mercoledì 22 marzo 2023

L'imprevedibile virtù del dubbio

 


Com'è bella l'ignoranza la coltivo dall'infanzia

Edda

Un bel giorno il Partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque

e voi avreste dovuto crederci”

G.Orwell, 1984


L'unica via percorribile se non ci accontentiamo di sopravvivere è confrontarsi con il dubbio come ci ha insegnato Godard. Tra catastrofi annunciate e stili di vita stressanti la realtà ha superato la finzione. In “Adieu au language” al posto di un umano trova spazio un cane e nel suo lento girovagare tra città, periferie e campagna si guarda intorno. Forse dovremmo guardare la realtà da un altra angolazione? O ci dice che quello che ci sta attorno può essere visto solo con lo sguardo di un animale? L'arte ci permette di vedere il mondo da un'altra visuale, immagina visioni di altri mondi possibili permettendo di sviluppare una empatia collettiva ed una etica condivisa. L'arte tocca la coscienza ma il cambiamento è una prerogativa del singolo e non dell'artista. La rete della società del controllo, teorizzata da Deleuze, ha sparso le sue radici ovunque, infestandoci e rendendoci complici, solo in questo modo il controllo esterno può funzionare. I nostri dati circolano pandemicamente ed è evidente la vulnerabilità nel vivere in un mondo di guardoni hi-tech. In questa ulteriore fase del capitalismo l'uomo è diventato un perfetto operatore di dati, un automa cognitivo globale con compiti altamente performativi. In un mondo in disfacimento viene rimandata l'immagine di un futuro già accaduto dove l'idea di una rivoluzione auspicata si è ridotta a ipotesi di adattamento, la rabbia e il disagio sociale sono verità rassegnate. L'immobilità sociale è la caratteristica della contemporaneità e l'ipertrofia dello sviluppo tecnologico produce quasi una inibizione alla vitalità. L'energia ristagna e non trova sbocco nella politica, nella convivialità, nella solidarietà e la percezione dell'assenza di senso porta alla depressione e alla disperazione, che la si vive in solitudine. Il futuro ridotto ad un termine puramente estetico ha così perso di significato divenendo uno stato mentale. Bombardati quotidianamente dalla grande narrazione dell'emergenza. siamo diventati pur senza accorgercene le storie che ci raccontano. Il singolo ha la responsabilità di uscire dalla propria individualità per contribuire a costruire una coscienza collettiva capace di esigere dai governi i cambiamenti di cui ha bisogno per un cambio di paradigma rispetto alle prospettive del capitale. Non possiamo lamentarci continuamente, rassegnati, e dare la colpa al governante di turno. Qualche anno fa le persone di sinistra parlavano di rivoluzione, quelle di destra di progresso e quelle religiose di salvezza dell'anima, tutte discutevano e dibattevano per affermare le proprie posizioni, ora dalla pandemia in poi nessuno più osa mettere in dubbio la narrazione ufficiale sulle varie crisi che man mano si succedono, anche la Chiesa Cattolica preferisce la nuda vita biologica allo spirito e alla vita eterna.

L'accelerazione dello sviluppo tecnologico ha causato una perdita di percezione, di meraviglia, sembra non stupirci più nulla. ( Max Weber ). E invece sarebbe opportuno “ reincantarci “ di nuovo per sviluppare una razionalità empatica che ci faccia capire la realtà nella sua totalità, vicina a tutte le forme del vivere. Qualcuno ha detto che solo il 20% delle persone ha consapevolezza della realtà, le altre, alienate e distratte, fanno finta di essere contente ed accettano tutto quello che gli si dice. Non hanno mai un dubbio. A loro un pensiero di Sant'Agostino “ Se l'uomo dubita significa che esiste, se non dubitasse di nulla avrebbe delle certezze ma al contrario il sapere di dubitare è l'unica certezza che l'uomo ha. Tutte le volte che si dubita si parte dal presupposto che esista qualcosa di veritiero”. La storia insegna che nelle varie epoche ci sono sempre state rivolte, ribellioni dove l'uomo ha sempre mostrato il suo dissenso, nella nostra contemporaneità il regime dominante agisce in modo che il dissenso non si formi e il cosiddetto pluralismo si è ridotto ad un puro monologo di massa. Eppure gli esempi non mancano per manifestare il nostro dissenso.

  1. A Davos dove annualmente si riuniscono i potenti della Terra nel World Economic Forum (WEF), il ceo di Moderna, Stephane Bancel, ammette candidamente che “Avevamo il vaccino prima che ci fosse il Covid” anzi si lamenta delle poche puntare fatte, il Ceo di Pfizer non risponde ai cronisti. Commenti? Dubbi? Durissimo attacco del Wall Street Journal, che accusa Moderna e Pfizer di campagna ingannevole e mancanza di dati su efficacia e sicurezze dei vaccini. Accuse anche alla FDA (agenzia del farmaco statunitense) per aver autorizzato i vaccini senza le necessarie informazioni e senza battere ciglio. Inoltre, il 26/1/2023, un giornalista di ProjectVeritas in una intervista ad un dirigente di Pfizer rivela l'intenzione da parte della Pfizer di manipolare il virus in circolazione per produrre nuovi vaccini. Complottista ??!!

  2. Il prof Alberto Prestininzi, ordinario alla Sapienza dove insegna Rischi geologici e ambientali in un libro curato da lui, Dialoghi sul clima, tra emergenza e conoscenza, Rubbettino Editore, riporta il dibattito sul clima sul piano rigorosamente scientifico e sfata molti luoghi comuni mainstream basati su opinioni non provate e non validate. Il libro è un lavoro multidisciplinare di 400 pagine a cui hanno partecipato diversi ricercatori come Gianluca Alimonti, Franco Battaglia, Giovanni Brussato, Franco Prodi e altri. Ognuno ha affrontato diverse tematiche inerenti ai cambiamenti climatici. Gli autori sono pronti al confronto per far emergere le verità scientifiche, contro la disinformazione e l'isterismo catastrofista. Tutti riconoscono che il clima è cambiato ma che lo ha sempre fatto e che il clima attuale non è differente da periodi accaduti nel passato sia storico che geologico e che eventi meteorologici estremi sono sempre esistiti e vanno combattuti con la cura e la pianificazione del territorio e col governo delle acque. Esprimono forti dubbi sul fatto che l'opera dell'uomo sia decisiva sui cambiamenti climatici, lo pensano 7 meteorologi su dieci per cui bisogna quantificare e separare il contributo antropico da quello naturale. L'Europa con le sue importazioni dalla Cina continuerà a finanziare l'industria fortemente emissiva di Paesi extra UE. La diminuzione delle emissioni europee è superata dal surplus di CO2 incorporata nei beni importati dalla Cina. L'Institute of International Finance, il cartello della finanza globale, in un documento del 9 dicembre 2019 definisce la green economy come il nuovo oro; la Banca Centrale Europea (BCE), il 24 gennaio 2023, in collaborazione con esperti di alcune banche, tra le quali la Banca d'Italia, pubblica nuovi indicatori per la valutazione dell'impatto dei rischi climatici nel settore finanziario e monetario. Compito della politica è considerare dati e fatti e non solo ipotesi prive di fondamenti scientifici.

  3. L'allarme viene dalla Germania, Klaus Muller, presidente della Federal Network Agency, avverte che, vista l'espansione delle auto elettriche, ci sono sovraccarico e interruzioni di corrente locali nella rete di distribuzione, per cui si pensa ad un razionamento temporaneo dell'elettricità per le pompe di calore e le stazioni di ricarica delle auto elettriche. I piani per il razionamento dell'energia elettrica dovrebbero entrare in vigore dal 1 gennaio del 2024.

         Mi viene da ridere nel commentare questa notizia, ormai la follia la fa da padrone!!!

  1. Dal Corriere della Sera del 9 gennaio 2023, “cucinare pranzo e cena con il gas può essere dannoso come il fumo passivo a causa dell'inquinamento di biossido d'azoto (NO2)”. Aprire le finestre e ventilare.

  2. Energy Performance of Building Directive (EPBD) è la direttiva europea sull'efficienza energetica degli edifici. In Italia, nel 2021 il 34% degli immobili era in classe G, il 24% in classe F ed il 16% in classe E. Oltre 9 milioni di edifici residenziali entro il 2033 dovrebbero salire in classe D, con una spesa di 1400 miliardi di euro, pari ad un anno di PIL. Con questa spesa si ridurrebbe il consumo energetico del 40%. Secondo il Global Carbon Budget che calcola le emissioni mondiali antropogeniche di CO2, nel 2022 l'UE è stata responsabile del 7,5% delle emissioni mondiali antropogeniche. L'Italia emette in totale l'1,1% di CO2 di quelle mondiali ( dato ISPRA 2021). Con la riduzione prevista dall' EPBD saremmo allo 0,11%. Un nulla che ci costa 1500 miliardi di euro. La Cina emette da sola con le sue centrali a carbone 5 miliardi di tonnellate di CO2 all'anno. Ha installato nel 2021 179.080 MW di nuova potenza tra rinnovabile, nucleare, gas e carbone. Basta questo paragone per capire che le direttive UE non tengono conto del buon senso ma sono frutto solo di scelte ideologiche. Non si pensa mai ad aumentare il potere d'acquisto di salari, stipendi e pensioni in modo da permettere al singolo cittadino di fare interventi migliorativi sulle proprie abitazioni se lo ritengono opportuno.

  3. Ultimora: purtroppo quello che avevamo paventato nel precedente articolo, Nutriscore, si sta avverando: l'UE da il via libera alle farine di insetti!! Secondo molti medici e scienziati che finalmente si fanno sentire, il 30% dell'insetto non è digeribile per l'uomo, un 30% è rappresentato dalle feci e per nutrirsi di quel 40% residuo, se non abbiamo già vomitato tutto, si corre il rischio di parassitosi. Avete visto a Davos che banchetti da chef stellati???

La cultura politica neoliberista dell’Occidente non ha fatto un solo passo in una direzione diversa da quella in cui si è sempre mossa, nonostante i continui fallimenti. Solo se ci si rende conto e si tracciano nuove strade che non siano quelle del profitto ad ogni costo e della sopraffazione dei più deboli sarà possibile pensare altrimenti. Dubitare e dissentire alimenta la consapevolezza e la nascita di una coscienza collettiva che ci possa portare a considerare la resistenza una forma di vita. 

Articolo apparso nel numero di marzo 2023 di Affiches, rivista di Radio Vulture