riprodursi in futuro come effetto della minaccia nucleare, nel suo libro Noi, figli di Eichmann scrive che i suoi nipoti avrebbero guardato indietro al nazismo hitleriano come ad una prova generale in un teatro di provincia. Siamo in ostaggio di una razza carnivora che non si rassegna a scomparire, che ha occupato tutte le postazioni e si diverte a manovrare i fili a seconda delle proprie convinzioni e dei propri piani, ha fatto un golpe mondiale riuscendo ad occupare governi, istituzioni pubbliche e private, magistratura, media e leader religiosi. L'Europa non esiste più, anzi non è mai esistita quella che era nelle intenzioni dei padri fondatori, quelli del Manifesto di Ventotene, che tutti citano e nessuno ha mai letto, l'Europa è stata annientata dalla Nato che ne ha preso il posto. Nato che ha disegnato 3 direttrici, 3 possibili scenari di guerra, la prima direttrice la conosciamo bene, l'Europa contro la Russia ( si parla di una false flag in Polonia come pretesto per far entrare l'Europa in guerra), la seconda la stiamo conoscendo Israele contro i Palestinesi ed i suoi alleati Iran, Hezbollah in Libano e Siria. Il terzo scenario riguarda i 3 paesi Aukus ( Australia, Regno Unito e Usa) più il Giappone contro la Cina, c'è da stare poco allegri. La Gran Bretagna propone di inviare un corpo di spedizione Nato in Ucraina, ci vogliono portare in guerra, Biden dice che non vuole la guerra ma ha cominciato a bombardare Siria e Iraq, proprio ora che l'Iraq sta combattendo l'Isis. E' arrivato il 7° cavalleggeri in soccorso all'Isis, strumento della CIA. La guerra è l'unica risposta che da il potere. La guerra è diventato l'unico linguaggio degli uomini, ci stiamo abituando all'orrore. La propaganda crea notizie di distrazione di massa per occultare il genocidio che continua a Gaza, ogni giorno centinaia di uomini muoiono sotto le bombe, dodicimila bambini sono morti, il destino degli altri lo possiamo immaginare, se mai ne resterà qualcuno che abbia ancora gambe e braccia non dimenticheranno mai. (Jeremy Lester dal campo profughi laico di Dheisheh). Quanti giovani ucraini sono morti? quanti giovani russi? Quanti bambini palestinesi vengono massacrati dall'esercito israeliano, armato e sostenuto da coloro che nella seconda guerra mondiale massacrarono milioni di bambini ebrei? I 27 Stati che compongono la UE, il 1 febbraio, si sono accordati su una revisione del bilancio 2021 – 2027 per un pacchetto di aiuti all'Ucraina di 50 miliardi di euro mentre il centro di Bruxelles veniva invaso dai trattori degli agricoltori che stanno protestando contro le direttive agricole europee che mettono a rischio milioni di posti di lavoro, danneggiano la qualità dei nostri prodotti agroalimentari e la salute dei consumatori. Bisogna capire che è una lotta che riguarda tutti non solo gli agricoltori. L'ambientalista Bill Gates ama talmente la terra che ha acquistato 120.000 ettari in 19 stati. Il tentativo è di espropriare gli agricoltori al fine di monopolizzare la produzione di cibo, finchè il cibo sarà disponibile a prezzi equi non ci saranno ricatti e consentiranno la sopravvivenza di moltitudini di persone, quando anche l'acqua e l'energia saranno di proprietà di quelle 3 o 4 multinazionali il controllo sarà completo e totale. E' una lotta tra chi ha il potere e chi è subalterno, tra chi sta sopra e chi sta sotto e noi stiamo sotto. Come ne usciremo se ne usciremo non è chiaro, siamo tutti confusi o indifferenti come quel tizio che precipita da un grattacielo e che dice fin qui tutto bene, fin qui tutto bene. Il problema non è la discesa ma l'atterraggio. La politica ha perso la sua centralità, solo politici mediocri che speculano e strumentalizzano tragedie umane e personali. Ormai gli scenari sono delineati ed il procedimento è sempre lo stesso cambia solo l'oggetto, non c'è altro da dire, sappiamo già tutto, hanno la spudoratezza di dircelo per cui bisogna solo prenderne coscienza e questo è un fatto individuale, individuale e personale ed il personale, sappiamo per esperienza, è un fatto politico. Nessuno ha più alibi! Questi bulli globali malefici sanno che il loro tempo sta finendo e la buttano in caciara con violenza per sferrare l'assalto finale, perchè sempre più gente sta aprendo gli occhi e le loro menzogne sono sotto gli occhi di tutti. Come vivremo ammesso che ci è concesso di vivere? Cercare una risposta collettiva è meglio che deprimersi in solitudine. Ritengo che siamo ancora in grado di sperare in un nuovo mondo che inevitabilmente verrà perchè è sempre la luce che prevale sull'oscurità. Illimitato il potere dello stupido che pur di fare male all'altro fa male a se.

Articolo apparso nel numero di marzo 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture 

 


martedì 5 marzo 2024

Auschwitz on the Beach ovvero la guerra dentro

 



Come si fa a continuare a vivere in una continua allucinazione, peraltro non provocata da sostanze psicotrope, dove i padroni del discorso hanno innescato diversivi quotidiani per distrarre quello che rimane delle nostre menti con le chiareferragni di turno, intanto continuano ad ignorare il genocidio in Palestina, si continua a sostenere una guerra già finita inviando armi e soldi che alimentano il mercato nero delle armi ed a gonfiare le tasche degli oligarchi. Quante ne stiamo subendo e ne abbiamo subite in questi anni e ne continuiamo a subire in silenzio. Si fa sempre più fatica ad adattarsi a questa falsificazione della realtà. Come non ricordare scene surreali di chi facendo una corsa su una spiaggia deserta veniva inseguito da droni o da agenti in quad. E il cattivissimo Putin che nonostante le sanzioni occidentali porta l'economia russa a crescere sempre di più, tanto le sanzioni le paghiamo noi con l'aumento delle bollette. La transizione verde con le case green e le macchinine elettriche che non partono se fa freddo ( guardatevi i video ridicoli che vengono da Oslo o dal Nord America), bisogna caricarle con colonnine alimentate a petrolio. L'assalto alla nostra salute con farine di grillo ed altri cibi frankestein e l'assalto alla nostra agricoltura con criminali politiche agricole della UE, finalmente anche i nostri agricoltori si stanno muovendo con i loro trattori. La distruzione della nostra industria automobilistica con la vendita della Fiat ai francesi, Elkan ha barattato il silenzio dei sindacati con un'intervista alla settimana a Landini sui quotidiani di famiglia. Il gender ed il suo individualismo spinto. La fluidità. Il patriarcato. La Cortellesi, come ultima esponente della cancel culture, con le sue lezioni su Biancaneve come colf dei sette nani. Il pandoro di Chiara Ferragni. Il prossimo Festival di Sanremo. IL Lolita Express verso l'isola di Saint James. Ci troviamo catapultati in un delirio collettivo.Tra tutti questi avvenimenti, alcuni dei quali artatamente costruiti il genocidio a Gaza è visto solo come uno spargimento di sangue. Nell'ultimo World Economic Forum, appena concluso a Davos, i potenti che ci governano sono stati chiari, Ursula von der Leyen ha rimarcato che il problema non è la pandemia o il riscaldamento globale o Gaza o l'Ucraina ma la controinformazione che disinforma, per cui non contenti di avere in mano tutti i media ora vogliono censurare le poche voci contro. Inoltre hanno confermato quanto scrivevamo in un precedente articolo paventando l'arrivo di una nuova pandemia, una pandemia derivante da una malattia che non esiste ancora, la malattia X, una pandemia, dicono, 10 volte peggiore del covid 19, per questo motivo stanno preparando nuovi vaccini. Mi sembra una risposta al fatto che il 95% degli italiani non si vuole più vaccinare, che la campagna vaccinale è un completo fallimento. Per cui preparate il braccino e che Dio ce la mandi buona. Continuiamo a far finta di niente, che tutto vada bene mentre ogni giorno che passa continuiamo a morire dentro, vittime di un progetto di disumanizzazione e di sovvertimento di qualsiasi logica. L'esercizio della critica non è più attuabile ed anche la cosiddetta controinformazione si è sclerotizzata in continue e ripetitive dispute ideologiche da bar sport, senza partorire neanche una idea. Fagocitati e assuefatti si diventa mainstream senza accorgersene. In altre occasioni molti intellettuali hanno fatto sentire la loro voce denunciando il diritto dei popoli ad esistere e rifiutando l'idea di un conflitto, per Gaza rimangono in silenzio, forse perchè non esistono più gli intellettuali di una volta, mentre invece ci sono state e ci sono manifestazioni di piazza a sostegno dei Palestinesi di Gaza. Il mondo dell'informazione racconta la guerra dalla parte degli israeliani che cercano la giusta vendetta. Una reazione spropositata all'attacco di Hamas, una false flag?, con l'approvazione delle cancellerie europee in nome delle comuni radici della civiltà occidentale, perchè attaccare Israele è antisemitismo. Quanto sta accadendo rientra in quello che è accettabile ( Dresda, Hiroshima ), ma allora è vero quello che si dice, che dalla storia non si impara niente. Il silenzio del mondo della cultura è il silenzio di una civiltà che si appresta a celebrare il suo funerale. Un importante filosofo tedesco Habermas ha pubblicato un testo dove scrive ” assimilare lo spargimento di sangue a Gaza a un genocidio va oltre i limiti di un discorso accettabile”, ma non spiega per quale ragione ad Israele è consentito bombardare case, uccidere bambini, imprigionare milioni di persone e a noi non è concesso denunciare tutto questo come genocidio. Ma allora il Nie Wieder, mai più, pronunciato dagli intellettuali tedeschi non vale per tutti? Mai più pulizia etnica, mai più deportazioni, mai più discriminazione razziale, mai più campi di sterminio, mai più Nazismo! Dopo aver deportato e ucciso milioni di ebrei, di rom, di comunisti, di omosessuali i tedeschi difendono Israele in ogni caso perchè gli riconoscono il privilegio dei colonizzatori, per cui possono fare quello che è stato fatto agli indigeni del Nord e del Sud America, agli aborigeni dell'Australia, agli africani dai colonizzatori di razza bianca. Gli USA la Nato, la UE ed i potenti di Davos hanno deciso che gli Israeliani possono deportare i Palestinesi di Gaza in un grande campo di sterminio sulle rive del Mediterraneo: Auschwitz on the Beach. Gli ipocriti e silenziosi intellettuali europei sono complici degli assassini e responsabili dell'ondata di fascismo che sta prevalendo ovunque. Pensavo che un vero uomo di cultura, un filosofo, fosse il custode della coerenza etica, mi sbagliavo, il conformismo e la complicità con la violenza hanno preso il posto del coraggio intellettuale. Si sta avverando quanto scritto da Horkheimer e Adorno nel 1941 “ se l'Illuminismo non contiene la coscienza di questo momento regressivo sta firmando la sua condanna a morte. Se lasciamo la riflessione sulla distruttività del progresso ai nemici del progresso perderemo la capacità di pensiero”.

 

Articolo apparso sul numero di febbraio 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture

martedì 16 gennaio 2024

Dov'è l'umanità?

 




Chiedere a chi ha il potere di riformare il potere.

Che ingenuità”.

Giordano Bruno

La deriva inarrestabile delle democrazie occidentali ha un unico colpevole: gli USA. Ci sono sempre loro, dietro le innumerevoli scempiaggini montate ad arte che ci raccontano. Hanno iniziato col massacrare cento milioni di nativi americani, poi sono passati all’importazione biblica di schiavi africani e a una continua devastazione mondiale fondata sulla violenza più spietata truccata da “esportazione forzata di democrazia, la loro”. Ora questo potere sta liquidando l'Europa, il continente da cui ha tratto origine. L'Europa a cui ha tolto sovranità e risorse economiche è l’ultima disperata colonia americana e l'Italia che fu quarta potenza mondiale è ridotta ad un esercito di zombies ammalati, impoveriti e rincretiniti dai simboli del progresso all'incontrario. Negli ultimi anni abbiamo perso tutto quello che i nostri padri ci hanno tramandato: la sovranità politica e finanziaria regalandoci in cambio la Nato e questa Europa matrigna come strumenti di controllo, burocrazia e povertà. Inoltre la visione woke e la cancel culture vuole fare a pezzi millenni di storia, di cultura che hanno segnato le basi della civiltà, con l'obiettivo di renderci atomi isolati, senza senso di appartenenza ed identità, ricattabili e alla loro mercè. Purtroppo quel poco che resta dei grandi partiti di massa e dei sindacati è diventato complice delle elite cosmopolite internazionali, specialmente quei quattro sinistrati di casa nostra sempre pronti e proni ai desiderata delle elite, ci si libera poi la coscienza a gridare dai loggioni che l'Italia è antifascista, ahh che bello sfogo, la nostra coscienza ora è salva. Questo potere cinico e baro sta esercitando il suo sterminio con la nostra complicità, il complesso militare e industriale USA continua a produrre false flag e quindi, come costretto per il bene dell'umanità, a seminare guerre: Iraq, ex Jugoslavia, Libia, Siria, e poi Ucraina e ora Palestina e Israele. Le articolazioni della loro industria bellica hanno infestato anche organizzazioni mondiali, come la corrotta OMS, al soldo del miliardario filantropo, Bill Gates. Con la propaganda ha sparso il terrore sanitario intaccando finanche il diritto alla vita. La confusione ed il caos etico e religioso la fanno da padrone, una umanità senza memoria cerca certezze e sicurezza in chi ha creato il problema, una umanità mediatizzata, psicotica in balia di presunti sensi di colpa si rende simile ad uno schiavo, inerte e in catene senza più la forza di ribellarsi. Una umanità colpevole ed in schiavitù! Ancora ci è consentito respirare ma con moderazione, perché respirando emettiamo anidride carbonica e quindi deturpiamo l'ambiente. Colpevoli di non riuscire a smaltire la plastica che inquina i mari, plastica di cui ci hanno sommersi, colpevoli di non riuscire a comprare le loro macchinine ecologiche che prendono fuoco di continuo e le cui batterie verranno smaltite in millenni. E' di questi giorni la notizia della lista delle aree adibite a deposito di scorie nucleari, sono stati individuati 15 siti tra la Basilicata e la Puglia e chi se ne frega del territorio, dell'Aglianico, dell'olio di oliva, delle acque, tanto stanno preparando la bistecca in provetta ed il kit del piccolo chimico per farsi a casa olio e vino, senza olive e uva. Ma non bisogna abbattersi perchè il filantropo miliardario progressista Bill Gates, sempre lui, in questo caso come proprietario di aziende americane che producono reattori nucleari, tanto amato dalla sinistra pecorona italica, ha garantito che le scorie prodotte dai suoi reattori non sono molte ma che possono essere stipate in una stanza e se ci ammaliamo ci sono le sue cliniche private a prendersi cura di noi. Come vedete ha differenziato i suoi investimenti, dalle tecnologie informatiche ai vaccini, ai reattori nucleari alla sanità, prima ci fanno ammalare poi ci curano. La stessa cosa sta facendo Elkan, ha venduto Stellantis ai francesi per investire nelle cliniche e nelle case farmaceutiche, l'ultimo business è il nostro corpo!!! L'orchestra intanto continua a suonare sul Titanic. La famosa serie TV sull'Ucraina partita col botto su Netflix si è ammosciata, Zelenski si sbatte per rimanere in vita, ma ha avuto assicurazioni solo di briciole ed a lungo termine, mentre la paranoia imperversa con entusiasmo nelle cancellerie europee, le sanzioni contro la Russia le stiamo subendo solo noi, continuando a comprare il loro gas non direttamente da loro, ma dall'India o da paesi arabi a cui la Russia lo vende e da cui lo compriamo al doppio, al triplo di prima! Bollette del gas da 2.000 euro! In una intervista al giornale tedesco Der Spiegel il sindaco di Kiev denuncia la catastrofe: la guerra è finita da mesi ( solo per Repubblica continua e l'Ucraina la sta vincendo), molti militari ucraini si arrendono volontariamente ai russi per non morire di stenti, è un esercito fatto anche da vecchi, bambini e invalidi e le armi inviate dalla Nato e dai suoi schiavi sono vendute in giro per il mondo, mentre i finanziamenti occidentali vengono spartiti tra gli oligarchi ucraini. Miliardi buttati nel cesso. La famosa "controffensiva" ucraina non è mai esistita. Dopo aver arruolato anziani, orfani e mutilati ora vanno casa per casa, vicolo per vicolo in cerca di gatti perché nelle loro trincee i topi mangiano i rivestimenti dei fili elettrici. (Fonte The Bild). Ora mi rendo conto che notizie del genere in Italia non appaiono, è vietato disturbare il popolo di consumatori intossicato dalla mangiatoia natalizia, ma siamo dalle parti di Orwell, in molti casi lo abbiamo superato. Intanto l'orrore si è spostato in Palestina, a Gaza, le guerre non devono finire perchè se no cessa la paura. I tiranni vivono costantemente nella tremenda convinzione che a poter uscire dallo stato di paura siano in molti, non solo alcuni singoli individui; il che significherebbe con certezza la loro caduta. Questo è anche il vero motivo del rancore contro ogni dottrina del trascendente. Lì infatti si cela il massimo pericolo che l'uomo non abbia più paura.“ (Ernst Jünger, Oltre la linea) Israele è in preda ad un caos psichico e mentale, non si può sopportare indefinitamente l'orrore senza pagarne le conseguenze, nel suo vortice ci sono caduti soprattutto loro che lo stanno seminando. I 3 ostaggi uccisi, che erano riusciti a liberarsi, sono stati freddati dai militari israeliani mentre con la bandiera bianca gridavano aiuto. Una soldatessa israeliana è stata uccisa dal fuoco nemico nel tentativo di liberarla. Ormai questi sparano senza neanche sapere a chi, come in un film demenziale alla John Landis. Dopo l'attacco di Hamas le richieste di porto d'armi sono state 180.550, circa diecimila al giorno, mentre nel periodo precedente erano circa 850 al giorno. Netanyahu insiste: “Nelle attuali condizioni dobbiamo continuare con questa politica, forse dovremo pagare qualche prezzo, ma questa è la vita”. Una politica di sterminio e di orrore. “L'orrore ha un volto...l'orrore....e bisogna farselo amico l'orrore” dal monologo di Marlon Brando in Apocalypse Now. Il prezzo che Israele pagherà è la perdita della sua etica morale. Non rappresenta più l'ebraismo ma la sua vergogna, il suo tradimento. Il genocidio di Gaza divide il genere umano, la cittadella bianca fortificata da un muro d'odio che alimenta vendetta, è assediata dal sud del mondo e dalle periferie delle città occidentali, si va verso la resa dei conti tra i colonizzatori ed il mondo colonizzato. Al Gore famoso per essersi fatto sfilare da sotto il sedere l'elezione a Presidente degli Stati Uniti da Bush invoca, al Cop 28, di censurare l'informazione sui social media e appoggia una situazione in cui “c'è una comune base di informazione”, quella che viene diffusa, ovviamente, dalla sua propaganda e dai media mainstream, quindi tutta l’altra possibile informazione deve essere cancellata. Questo perchè si vuole nascondere la verità, inoltre ci saranno il prossimo anno le elezioni americane e si pensa che Trump possa vincere con l'aiuto dei social. Gli americani sono convinti che tutto il mondo si debba uniformare ai loro modelli e ai loro standard, ma noi sappiamo benissimo che o Trump o un altro, gli USA guardano solo e soltanto ai loro interessi, per cui vedo ridicolo e frutto di menti obnubilate il tifo che si fa tra le genti italiche contro questo o quel candidato. Ma cosa ci possiamo aspettare da un apparato politico, militare ed industriale che sente minacciato il proprio dominio che esercita sul mondo, quasi sorpassato ( BRICS, arabi), e che per questo alimenta guerre ad ogni latitudine? Israele continua a deportare con il beneplacito degli USA, della Nato e della UE la popolazione palestinese, a sud verso il confine egiziano. Gli accampamenti in mezzo al deserto sono al collasso, un milione e 800 mila persone senza acqua, cibo, medicine e servizi igienici, scampati alle bombe ma destinati ad una morte lenta, le scorte delle organizzazioni umanitarie sono finite ed i camion degli aiuti internazionali bloccati al valico con l'Egitto per la volontà criminale dell'esercito israeliano che minaccia di bombardare i convogli, mentre nella Striscia l'esercito avanza lasciando scientificamente il vuoto dietro di se, i carri armati e i bulldozer distruggono tutto: case, negozi, ospedali, moschee, infrastrutture, strade. L'esercito israeliano vuole cancellare la vita da Gaza. “Dov'è il mondo? Dov'è l'umanità?” ha gridato un palestinese che ha perso tutto anche la famiglia. Migliaia di arrestati, dipinti come terroristi, vengono fotografati nudi, con le mani legate e gli occhi bendati, in stile nazista. Il vortice psicotico ha contagiato tutti e per questo non c'è vaccino, ma le guerre devono continuare, come ripetono le elite, perchè gli affari prosperano, si mantiene lo status quo e il terrore immobilizza in una attesa senza fine. 

Articolo pubblicato sul numero di gennaio 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture