domenica 24 novembre 2013

Now #8


1) Il grande affare dei disastri
    di Tonino Perna da Il Manifesto


Nel periodo 1901-1951 si sono registrate in Italia sei alluvioni, di cui le più disastrose nel 1951, Polesine e Calabria, con 184 vittime. Nel periodo 1998-2008, a partire dalla tragedia della Val di Sarno (159 vittime), si erano registrate sette alluvioni devastanti. Negli ultimi, soli, quattro anni abbiamo avuto nove alluvioni disastrose generate da piogge intense e «bombe d'acqua»....


2) Ankara: lacrimogeni contro insegnanti in corteo



3) Roma: #20n i movimenti assediano il vertice



4) Vendola: accuse, risate e arrampicate sugli specchi
     di Peter Gomez da Il Fatto Quotidiano


Quando, sia pure con 24 ore di ritardo, aveva dettto di vergognarsi per aver riso...


5) Pelù: PD? Acronimo di bestemmie. Renzi? Un berluschino cresciuto con 
    Mediaset di Gisella Ruccia da Il Fatto Quotidiano.


    Renzi è un berluschino, è davvero cresciuto con Mediaset nel sangue. Lui è veramente perfetto per la massa degli italiani“. Lo afferma Piero Pelù ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio24. “Renzi di sinistra non ha nemmeno il piede, la mano e il resto della parte sinistra” – continua – “La parte sinistra del corpo gli manca proprio. E’ solamente un grande centro. Bisogna pensare a lui anche come ex presidente della Provincia. Già lì qualche bel disastro l’ha combinato, essendo stato estremamente allegro, con la “a” maiuscola, nella gestione del denaro pubblico. Dicono che sia il male minore, ma questa storia del “male minore” ce la sta mettendo nel culo fino alla gola. Sveglia!“. Il cantante non risparmia una poderosa stoccata a Jovanotti, rinomatamente supporter del sindaco di Firenze: “In questi anni Jovanotti non ha mai smesso di saltare sul carro prima di D’Alema, poi di Veltroni. Ora di Renzi”. E aggiunge: “Il Pd è diventato l’acronimo di moccolo, di bestemmia. L’ho votato per anni e anni e ne sono rimasto estremamente deluso”. E su Beppe Grillo spiega: “E’ una delle cose più interessanti, apparentemente fuori dai giochi, ma quando affronta il problema della Bossi-Fini come un leghista lo prenderei a calci nel culo“. Inevitabile il riferimento a Silvio Berlusconi: “E’ il nuovo Mussolini, non sopporto più questa sua fiction e sono ancora tutti lì a leccargli il culo. Gli italiani sono lobotomizzati. E Berlusconi e la Tv hanno avuto un ruolo primario in questo. Penso sempre di andare via dall’Italia – prosegue – più che altro per i miei figli, è un paese dissestato. Che cavolo di futuro stiamo offrendo loro?” 


6) CSI: Linea Gotica 
  


7) Un Giorno di Fuoco. La terra, la guerra, una questione privata.
    Parole, immagini e musica per Beppe Fenoglio. Concerto dei CSI.
    Regia di Guido Chiesa

  
http://www.youtube.com/watch?v=CR2d6Zoz66U&list=WLE5CE7EFE8F105958


8) Io e Te, un film di Bernardo Bertolucci



9) Heroin in Tahiti: Death Surf


10) Lili Refrain: Kawax





giovedì 7 novembre 2013

A Soul Geography | Ornitology




E con un deciso bussare alle porte della sua città invisibile, che se pur su cardini cigolanti alla fine si aprono lasciando l'ascoltatore in balia di un dilagare di suoni, che inizia il nuovo lavoro di Ornitology: A Soul Geography. Ornitology/Andrea Scevola appartiene alla stessa genia di Rooms Delayed, tempo fa in un post a lui dedicato avevamo descritto il suo lavoro come di un esplorare "regioni profonde popolate da ricercatori pronti a comporre la propria cartografia emozionale. Si presenta come un viaggiatore solitario armato solo della propria bussola interiore", ebbene Ornitology, con A Soul Geography, intraprende il proprio peregrinare armato solo della mappa dei propri sentimenti, alla scoperta di quel paesaggio interiore custodito nei luoghi più reconditi della propria memoria. E' un lavoro maturo questo, dove non ci sono concessioni di sorta e che acquista maggiore intensità ad ogni ascolto. Sette tracce dove in alcune delle quali Andrea Scevola si fa accompagnare da validi collaboratori ed amici, Vincenzo Nazzaro/Rooms Delayed disegna traiettorie sicure perchè le ha attraversate e dalla voce di Cristina Pullano nasce un canto che sembra diradare le nebbie dell'oblio, "Ancient is that gate Oh, you who came from the sea Learn first to close and then to disclose"
Sette tracce dove il suono scorre libero come un unico flusso di coscienza, come un librarsi felice, un abbandonarsi senza impedimenti al proprio destino, non con rassegnazione ma con accettazione. Un avvicinarsi discreto e con pudore lungo meridiani verso quella che è la fine del viaggio, con la consapevolezza che l'unica vera via di fuga sta nella memoria. Quì il pianoforte celebra l'identità ritrovata. I suoni diventano spazio e ridimensionano il tempo, fissando nell'ascolto l'architettura dei propri luoghi. Suoni come spazio, suoni come luoghi dove confluiscono le mappe intime di coloro che li attraversano spinti dal desiderio di riscoprirsi e di incontrare l'altro. The sea of fertility mette fine al viaggio e si eleva in alto verso spazi di luce come un canto.


domenica 3 novembre 2013

For Lou Reed



To our neighbors:
What a beautiful fall! Everything shimmering and golden and all that incredible soft light. Water surrounding us.
Lou and I have spent a lot of time here in the past few years, and even though we’re city people this is our spiritual home.
Last week I promised Lou to get him out of the hospital and come home to Springs. And we made it!
Lou was a tai chi master and spent his last days here being happy and dazzled by the beauty and power and softness of nature. He died on Sunday morning looking at the trees and doing the famous 21 form of tai chi with just his musician hands moving through the air.
Lou was a prince and a fighter and I know his songs of the pain and beauty in the world will fill many people with the incredible joy he felt for life. Long live the beauty that comes down and through and onto all of us.
— Laurie Anderson
his loving wife and eternal friend



Ai nostri vicini:
Che magnifico autunno! Tutto risplende e luccica e tutta quell’incredibile luce morbida. L’acqua ci circonda. Lou e io abbiamo passato tanto tempo qui negli ultimi anni, e nonostante siamo gente di città, questa è la nostra casa spirituale.
La settimana scorsa ho promesso a Lou di farlo uscire dall’ospedale per tornare a Springs. E l’abbiamo fatto! Lou era un maestro di tai chi e ha passato I suoi ultimi giorni qui, felice e abbagliato dalla bellezza, dal potere e dalla morbidezza della natura. È morto in una domanica mattina, guardando attraverso gli alberi e facendo la famosa posizione 21 del tai chi, con le sue mani da musicista che si muovevano nell’aria.
Lou era un principe e un guerriero e so che le sue canzoni sul dolore e la bellezza riempiranno molte persone con l’incredibile gioia che provava per la vita. Lunga vita alla bellezza che arriva su di noi, ci attraversa e ci riempie.
Laurie Anderson, moglie innamorata e amica eterna