lunedì 8 aprile 2024

Zona d'interesse

 

Fa star male la perdita del senso della ragione. Fa star male negare l'evidenza di fronte alla conoscenza e alla diretta esperienza, fingere ciò che non è perchè se pensi sei un delinquente e se lo esprimi sei un criminale. La pandemia ha dato la stura alla criminalizzazione del dissenso, è stato il banco di prova per misurare il grado di sopportazione della gente e la capacità di conservare un barlume di pensiero critico sugli avvenimenti che ci cadono addosso di volta in volta. Non c'è niente di umano in tutto questo. Il film horror che hanno messo in piedi i mafiosi di Davos è solo al primo atto, purtroppo penso che ancora non sia finita, bisogna mettere qualcosa a posto affinchè il ricatto sia completo come per esempio la completa digitalizzazione compresi moneta, scomparsa del contante, e sistemi di pagamento per cui se non obbedisci vieni bloccato ed obbligato. Siamo intrappolati in un loop temporale dove ogni mattina ti svegli con lo stesso incubo. Siamo intrappolati in un regime di dominazione a ciclo continuo, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Il capitalismo 24/7 ci sta espropriando del piacere che è la forza stessa della vita, un potente strumento di lotta e di cura. E a noi il piacere piace. Diamo rappresentanza ai nostri desideri e smettiamo questi abiti che ci hanno cucito addosso, la compagnia degli attori non accetta più le parti assegnate e portate avanti per una vita intera, siate questo e quello, qui e ora. ( Desir 1977) E' arrivato il momento di bruciare il teatro e squarciare il velo delle mistificazioni e della continua manipolazione della propaganda. E' tempo di ritrovare la perduta leggerezza e di dare sfogo alla propria creatività. Occhio compagni, l' essere immersi in questa informazione mainstream non deve renderci ciechi, accettare tutto come vero solo perchè chi lo dice si dichiara di sinistra non è sano, attenti alla manipolazione che è molto sottile e raffinata, bisogna fare uno sforzo maggiore per elaborare quello che realmente accade e andare oltre il racconto. Io non so, rispetto ai tanti che appena un quarto d'ora che è successo il fatto additano il colpevole di turno. Di Assange so che è in galera da tanti anni, con capi di imputazione falsi ( stupro in Svezia ) o senza alcun capo d'imputazione come accade ora nella democraticissima Inghilterra. Se ne parla solo ora che siamo in attesa delle decisioni della Corte UK, anche i media Britannici hanno nascosto la vicenda, solo Jeremy Corbin ex leader dei laburisti ha preso pubblicamente la sua difesa, naturalmente crocifisso dal mainstream, in Italia gli unici che hanno dato risalto a questo caso sono associazioni come Amnesty International e media indipendenti che operano sul web, Travaglio ha rilasciato una dichiarazione in difesa di Assange e contro la censura e forse si sono decisi a dargli la cittadinanza onoraria di Roma. Il 20 e 21 febbraio sono previste nel Regno Unito le udienze per opporsi all'estradizione negli Stati Uniti dove potrebbe affrontare un processo farsa ed una pena sproporzionata, fino a 175 anni di carcere. E' rinchiuso a Belmarsh, in una Inghilterra de-sovranizzata e vassalla degli USA, senza alcun capo d'accusa, negli USA invece è accusato di spionaggio perchè ha rivelato crimini di guerra ( primavere arabe, uccisione di Gheddafi, email compromettenti di Hilary Clinton e altre malefatte ) e abusi sui diritti umani commessi dal governo americano con informazioni provate dai documenti che gli ha dato l' insider Chelsea Manning, ex militare americano. Assange ha fatto solo il suo lavoro da giornalista, mentre tanti suoi colleghi che oscurano le notizie o le falsificano sono a piede libero. Si è appena conclusa l'ultima udienza per decidere sull'estradizione negli USA, la Corte non ha dato alcuna indicazione, per cui bisogna attendere i prossimi giorni per sapere della decisione presa. La vera guerra si combatte sull'informazione dove si utilizza la reductio ad Hitlerum per demolire l'avversario. Io sto bene, io sto male, io non so cosa fare, studio non lavoro, non guardo la TV, non vado al cinema, non faccio sport, cantavano i Cccp ormai 40 anni fa, ma di una cosa sono sicuro, non esiste una forza politica che fa cose de sinistra. Quelli che si dicono di sinistra mettono in piedi false flag fingendo di occuparsi dei diritti civili, mentre i diritti sociali li hanno massacrati. Hanno la colpa di aver eliminato dalla scena l'internazionalismo operaio per cui non esiste più alcuna forza che si ponga come alternativa al globalismo liberista e al nazionalismo autoritario. Occhio compagni, abbiamo ingenuamente pensato che grazie alla cultura, al pensiero critico, all'educazione e all'emancipazione ci sarebbe toccato vivere l'alba di una nuova era di un tempo più felice mentre invece come stiamo sperimentando sulla nostra pelle ci avviamo verso il tramonto della civiltà umana. Quello che hanno intenzione di fare nel campo dell'educazione e dell'indottrinamento partendo dai più piccoli fa inorridire, “sinite parvulos venire ad me”. Per gli amanti dell'horror il documento sugli Standard per l’educazione sessuale elaborato dall’Oms Europa).

Il mostro è riemerso ed ha ripristinato la legge naturale della giungla, il più forte vince e può vivere. Un mostro a due teste che si azzuffano tra di loro: globalismo capitalista e nazionalismo sovranista e che litigando tra loro danno vita a tanti piccoli mostri nazionali. Assistiamo al trionfo del Nuovo Reich con una guerra di sterminio all'interno dell'Occidente. Nel 1996, al tempo dell'embargo all'Iraq, chiesero all'ambasciatrice USA all'ONU Madeleine Albright “ Per l'embargo sono morti 500mila bambini iracheni, più di Hiroshima. E' un prezzo giusto da pagare?” La risposta è degna di Netaniahu ” E' una scelta dura ma pensiamo di si”. Gunther Anders negli anni sessanta scrisse che il nazismo non era stato che l'anticipazione di un totalitarismo destinato a riprodursi in futuro come effetto della minaccia nucleare, nel suo libro Noi, figli di Eichmann scrive che i suoi nipoti avrebbero guardato indietro al nazismo hitleriano come ad una prova generale in un teatro di provincia. Siamo in ostaggio di una razza carnivora che non si rassegna a scomparire, che ha occupato tutte le postazioni e si diverte a manovrare i fili a seconda delle proprie convinzioni e dei propri piani, ha fatto un golpe mondiale riuscendo ad occupare governi, istituzioni pubbliche e private, magistratura, media e leader religiosi. L'Europa non esiste più, anzi non è mai esistita quella che era nelle intenzioni dei padri fondatori, quelli del Manifesto di Ventotene, che tutti citano e nessuno ha mai letto, l'Europa è stata annientata dalla Nato che ne ha preso il posto. Nato che ha disegnato 3 direttrici, 3 possibili scenari di guerra, la prima direttrice la conosciamo bene, l'Europa contro la Russia ( si parla di una false flag in Polonia come pretesto per far entrare l'Europa in guerra), la seconda la stiamo conoscendo Israele contro i Palestinesi ed i suoi alleati Iran, Hezbollah in Libano e Siria. Il terzo scenario riguarda i 3 paesi Aukus ( Australia, Regno Unito e Usa) più il Giappone contro la Cina, c'è da stare poco allegri. La Gran Bretagna propone di inviare un corpo di spedizione Nato in Ucraina, ci vogliono portare in guerra, Biden dice che non vuole la guerra ma ha cominciato a bombardare Siria e Iraq, proprio ora che l'Iraq sta combattendo l'Isis. E' arrivato il 7° cavalleggeri in soccorso all'Isis, strumento della CIA. La guerra è l'unica risposta che da il potere. La guerra è diventato l'unico linguaggio degli uomini, ci stiamo abituando all'orrore. La propaganda crea notizie di distrazione di massa per occultare il genocidio che continua a Gaza, ogni giorno centinaia di uomini muoiono sotto le bombe, dodicimila bambini sono morti, il destino degli altri lo possiamo immaginare, se mai ne resterà qualcuno che abbia ancora gambe e braccia non dimenticheranno mai. (Jeremy Lester dal campo profughi laico di Dheisheh). Quanti giovani ucraini sono morti? quanti giovani russi? Quanti bambini palestinesi vengono massacrati dall'esercito israeliano, armato e sostenuto da coloro che nella seconda guerra mondiale massacrarono milioni di bambini ebrei? I 27 Stati che compongono la UE, il 1 febbraio, si sono accordati su una revisione del bilancio 2021 – 2027 per un pacchetto di aiuti all'Ucraina di 50 miliardi di euro mentre il centro di Bruxelles veniva invaso dai trattori degli agricoltori che stanno protestando contro le direttive agricole europee che mettono a rischio milioni di posti di lavoro, danneggiano la qualità dei nostri prodotti agroalimentari e la salute dei consumatori. Bisogna capire che è una lotta che riguarda tutti non solo gli agricoltori. L'ambientalista Bill Gates ama talmente la terra che ha acquistato 120.000 ettari in 19 stati. Il tentativo è di espropriare gli agricoltori al fine di monopolizzare la produzione di cibo, finchè il cibo sarà disponibile a prezzi equi non ci saranno ricatti e consentiranno la sopravvivenza di moltitudini di persone, quando anche l'acqua e l'energia saranno di proprietà di quelle 3 o 4 multinazionali il controllo sarà completo e totale. E' una lotta tra chi ha il potere e chi è subalterno, tra chi sta sopra e chi sta sotto e noi stiamo sotto. Come ne usciremo se ne usciremo non è chiaro, siamo tutti confusi o indifferenti come quel tizio che precipita da un grattacielo e che dice fin qui tutto bene, fin qui tutto bene. Il problema non è la discesa ma l'atterraggio. La politica ha perso la sua centralità, solo politici mediocri che speculano e strumentalizzano tragedie umane e personali. Ormai gli scenari sono delineati ed il procedimento è sempre lo stesso cambia solo l'oggetto, non c'è altro da dire, sappiamo già tutto, hanno la spudoratezza di dircelo per cui bisogna solo prenderne coscienza e questo è un fatto individuale, individuale e personale ed il personale, sappiamo per esperienza, è un fatto politico. Nessuno ha più alibi! Questi bulli globali malefici sanno che il loro tempo sta finendo e la buttano in caciara con violenza per sferrare l'assalto finale, perchè sempre più gente sta aprendo gli occhi e le loro menzogne sono sotto gli occhi di tutti. Come vivremo ammesso che ci è concesso di vivere? Cercare una risposta collettiva è meglio che deprimersi in solitudine. Ritengo che siamo ancora in grado di sperare in un nuovo mondo che inevitabilmente verrà perchè è sempre la luce che prevale sull'oscurità. Illimitato il potere dello stupido che pur di fare male all'altro fa male a se.

Articolo apparso nel numero di marzo 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture 

 


martedì 5 marzo 2024

Auschwitz on the Beach ovvero la guerra dentro

 



Come si fa a continuare a vivere in una continua allucinazione, peraltro non provocata da sostanze psicotrope, dove i padroni del discorso hanno innescato diversivi quotidiani per distrarre quello che rimane delle nostre menti con le chiareferragni di turno, intanto continuano ad ignorare il genocidio in Palestina, si continua a sostenere una guerra già finita inviando armi e soldi che alimentano il mercato nero delle armi ed a gonfiare le tasche degli oligarchi. Quante ne stiamo subendo e ne abbiamo subite in questi anni e ne continuiamo a subire in silenzio. Si fa sempre più fatica ad adattarsi a questa falsificazione della realtà. Come non ricordare scene surreali di chi facendo una corsa su una spiaggia deserta veniva inseguito da droni o da agenti in quad. E il cattivissimo Putin che nonostante le sanzioni occidentali porta l'economia russa a crescere sempre di più, tanto le sanzioni le paghiamo noi con l'aumento delle bollette. La transizione verde con le case green e le macchinine elettriche che non partono se fa freddo ( guardatevi i video ridicoli che vengono da Oslo o dal Nord America), bisogna caricarle con colonnine alimentate a petrolio. L'assalto alla nostra salute con farine di grillo ed altri cibi frankestein e l'assalto alla nostra agricoltura con criminali politiche agricole della UE, finalmente anche i nostri agricoltori si stanno muovendo con i loro trattori. La distruzione della nostra industria automobilistica con la vendita della Fiat ai francesi, Elkan ha barattato il silenzio dei sindacati con un'intervista alla settimana a Landini sui quotidiani di famiglia. Il gender ed il suo individualismo spinto. La fluidità. Il patriarcato. La Cortellesi, come ultima esponente della cancel culture, con le sue lezioni su Biancaneve come colf dei sette nani. Il pandoro di Chiara Ferragni. Il prossimo Festival di Sanremo. IL Lolita Express verso l'isola di Saint James. Ci troviamo catapultati in un delirio collettivo.Tra tutti questi avvenimenti, alcuni dei quali artatamente costruiti il genocidio a Gaza è visto solo come uno spargimento di sangue. Nell'ultimo World Economic Forum, appena concluso a Davos, i potenti che ci governano sono stati chiari, Ursula von der Leyen ha rimarcato che il problema non è la pandemia o il riscaldamento globale o Gaza o l'Ucraina ma la controinformazione che disinforma, per cui non contenti di avere in mano tutti i media ora vogliono censurare le poche voci contro. Inoltre hanno confermato quanto scrivevamo in un precedente articolo paventando l'arrivo di una nuova pandemia, una pandemia derivante da una malattia che non esiste ancora, la malattia X, una pandemia, dicono, 10 volte peggiore del covid 19, per questo motivo stanno preparando nuovi vaccini. Mi sembra una risposta al fatto che il 95% degli italiani non si vuole più vaccinare, che la campagna vaccinale è un completo fallimento. Per cui preparate il braccino e che Dio ce la mandi buona. Continuiamo a far finta di niente, che tutto vada bene mentre ogni giorno che passa continuiamo a morire dentro, vittime di un progetto di disumanizzazione e di sovvertimento di qualsiasi logica. L'esercizio della critica non è più attuabile ed anche la cosiddetta controinformazione si è sclerotizzata in continue e ripetitive dispute ideologiche da bar sport, senza partorire neanche una idea. Fagocitati e assuefatti si diventa mainstream senza accorgersene. In altre occasioni molti intellettuali hanno fatto sentire la loro voce denunciando il diritto dei popoli ad esistere e rifiutando l'idea di un conflitto, per Gaza rimangono in silenzio, forse perchè non esistono più gli intellettuali di una volta, mentre invece ci sono state e ci sono manifestazioni di piazza a sostegno dei Palestinesi di Gaza. Il mondo dell'informazione racconta la guerra dalla parte degli israeliani che cercano la giusta vendetta. Una reazione spropositata all'attacco di Hamas, una false flag?, con l'approvazione delle cancellerie europee in nome delle comuni radici della civiltà occidentale, perchè attaccare Israele è antisemitismo. Quanto sta accadendo rientra in quello che è accettabile ( Dresda, Hiroshima ), ma allora è vero quello che si dice, che dalla storia non si impara niente. Il silenzio del mondo della cultura è il silenzio di una civiltà che si appresta a celebrare il suo funerale. Un importante filosofo tedesco Habermas ha pubblicato un testo dove scrive ” assimilare lo spargimento di sangue a Gaza a un genocidio va oltre i limiti di un discorso accettabile”, ma non spiega per quale ragione ad Israele è consentito bombardare case, uccidere bambini, imprigionare milioni di persone e a noi non è concesso denunciare tutto questo come genocidio. Ma allora il Nie Wieder, mai più, pronunciato dagli intellettuali tedeschi non vale per tutti? Mai più pulizia etnica, mai più deportazioni, mai più discriminazione razziale, mai più campi di sterminio, mai più Nazismo! Dopo aver deportato e ucciso milioni di ebrei, di rom, di comunisti, di omosessuali i tedeschi difendono Israele in ogni caso perchè gli riconoscono il privilegio dei colonizzatori, per cui possono fare quello che è stato fatto agli indigeni del Nord e del Sud America, agli aborigeni dell'Australia, agli africani dai colonizzatori di razza bianca. Gli USA la Nato, la UE ed i potenti di Davos hanno deciso che gli Israeliani possono deportare i Palestinesi di Gaza in un grande campo di sterminio sulle rive del Mediterraneo: Auschwitz on the Beach. Gli ipocriti e silenziosi intellettuali europei sono complici degli assassini e responsabili dell'ondata di fascismo che sta prevalendo ovunque. Pensavo che un vero uomo di cultura, un filosofo, fosse il custode della coerenza etica, mi sbagliavo, il conformismo e la complicità con la violenza hanno preso il posto del coraggio intellettuale. Si sta avverando quanto scritto da Horkheimer e Adorno nel 1941 “ se l'Illuminismo non contiene la coscienza di questo momento regressivo sta firmando la sua condanna a morte. Se lasciamo la riflessione sulla distruttività del progresso ai nemici del progresso perderemo la capacità di pensiero”.

 

Articolo apparso sul numero di febbraio 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture

martedì 16 gennaio 2024

Dov'è l'umanità?

 




Chiedere a chi ha il potere di riformare il potere.

Che ingenuità”.

Giordano Bruno

La deriva inarrestabile delle democrazie occidentali ha un unico colpevole: gli USA. Ci sono sempre loro, dietro le innumerevoli scempiaggini montate ad arte che ci raccontano. Hanno iniziato col massacrare cento milioni di nativi americani, poi sono passati all’importazione biblica di schiavi africani e a una continua devastazione mondiale fondata sulla violenza più spietata truccata da “esportazione forzata di democrazia, la loro”. Ora questo potere sta liquidando l'Europa, il continente da cui ha tratto origine. L'Europa a cui ha tolto sovranità e risorse economiche è l’ultima disperata colonia americana e l'Italia che fu quarta potenza mondiale è ridotta ad un esercito di zombies ammalati, impoveriti e rincretiniti dai simboli del progresso all'incontrario. Negli ultimi anni abbiamo perso tutto quello che i nostri padri ci hanno tramandato: la sovranità politica e finanziaria regalandoci in cambio la Nato e questa Europa matrigna come strumenti di controllo, burocrazia e povertà. Inoltre la visione woke e la cancel culture vuole fare a pezzi millenni di storia, di cultura che hanno segnato le basi della civiltà, con l'obiettivo di renderci atomi isolati, senza senso di appartenenza ed identità, ricattabili e alla loro mercè. Purtroppo quel poco che resta dei grandi partiti di massa e dei sindacati è diventato complice delle elite cosmopolite internazionali, specialmente quei quattro sinistrati di casa nostra sempre pronti e proni ai desiderata delle elite, ci si libera poi la coscienza a gridare dai loggioni che l'Italia è antifascista, ahh che bello sfogo, la nostra coscienza ora è salva. Questo potere cinico e baro sta esercitando il suo sterminio con la nostra complicità, il complesso militare e industriale USA continua a produrre false flag e quindi, come costretto per il bene dell'umanità, a seminare guerre: Iraq, ex Jugoslavia, Libia, Siria, e poi Ucraina e ora Palestina e Israele. Le articolazioni della loro industria bellica hanno infestato anche organizzazioni mondiali, come la corrotta OMS, al soldo del miliardario filantropo, Bill Gates. Con la propaganda ha sparso il terrore sanitario intaccando finanche il diritto alla vita. La confusione ed il caos etico e religioso la fanno da padrone, una umanità senza memoria cerca certezze e sicurezza in chi ha creato il problema, una umanità mediatizzata, psicotica in balia di presunti sensi di colpa si rende simile ad uno schiavo, inerte e in catene senza più la forza di ribellarsi. Una umanità colpevole ed in schiavitù! Ancora ci è consentito respirare ma con moderazione, perché respirando emettiamo anidride carbonica e quindi deturpiamo l'ambiente. Colpevoli di non riuscire a smaltire la plastica che inquina i mari, plastica di cui ci hanno sommersi, colpevoli di non riuscire a comprare le loro macchinine ecologiche che prendono fuoco di continuo e le cui batterie verranno smaltite in millenni. E' di questi giorni la notizia della lista delle aree adibite a deposito di scorie nucleari, sono stati individuati 15 siti tra la Basilicata e la Puglia e chi se ne frega del territorio, dell'Aglianico, dell'olio di oliva, delle acque, tanto stanno preparando la bistecca in provetta ed il kit del piccolo chimico per farsi a casa olio e vino, senza olive e uva. Ma non bisogna abbattersi perchè il filantropo miliardario progressista Bill Gates, sempre lui, in questo caso come proprietario di aziende americane che producono reattori nucleari, tanto amato dalla sinistra pecorona italica, ha garantito che le scorie prodotte dai suoi reattori non sono molte ma che possono essere stipate in una stanza e se ci ammaliamo ci sono le sue cliniche private a prendersi cura di noi. Come vedete ha differenziato i suoi investimenti, dalle tecnologie informatiche ai vaccini, ai reattori nucleari alla sanità, prima ci fanno ammalare poi ci curano. La stessa cosa sta facendo Elkan, ha venduto Stellantis ai francesi per investire nelle cliniche e nelle case farmaceutiche, l'ultimo business è il nostro corpo!!! L'orchestra intanto continua a suonare sul Titanic. La famosa serie TV sull'Ucraina partita col botto su Netflix si è ammosciata, Zelenski si sbatte per rimanere in vita, ma ha avuto assicurazioni solo di briciole ed a lungo termine, mentre la paranoia imperversa con entusiasmo nelle cancellerie europee, le sanzioni contro la Russia le stiamo subendo solo noi, continuando a comprare il loro gas non direttamente da loro, ma dall'India o da paesi arabi a cui la Russia lo vende e da cui lo compriamo al doppio, al triplo di prima! Bollette del gas da 2.000 euro! In una intervista al giornale tedesco Der Spiegel il sindaco di Kiev denuncia la catastrofe: la guerra è finita da mesi ( solo per Repubblica continua e l'Ucraina la sta vincendo), molti militari ucraini si arrendono volontariamente ai russi per non morire di stenti, è un esercito fatto anche da vecchi, bambini e invalidi e le armi inviate dalla Nato e dai suoi schiavi sono vendute in giro per il mondo, mentre i finanziamenti occidentali vengono spartiti tra gli oligarchi ucraini. Miliardi buttati nel cesso. La famosa "controffensiva" ucraina non è mai esistita. Dopo aver arruolato anziani, orfani e mutilati ora vanno casa per casa, vicolo per vicolo in cerca di gatti perché nelle loro trincee i topi mangiano i rivestimenti dei fili elettrici. (Fonte The Bild). Ora mi rendo conto che notizie del genere in Italia non appaiono, è vietato disturbare il popolo di consumatori intossicato dalla mangiatoia natalizia, ma siamo dalle parti di Orwell, in molti casi lo abbiamo superato. Intanto l'orrore si è spostato in Palestina, a Gaza, le guerre non devono finire perchè se no cessa la paura. I tiranni vivono costantemente nella tremenda convinzione che a poter uscire dallo stato di paura siano in molti, non solo alcuni singoli individui; il che significherebbe con certezza la loro caduta. Questo è anche il vero motivo del rancore contro ogni dottrina del trascendente. Lì infatti si cela il massimo pericolo che l'uomo non abbia più paura.“ (Ernst Jünger, Oltre la linea) Israele è in preda ad un caos psichico e mentale, non si può sopportare indefinitamente l'orrore senza pagarne le conseguenze, nel suo vortice ci sono caduti soprattutto loro che lo stanno seminando. I 3 ostaggi uccisi, che erano riusciti a liberarsi, sono stati freddati dai militari israeliani mentre con la bandiera bianca gridavano aiuto. Una soldatessa israeliana è stata uccisa dal fuoco nemico nel tentativo di liberarla. Ormai questi sparano senza neanche sapere a chi, come in un film demenziale alla John Landis. Dopo l'attacco di Hamas le richieste di porto d'armi sono state 180.550, circa diecimila al giorno, mentre nel periodo precedente erano circa 850 al giorno. Netanyahu insiste: “Nelle attuali condizioni dobbiamo continuare con questa politica, forse dovremo pagare qualche prezzo, ma questa è la vita”. Una politica di sterminio e di orrore. “L'orrore ha un volto...l'orrore....e bisogna farselo amico l'orrore” dal monologo di Marlon Brando in Apocalypse Now. Il prezzo che Israele pagherà è la perdita della sua etica morale. Non rappresenta più l'ebraismo ma la sua vergogna, il suo tradimento. Il genocidio di Gaza divide il genere umano, la cittadella bianca fortificata da un muro d'odio che alimenta vendetta, è assediata dal sud del mondo e dalle periferie delle città occidentali, si va verso la resa dei conti tra i colonizzatori ed il mondo colonizzato. Al Gore famoso per essersi fatto sfilare da sotto il sedere l'elezione a Presidente degli Stati Uniti da Bush invoca, al Cop 28, di censurare l'informazione sui social media e appoggia una situazione in cui “c'è una comune base di informazione”, quella che viene diffusa, ovviamente, dalla sua propaganda e dai media mainstream, quindi tutta l’altra possibile informazione deve essere cancellata. Questo perchè si vuole nascondere la verità, inoltre ci saranno il prossimo anno le elezioni americane e si pensa che Trump possa vincere con l'aiuto dei social. Gli americani sono convinti che tutto il mondo si debba uniformare ai loro modelli e ai loro standard, ma noi sappiamo benissimo che o Trump o un altro, gli USA guardano solo e soltanto ai loro interessi, per cui vedo ridicolo e frutto di menti obnubilate il tifo che si fa tra le genti italiche contro questo o quel candidato. Ma cosa ci possiamo aspettare da un apparato politico, militare ed industriale che sente minacciato il proprio dominio che esercita sul mondo, quasi sorpassato ( BRICS, arabi), e che per questo alimenta guerre ad ogni latitudine? Israele continua a deportare con il beneplacito degli USA, della Nato e della UE la popolazione palestinese, a sud verso il confine egiziano. Gli accampamenti in mezzo al deserto sono al collasso, un milione e 800 mila persone senza acqua, cibo, medicine e servizi igienici, scampati alle bombe ma destinati ad una morte lenta, le scorte delle organizzazioni umanitarie sono finite ed i camion degli aiuti internazionali bloccati al valico con l'Egitto per la volontà criminale dell'esercito israeliano che minaccia di bombardare i convogli, mentre nella Striscia l'esercito avanza lasciando scientificamente il vuoto dietro di se, i carri armati e i bulldozer distruggono tutto: case, negozi, ospedali, moschee, infrastrutture, strade. L'esercito israeliano vuole cancellare la vita da Gaza. “Dov'è il mondo? Dov'è l'umanità?” ha gridato un palestinese che ha perso tutto anche la famiglia. Migliaia di arrestati, dipinti come terroristi, vengono fotografati nudi, con le mani legate e gli occhi bendati, in stile nazista. Il vortice psicotico ha contagiato tutti e per questo non c'è vaccino, ma le guerre devono continuare, come ripetono le elite, perchè gli affari prosperano, si mantiene lo status quo e il terrore immobilizza in una attesa senza fine. 

Articolo pubblicato sul numero di gennaio 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture 

domenica 31 dicembre 2023

Eyeless in Gaza

 

“ Dove sono i bambini che non hanno l'albero di Natale, con la neve d'argento, i lumini e i frutti di cioccolata?” si chiedeva Gianni Rodari in una bella poesia sul Natale. Sappiamo cosa rispondere ed il pensiero va subito ai bambini di Gaza, bombardati, smembrati, maciullati, amputati dalle bombe dell'Erode israeliano. E non dimentichiamo i bambini sotto le bombe a Kiev ed in Russia ed in tante piccole guerre senza nome sparse negli angoli più sperduti del Pianeta Terra. E la mente corre anche a Indi, la piccola inglese, condannata a morte da una disposizione governativa del parruccone britannico Mr Justice. Tra poco è Natale e l'Occidente si appresta a festeggiarlo, nelle case, in famiglia, intorno a tavole imbandite con cibi prelibati e doni. I bambini elettrizzati non vedono l'ora di scartare i pacchi regalo che Babbo Natale ha portato loro. Al di là del significato religioso, il Natale è la festa dei bambini. Abbiamo tutti cantato almeno una volta “Tu scendi dalle stelle” o ascoltato dalla splendida voce di Bing Crosby Bianco Natale. Per noi del Sud poi il Natale acquista un significato particolare rappresentato dal simbolo per eccellenza: il Presepe o il Presepio. Come non commuoversi davanti a “Natale in casa Cupiello, dove Eduardo chiude con quella frase diventata cult “ Te piace 'o presepio?”. Per noi italiani il Natale rappresenta la festa, siamo stati tutti bambini, le vacanze di Natale a scuola erano abbastanza lunghe così che si poteva stare fuori a giocare nel vicinato e se nevicava era ancora meglio, inoltre c'erano i doni, giocattoli e quant'altro che portava la Befana. Ora invece c'è Babbo Natale, l'agiografia fa risalire la sua origine a San Nicola di Bari, protettore dei bambini, vescovo di Myra, un porto importante nella penisola anatolica sulla rotta tra Italia meridionale, Palestina e Egitto. Nel 1690 il nostro vescovo, sotto il nome di Santa Claus, regala doni ai bimbi buoni di Manhattan. Lo ritroviamo dopo 3 secoli quando una multinazionale, la Coca Cola, si appropria di questo testimonial così popolare, lo spoglia dei paramenti vescovili per rivestirlo con i colori del suo marchio. Bonaccione, allegro ed ingrassato, questa versione spersonalizzata di San Nicola invade il mondo intero diventando il simbolo del consumismo natalizio. Santa Claus quest'anno non riceverà lettere dai bambini di Gaza, non ne hanno il tempo ed il desiderio è stato negato dal bisogno di sopravvivere impegnati come sono a ripararsi dalle bombe che li fa a pezzi, bombe americane come la Coca Cola, bombe che pesano tonnellate e che non esplodono al primo impatto ma che vanno giù fino alle fondamenta dei palazzi, dove si pensa che si nasconda Hamas per poi esplodere e far venire giù tutto il palazzo, a questo punto arrivano i tank israeliani e dietro di loro potenti bulldozer che spianano le macerie così da creare una vasta radura che non può più essere abitata. Perché il progetto è mandare via i Palestinesi dalla Striscia di Gaza, una regione costiera dove vivono 2 milioni e mezzo di persone su una superficie di 360 km quadrati, non farli tornare più e destinare questa terra allo sviluppo di un turismo di lusso con resort e alberghi a 5 stelle per i ricconi. Erode Nethaniau per far vedere quant'è bravo, quant'è umano lei direbbe Fantozzi, ha disposto dei corridoi umanitari per la deportazione dei Palestinesi dalla Striscia, destinazione il Sud, il deserto, l'Egitto. Dopo duemila anni la storia si ripete, la fuga dei Palestinesi in Egitto. Come si fa a dare credito a questo palinsesto imposto dove l'Occidente ottuso non percepisce la gravità degli avvenimenti quando da un mese ogni dieci minuti viene ucciso un bambino? Oltre 10.000 vittime civili palestinesi accertate. I numeri sono spaventosi: si parla di più di 3.450 bambini uccisi ( fonte Unicef Italia ); il numero aumenta in modo sconcertante ogni giorno. La strage degli Innocenti. Assistiamo impotenti al genocidio di un popolo dove i bambini sono le vittime predestinate perché crescendo potranno diventare potenziali terroristi, Israele si sta suicidando e non lo capisce, ha scavato un fossato intorno a sé che sarà difficile colmare, non avranno mai pace perché chi ha visto morire un congiunto, chi vive sotto le bombe ed ha visto crollare la propria abitazione è molto probabile che se ne avrà l'occasione imbraccerà un fucile.

Eyeless in Gaza, senza occhi a Gaza, è il titolo di una tragedia di John Milton, pubblicata nel 1671, sugli ultimi giorni di vita di Sansone, il titolo è stato poi ripreso da Aldous Huxley per una sua novella e da Martyn Bates , musicista inglese come nome della sua band. Nonostante le accuse ad Israele da parte del portoghese Antonio Guterres, segretario generale dell'ONU, di avere trasformato l'enclave palestinese in un cimitero di bambini il mondo preferisce non guardare a Gaza dove per la narrazione corrente da rifugio al terrorismo internazionale per cui tutti i palestinesi sono terroristi, il mondo si è girato di spalle e si è tappato le orecchie per non sentire le grida disperate dei bambini di Gaza che non festeggeranno il Natale, non allestiranno presepi o alberi di Natale, non avranno dolci e cioccolata, non giocheranno più neanche con i loro palloni di stracci a rincorrersi nella polvere, a Gaza terra dei Filistei che accecarono Sansone anche il vento è cieco. A Gaza manca di tutto, il pericolo non sono solo le bombe ma anche le malattie per l'assenza di cibo, acqua e medicine. Le immagini ed i filmati che testimoniano questo orrore vengono bloccati sistematicamente dal mainstream e dai social. Se la gente potesse vedere veramente quello che sta succedendo avremmo per la prima volta, in diretta, sotto gli occhi di tutti lo sterminio di un popolo ed allora ci sarebbe la speranza di fermarlo, una speranza che viene dalla gente comune che ne ha abbastanza di queste guerre e di questa ingiustificabile violenza che ha fatto dimenticare anche l'orrore del 7 ottobre. I primi a non avere avuto riguardo dei palestinesi sono stati i capi di Hamas, non sapevano che Israele avrebbe reagito con rabbia, come un cane pazzo Moshe Dayan dixit nel 1967, e come si può giustificare il bombardare una città come risposta ad un attacco terroristico? Il popolo palestinese è tra due fuochi, senza una bandiera sotto cui ripararsi. La propaganda falsifica la realtà, nascondiamo l'orrore e non disturbiamo i consumatori, il Natale ormai è alle porte e ci sono le tredicesime da spendere, è iniziata la corsa ai regali e le riviste ripropongono sempre le solite ricette per il pranzo di Natale e per i regali must have se vuoi essere trendy. E' un sistema psicotico che ci costringe ogni giorno e per ogni gesto e/o pensiero a scegliere tra la pillola rossa e quella blù in un mondo dove la demenza è la normalità ed il buonsenso un crimine da perseguire. I TG annunciano azioni di pace, anche il Papa fa sentire la sua voce ricordando il messaggio di pace che porta il Natale ma i bombardamenti continuano, dicono per cercare di stanare i capi di Hamas che si rilassano a Doha nel Qatar, nella loro sede a pochi metri dall'Ambasciata USA. A Betlemme non ci saranno alberi di Natale, luminarie e addobbi natalizi, le comunità cristiane dei palestinesi anche in Cisgiordania hanno deciso che ci saranno solo le funzioni religiose. I bambini di Gaza chiedono a Babbo Natale come unico regalo il CESSATE IL FUOCO.

Articolo apparso sul numero Speciale di Affiches, Natale 2023.

domenica 10 dicembre 2023

Si può fermare il contagio psichico di Franco Berardi Bifo

 

Ho visto il documentario Born in Gaza di Hernan Zin (si può trovare in Netflix): racconta la storia di dieci bambini tra i sei e i quattordici anni, durante la guerra del 2014, una delle tante guerre che Israele ha condotto contro i palestinesi, e i Palestinesi hanno condotto contro Israele. Questi bambini parlano dei bombardamenti, delle ferite che hanno ricevuto, del terrore che vivono quotidianamente, della fame che soffrono. Dicono che la loro non è vita, che morire sarebbe meglio.

È probabile che costoro, che erano bambini nel 2014 siano oggi militanti di Hamas, e che abbiano partecipato all’orgia di terrore del 7 ottobre.

Come non capirlo? Se io fossi al posto loro, invece di essere io, un vecchio intellettuale che sta morendo comodamente nella sua casa in una città italiana dove per il momento non ci sono bombardamenti, se io fossi uno di questi che erano bambini sotto le bombe del 2014, oggi sarei un terrorista che vuole solo uccidere un israeliano. Mi farei orrore?

Certo, ma il mio pacato pacifismo è solo un privilegio di cui godo perché non ho vissuto la mia infanzia a Gaza, o in molti altri posti come Gaza.

Perciò Israele ha un solo modo per sradicare Hamas: uccidere tutti i palestinesi che vivono a Gaza, nei territori occupati e anche altrove: tutti, tutti, tutti, soprattutto i bambini.

D’altronde è quello che stanno facendo, no? Si chiama genocidio, ma è del tutto razionale, no?

Infatti i razionalissimi governanti europei appoggiano il genocidio, Macron ha detto che vorrebbe partecipare al genocidio con una coalizione.

Scholz ha detto che avendo la Germania commesso un genocidio nel passato ora è suo dovere appoggiare chi sta compiendo un genocidio oggi. È il solo modo per sradicare il terrorismo, no?

Forse ci sarebbe un altro modo per sradicarlo: la pace senza condizioni, la rinuncia a vincere, l’amicizia, la diserzione, l’alleanza tra le vittime: le vittime di Hitler, le vittime di Erode-Netanyahu. Ma le vittime, sembra, aspirano solo a divenire carnefici, e spesso ci riescono. Dunque la spirale non si fermerà, e non sappiamo quale vortice sia destinata ad alimentare.

C’è qualcosa di mostruoso nella mente dei palestinesi che sono vissuti nel terrore. E c’è qualcosa di altrettanto mostruoso nella mente degli israeliani. Ma come possiamo giudicare il comportamento dei popoli, come possiamo giudicare le esplosioni di violenza che si moltiplicano nella vita collettiva? Possiamo giudicare il comportamento dei militanti di Hamas o quello degli israeliani in termini etici, o in termini politici?

La ragione etica è fuori gioco, perché l’etica è totalmente cancellata dal panorama collettivo del nostro tempo e dalla coscienza della grande maggioranza.

Etica è la valutazione dell’agire dal punto di vista del bene dell’altro come continuazione del sé. Ma nelle condizioni di guerra generalizzata in cui si muove l’umanità sopravvissuta all’umano, l’altro è solo nemico: è questo l’effetto dell’infezione liberal-competitiva, e dell’infezione nazionalista: la difesa del territorio fisico e immaginario si trasforma in guerra.

L’etica è morta, e la pietà l’è morta. Non vi è etica nel comportamento dei giovani cresciuti nella prigione di Gaza, perché la loro mente non può considerare l’altro (il soldato israeliano che ti attende con l’arma spianata a ogni crocicchio di strade) se non come carceriere, torturatore, nemico mortale. Ogni frammento (popolo, etnia, mafia, organizzazione, partito, famiglia, individuo) si batte disperatamente per la propria sopravvivenza, come lupi che combattono contro lupi. Il video game ci istruisce a competere in condizioni di guerra onnipresente iper-veloce.

Come la ragione etica, anche la ragione politica non ha più pertinenza in una situazione in cui la decisione strategica è sostituita da micro-decisioni di sopravvivenza immediata. Israele reagisce all’efferata violenza di Hamas in maniera che può essere militarmente efficace oppure no. Ma certamente non è efficace dal punto di vista politico.

Il gruppo dirigente di Israele è un gruppo di mafiosi corrotti che da anni fanno spettacolo con il loro cinismo e il loro opportunismo. Ora si trovano di fronte a una situazione che non avevano neppure immaginato, e che supera le loro facoltà di comprensione politica. L’intero popolo di Israele ha perso la testa. Tutto nel comportamento degli israeliani prova che è in corso una crisi psicotica, questo farà molto male ai palestinesi, ma farà molto male anche agli israeliani.

Non ha forse occhi un ebreo? Non ha mani, organi, membra, sensi, affetti e passioni?

Non si nutre egli forse dello stesso cibo di cui si nutre un cristiano?

Non viene ferito forse dalle stesse armi?

Non è soggetto alle sue stesse malattie?

Non è curato e guarito dagli stessi rimedi?

E non è infine scaldato e raggelato dallo stesso inverno e dalla stessa estate che un cristiano?

Se ci pungete non versiamo sangue, forse?

E se ci fate il solletico non ci mettiamo forse a ridere?

Se ci avvelenate, non moriamo?

(Shakespeare: Il Mercante di Venezia)

Dal punto di vista etico Israele ha dimenticato da molto tempo, anzi fin dall’inizio della sua esistenza, che l’altro ha la stessa umanità che hai tu, ha la stessa sensibilità che hai tu, e naturalmente ha gli stessi diritti che hai tu.  Ma anche dal punto di vista politico gli israeliani stanno compiendo azioni che si ritorceranno atrocemente contro di loro.

Ho letto le dichiarazioni dei politici e dei militari che governano Israele: parlano di animali umani da sterminare, parlano di togliere agli abitanti di Gaza (due milioni e mezzo) elettricità, carburante, cibo e acqua. Ne parlano e lo stanno facendo.

Come possono? Non c’è una spiegazione etica, né politica. La sola spiegazione del comportamento degli uni e degli altri è la psicopatia, la sofferenza psichica, il desiderio di sangue, di orrore, di morte.

Dunque occorre spiegare questa guerra in termini di psicopatogenesi, come effetto di una incapacità delle vittime di curare il proprio dolore. Da tempo mi sono convinto che il solo metodo conoscitivo capace di comprendere la catena di violenze che si srotola in Medio Oriente, e in gran parte del mondo, sia quello della psicoanalisi, della psicopato-genealogia.

Quello che accade adesso in Medio Oriente non è che l’ultimo anello di una catena che inizia con la prima guerra mondiale, la sconfitta dei tedeschi, e la punizione inflitta al popolo tedesco dai francesi e dagli inglesi, al Congresso di Versailles del 1919. L’oppressione e l’umiliazione spinsero il popolo tedesco a cercare vendetta: quel desiderio di vendetta si incarnò in Adolf Hitler. Gli ebrei furono la vittima prescelta, accusati senza alcuna ragione di avere provocato la sconfitta del 1918.

La persecuzione e lo sterminio degli ebrei negli anni della seconda guerra provocò una immensa e duratura sofferenza che cercò sollievo nella creazione di uno stato criminale che come prima azione scatenò la vendetta contro un popolo che non aveva nulla a che fare con l’Olocausto, ma che era sufficientemente debole per diventare la vittima della vittima.

L’umiliazione subita per mano dei nazisti esigeva una compensazione psichica, e questa compensazione è la persecuzione e lo sterminio del popolo palestinese. Credo che Israele non uscirà da questa prova: il popolo di Israele era già diviso in modo irrimediabile, Netanyahu dovrà rendere conto della divisione provocata, e dell’impreparazione che ne è seguita. Ma non basterà, perché la destra apertamente razzista di Israele (Liberman, Ben Gvir eccetera) è destinata a rafforzarsi in questo tsunami di odio.

Possiamo pensare che anche in caso di una vittoria militare israeliana dopo decine di migliaia di morti palestinesi e israeliani la dialettica politica potrà continuare nello stato di Israele? Io credo che Israele vada verso la disintegrazione. Quanti israeliani vorranno rimanere in quel deserto, dopo quel che sta avvenendo e che avverrà? Solo quelli armati, solo quelli che sono pronti a uccidere e desiderano uccidere rimarranno, credo. Si è ormai scatenato un vortice di odio contro Hamas, ma anche un senso di colpa per essersi trasformati in autori di un genocidio certificato.

Questo vortice la politica non lo potrà governare né comprendere. Solo lo sguardo clinico può comprendere, ma non credo che possa curare. Siamo di fronte a una psicosi di massa dotata di altissima potenza di contagio. La cosa che dobbiamo fare prima di tutto è non subire il contagio, per evitar di finire come quello squilibrato di Giuliano Ferrara che urla frasi da ubriaco davanti a una folla di squilibrati.

Ma occorre anche produrre un vaccino culturale e psichico contro il contagio, e questo compito che la psicoanalisi non seppe svolgere nel secolo scorso è il compito che abbiamo davanti, se non è troppo tardi.

 

Post Scriptum

Come si “cura” la crisi psicotica, soprattutto se collettiva? Non ho risposta.

È la domanda che si pose Sándor Ferenczi nel 1919. Disse: “Noi psicanalisti possiamo forse curare le nevrosi individuali, ma per la psicosi di massa, non abbiamo concetti né cure”.

Credo che siamo ancora allo stesso punto.

Nel frattempo però sta succedendo qualcosa di inquietante. Guardate le immagini dello stadio di Glasgow, ieri. Centomila persone (non so quante, una marea) agitano bandiere palestinesi, gridano continuamente… A me fa paura. Non mi piacciono gli stadi, non mi sono mai piaciuti. Voglio dire che potrebbe scatenarsi un’ondata di antisemitismo vero (non di quello degli idioti israeliani che gridano al lupo al lupo e poi il lupo compare davvero e nessuno ci crede più).

Guardate la sessione dell’ONU di ieri. Guardate le università americane. Ascoltate il discorso di Erdogan, che grida, rabbioso: “Hamas è un gruppo di liberazione”. Dappertutto il gruppo dirigente occidentale sionista è in minoranza, anzi a dire la verità mi pare che i bianchi siano circondati da una marea crescente di gente che affila i coltelli.

Purtroppo non c’è nessun internazionalismo, nessuna strategia comune. C’è un’onda di odio che sembra avere i colori della vendetta. Israele è in una situazione di panico e di confusione, questo è evidente.

Hanno perso, mi pare, possono uccidere quanta gente vogliono, ma hanno perso.

Ma chi vince?

di Franco Berardi Bifo

Articolo apparso su effimera.org