domenica 19 novembre 2023

Insorgere

 


Elkan licenzia e Landini non dice niente, anzi lo imita licenziando il suo portavoce utilizzando il nefasto jobs act e non c'è nessuno nella Cgil che glielo contesta. Anzi fa di più, a Palermo licenzia una dirigente Cgil, malata, con Pec, perchè aveva osato chiedere il rispetto dei diritti. E ce ne sono altri in molte città italiane, tutti licenziati dalla Cgil.

I lavoratori della GKN di Scandicci non rinunciano alla lotta ma rilanciano: INSORGIAMO.

Una notizia buona per i lavoratori della Stellantis di Melfi è che questo governo di destra è riuscito a convincere l'Europa a tornare sui propri passi in ottica 2035 con l'ingresso dei biocarburanti all'interno della definizione di “ Carburanti CO2 neutri”. Ma la Stellantis è francese, solo così si spiega la politica aziendale dove gli esuberi sono soltanto italiani. Ad eccezione della Fiom i sindacati si sono accordati per nuove uscite volontarie dagli stabilimenti italiani. Invece per i proprietari di case, 42 milioni di italiani il 72,5%, le cose non si mettono bene, chi non si adegua alla direttiva europea sulle case green non potrà vendere o affittare l'immobile, si sta pensando anche a delle sanzioni, a delle multe per i non adempienti, oltre al danno la beffa. Sembra che il termine ora sia stato prorogato al 2050. Per convincere le persone sulla bufala del green deal, dopo Greta, hanno assoldato anche Bergoglio. Avevamo detto in un articolo precedente dei loschi figuri che si aggiravano nei corridoi del Vaticano, bene ora se ne vedono i risultati, il Papa incolpa l'Occidente per le emissioni di CO2 assolvendo la Cina, e a chi gli fa notare che molti perderanno il posto di lavoro, laconicamente risponde” pazienza, sta già accadendo”. Pazienza??? Nella Laudate Deum che ha aperto il Sinodo Bergoglio stabilisce un nuovo dogma “ L'origine antropica del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio”. Per cui chi può contestare il Papa? si mettessero il cuore in pace tutti gli scienziati che dicono il contrario, hanno studiato 50 anni per niente, lo Spirito Santo è sceso su Bergoglio rivelando la buona novella. I negazionisti andranno tutti all'inferno!!! Tanti, anche in Vaticano, si chiedono seriamente se il Papa è cattolico.

In Inghilterra, nei laboratori di Big Pharma, si stanno sviluppando vaccini per una malattia che ancora non esiste. Si stanno preparando, dicono, per prevenire una nuova pandemia, originata da una nuova malattia chiamata “ Malattia X”, i vaccini serviranno per contrastare un patogeno che ancora non esiste. Nel 2018 l'OMS lo ha inserito in una lista di malattie prioritarie classificandola come agente patogeno sconosciuto, potenzialmente in grado di causare una grave epidemia internazionale. Capito il livello di follia?

Sono passati 50 anni dal colpo di stato in Cile che ha deposto il Presidente Salvator Allende eletto democraticamente. Con il golpe, da parte dell'esercito e dalla polizia, una giunta militare con a capo il killer nazista generale Pinochet prese il potere. Gli USA appoggiarono il governo Pinochet e la CIA fece lo sporco lavoro dando fondi agli oppositori di Allende sia durante la campagna elettorale che durante l'amministrazione Pinochet. La dittatura in Cile nel 1973 e poi quella in Argentina, nel 1976, sono stati dei veri laboratori in cui fu collaudato il progetto elaborato a Chicago dall'economista premio Nobel Milton Friedman. Le sanguinarie dittature, senza partiti di opposizione e sindacati, senza parlamento e con la stampa zittita, hanno consentito di sperimentare un modello economico e sociale che ora è diventato globale: il neoliberismo. Le riforme imposte in Cile e Argentina con l'aiuto dei Chicago boys, economisti sudamericani che hanno studiato con Friedman e che ne hanno condiviso le idee, non sono molto diverse da quelle che propongono le elites finanziarie internazionali: privatizzazioni dei servizi, banche, distruzione dello stato sociale, liberare l'economia per servire le nazioni su un piatto d'argento alla finanza globale. Nel 1979 cominciò Reagan negli Stati Uniti, nel 1980 lo seguì a ruota Margaret Thatcher in Gran Bretagna. Ora è diventato un modello che investe l'economia globale. Negli ultimi 50 anni la forbice tra ricchi e poveri si è allargata ulteriormente secondo l'indice di Gini, dal nome dello statistico italiano che misura le disuguaglianze di una distribuzione, il mondo è diventato più disuguale, siamo arretrati di un secolo. Non ce la si fa più a seguire gli avvenimenti che si avvicendano con tempismo sincronizzato, il colpo di coda dei nazisti dell'Illinois è arrivato. Il caos è deflagrato in Medioriente e Zelensky è disperato a ragione, perchè ha paura che ci si dimentichi di lui, inoltre gli USA hanno trovato una nuova Ucraina e si chiama Armenia. Intanto i palestinesi e gli israeliani continuano a scannarsi, dopo l'attacco di Hamas e la risposta degli israeliani sembra evidente il fallimento della politica USA in questi anni e l'inutilità dell'ONU. Il popolo ebraico che ha subito il male ed uno sterminio prolungato si è identificato con l'aggressore imitandolo. Israele è la materializzazione politica dell'identificazione con l'aggressore. Ha sviluppato nel corso del tempo un'azione sistematica di persecuzione finalizzata allo sterminio, deportazione e internamento dei palestinesi. E' in corso, sotto i nostri occhi, un genocidio a Gaza da parte di Israele verso la popolazione civile a cui è stato ordinato di abbandonare le proprie abitazioni se si vogliono mettere in salvo. A Gaza i civili si trovano tra due fuochi e non sanno dove andare e sotto quale bandiera poiché l'unica bandiera che continua a sventolare in Palestina come in Ucraina è quella della croce uncinata. Crimini di guerra da entrambe le parti, occhio per occhio ed il mondo diventerà cieco. Si prepara lo sterminio dei palestinesi che vengono definiti dal ministro della Difesa israeliano bestie. E' corretto il nostro comportamento, per non essere complici di questa carneficina? Secondo il presidente israeliano Isaac Herzog è saltata la distinzione tra Hamas e popolazione civile poiché i civili non si sono ribellati al regime malvagio che controlla Gaza e quindi non sono più vittime innocenti della guerra ma sono responsabili del loro destino. La strategia degli israeliani è quella di disumanizzare tutti i palestinesi in modo da avere il via libera per la mattanza che si prepara con l'offensiva di terra. I palestinesi sono diventati un popolo fantasma e la questione palestinese in tutte le cancellerie europee è trattata come un mero fenomeno di terrorismo. Nelle ultime ore altri protagonisti stanno entrando in campo come l'Iran e la Cina che appoggiano i palestinesi. Se non si trova una giusta soluzione le conseguenze saranno devastanti poiché c'è la chiamata alle armi di tutti i musulmani. Ogni giorno ci propinano fandonie a giustificazione della guerra e di qualsiasi forma di violenza, l'insopportabile stillicidio delle informazioni taroccate dalla narrazione dominante ci stanno riducendo ad una massa di dementi che credono a insostenibili scenari. Il melenso paladino del politicamente corretto e di quelli de sinistra, che guadagnava 2 milioni e 250 mila euro per leccare il sedere ai padroni, ha annullato la partecipazione di Zaki alla sua nuova trasmissione perchè ha detto una cosa evidente e che pensano in tanti: il killer Netanyahu ha delle responsabilità nei massacri perpetrati periodicamente sui palestinesi. Ha cercato di recuperare invitandolo alla seconda puntata, e dai, ma come si fa a dargli credito? La guerra non è mai giustificabile come non lo è nessuna forma di violenza. Come può una persona sensibile vivere in una simile centrifuga di notizie, avvenimenti e sopportare tutto quello che ci scaraventano addosso.

E' chiaro un po' a tutti che la priorità, ora, è come sopravvivere a tutto questo e mantenersi sano. La pandemia è stata un punto di svolta, si sono diffusi fenomeni di grave disagio psichico e di blackout libidico, gli antidepressivi sono i farmaci più venduti. Sono sempre più diffusi i fenomeni di abbandono di questa società, come il rinchiudersi in se stessi o nella ristretta cerchia di amici e parenti, purchè la pensino nello stesso modo, di non seguire più le notizie politiche ed i talk show telecomandati. A volte neanche il calcio perchè le partite non sono più come quelle di una volta. C'è una ricerca silenziosa ed una voglia di qualcosa di diverso di chi ha perso la fede in una politica che vuole gestire le nostre vite senza neanche chiedercelo. Un continuo rumore di fondo, lungi dallo scomparire, che si riversa nel corpo e ti spinge a volere interrompere quegli automatismi che noi ingenuamente ci ostiniamo a chiamare “ la mia vita”. Nella scala della rottura di coglioni di Schiavone siamo arrivati al punto più alto. Questo fenomeno esistenziale e politico viene diagnosticato e medicalizzato come depressione mentre invece è il bisogno urgente di una nuova politicizzazione che guarisca e che non isoli. In Francia, in Spagna, in Argentina ci sono molti esempi di gente riunita in associazioni o comunità provvisorie che trasforma la delusione in gesto attivo, che oppone a qualsiasi forma di volontà espressa dal potere politico, causa dei cambiamenti che stanno seminando caos nel mondo, la sensibilità. Sensibilità vuol dire apertura, disponibilità e attenzione al mondo senza per questo volerlo dominare. Su Reporterre, un media vicino ad associazioni ambientaliste, in una inchiesta chi ha abbandonato questo sistema per fare altro spiega che è necessario agire su se stessi, per ritrovare il proprio sentimento di esistere e per rapportarsi con il mondo. Radicare la propria percezione ed il proprio corpo, smettendo di vedersi in base alle storie che circolano. E così lo scrittore argentino Diego Valeriano indaga per le strade di Buenos Aires questo sentimento di abbandono che da origine ad una vitalità selvaggia nei ragazzi delle periferie che rifiutano l'assistenza statale per mantenere la loro libertà di movimento. Andare ai laboratori, accettare lavori di merda, essere schiavo del sussidio, “ Mettiti in fila presto, compila il modulo, scarica l'app, parla la lingua morta dei tuoi datori di lavoro, china la testa”. Essere inclusi in queste vite vuol dire accettare di essere parte del processo. In questa quiete apparente c'è chi cerca una via d'uscita da una situazione apparentemente senza uscita. Senza illusioni e senza rinunce, con la possibilità di un altro viaggio, di un incontro nell'uguaglianza, di una amicizia che ci fa complici, con l'intenzione di continuare a muoversi liberamente e a porsi domande. E' una bella sfida alla politica tradizionale che ha fallito miseramente e che sa offrire solo assistenzialismo strumentale, sussidi e lavoro sociale burocratizzato che prosciuga l'energia vitale.

Articolo apparso sul numero di dicembre 2023 di Affiches, rivista di Radio Vulture