giovedì 11 agosto 2022

Produci, consuma, crepa

 

Quando nel maggio francese si inneggiava alla fantasia al potere non si poteva mai immaginare che dopo 54 anni due ex comici potessero essere i protagonisti dell'agenda internazionale e di quella nazionale. Uno, Zelensky, sempre in mimetica invoca armi e solo armi per continuare una guerra per conto degli USA, una guerra per procura che sta portando al massacro il popolo ucraino, recitando un copione scritto da Washington. Grillo invece straparla su tutto, su ogni tema, rinnegando anche i principi fondamentali su cui è stato fondato il suo movimento. Confonde per nascondere il suo fallimento e quello del suo movimento. Il suo copione è scritto da Bruxelles, altrimenti non si capisce il suo appiattimento sulle posizioni di Draghi. ( I due, Draghi e Grillo, erano nel 1992 a bordo del panfilo della regina Elisabetta, il Britannia all'ancora a Civitavecchia. Grillo smentisce mentre alcuni testimoni tra cui Emma Bonino affermano il contrario ). I due ex comici, Zelensky e Grillo, non hanno esperienza politica e conoscenze tecniche, non hanno un background culturale ma sono solo abili comunicatori aiutati dai media allineati. L'Europa è diventata il campo di battaglia dello scontro tra due capitalismi che vogliono esercitare una volontà di potenza, un capitalismo occidentale, in declino poiché oberato da debiti ed un capitalismo orientale, creditore di tali debiti. L'Italia invece è, da sempre, il laboratorio dove si sperimentano nuove formule di assoggettamento e di controllo politico e sociale. Intanto le cronache di guerra stanno scomparendo dalle prime pagine dei principali quotidiani italiani ed il conflitto trova meno spazio sui media. Gli italiani sono assuefatti e sono più preoccupati dell'inflazione e dalla crisi energetica. Il PD in un periodo dove il lavoro ed i salari sono sotto attacco per via dell'inflazione e del caro bollette tira fuori periodicamente lo jus scholae e simili. Siamo tutti d'accordo su questo ma vorremmo che la stessa attenzione la si rivolgesse anche su temi legati alla sopravvivenza come lavoro, salari, ecc ecc. Il Re è nudo e cerca di distrarre l'opinione pubblica dai problemi reali e quotidiani che è costretta a vivere e a sperimentare sulla propria pelle.

Quando il potere propone un tema vuole nascondere quello a cui tiene. Gli stipendi scendono e l'Italia è l'unico paese europeo dove si guadagna meno di 30 anni fa. Il nostro salario medio è di 29 mila euro lordi, a Parigi di 40mila con buste paga su del 30% e a Berlino di 44mila. ( Fonte Ocse ) E' urgente indicizzare gli stipendi all'inflazione e rivalutare le pensioni ogni 3 mesi invece di aspettare gennaio. Come si può pensare che chi fa fatica ad arrivare a fine mese possa sopportare un taglio del 10%. I dati provvisori Istat danno l'inflazione all'8%, nell'eurozona all'8, 6%. A che serve fare sempre surplus di bilancio e tagliare i servizi se il Pil da 25 anni non cresce? Il Pil in Italia cresce poco rispetto a quello degli altri paesi dell'eurozona. I dati Eurostat parlano chiaro, in Germania il Pil è cresciuto del 32%, in Spagna del 35%, in Belgio del 45%, del 48% in Francia e del 64% nel Regno Unito. In Italia invece del 4,9%. L'Italia è la nazione che ha sofferto di più l'introduzione di una moneta troppo pesante come l'euro e non potendo svalutare per essere competitiva si sono svalutati i salari. Le cahier de doléance continua con il Sole 24 ore del 7 luglio che in prima pagina titola: 100mila imprese a rischio fallimento. Rischio di chiusura entro l'anno per le aziende più piccole e meno strutturate, specialmente localizzate al Sud. Da una ricerca Cerved a causa degli impatti della guerra, della carenza di materie prime e dei rincari dell'energia 100.000 aziende sono in pericolo, queste danno lavoro a 831.000 addetti e hanno un indebitamento complessivo di 107miliardi con un evidente impatto sul sistema creditizio. Uno scenario che non ci fa stare tranquilli e loro tirano fuori la legalizzazione della marijuana!!! Ma perchè non hanno ammesso il referendum nonostante le numerose firme raccolte? Semplice. Perchè con i referendum sulla legalizzazione delle droghe leggere si sarebbe raggiunto il quorum ed il SI ai referendum sulla giustizia avrebbe vinto. Il referendum sulla marijuana è stato sacrificato ed utilizzato per difendere logiche di potere. Non bisogna cadere nel tranello di rincorrere solo i temi che pone il potere, non bisogna farsi condizionare da quello che ci viene ripetuto dai media mainstream, bisogna rimpossessarsi dei concetti e fare analisi critica. Da un amico di Birmingham “ nessun allarmismo covid, né sui giornali né sui notiziari, nessuna virostar a rompere le palle H24 e nessun ministro a preparare siringhe con cui inseguire gli inglesi ad ottobre. E sono tutti vivi. E se la passano meglio di noi. La Brexit li avrebbe dovuti distruggere!!! Mentre da noi è ricominciata la narrazione e l'allarme, dopo tre e quattro inoculazioni, dopo lo sdoganamento dei farmaci antivirali e dei mononucleari il Ministero della Verità sta spargendo terrore. Che sia un modo per disinnescare il conflitto sociale che si sta preparando per l'autunno? Intanto il Ministero della Sanità/ Verità ancora non ha pubblicato i dati sulle reazioni avverse.

Produci, consuma , crepa”. Cantava Lindo Ferretti negli anni '80, dove prefigurava il senso di questa società che si stava già edificando. La realtà travalica la canzone. La fase della produzione come l'abbiamo intesa noi va piano piano a scomparire, la forza lavoro viene sostituita dalle macchine, dall'automazione e dalla tecnologia informatica, d'altronde il sogno delle elites è un capitale senza forza lavoro. Quello che ci rimane è lo status di consumatore, si inducono bisogni per poter vendere e si prospettano soluzioni che risolvono poco, anzi alimentano altri bisogni. Consumatori come limoni spremuti fino all'ultima goccia. Fino a crepare, senza possibilità di redenzione, senza conforto e serenamente solo sui manifesti funebri. Un format ben studiato e con eccellenti attori. La “ società più ricca della storia” alimenta degrado, disoccupazione e preoccupazioni, si presenta come società terapeutica generando disagio e nascondendo le cause sociali della sofferenza. Ne approfitta la politica che governa questo smarrimento per perpetuare la sua rendita garantita. Scaraventati nel vuoto, alla ricerca di senso ci troviamo smarriti in un mondo senza Dio. ( Cerco Dio!!! Cerco Dio!!! F. Nietzsche ) “Il vero assassino di Dio è il mercato globale e universale nell'epoca della conquista del capitale di ogni dimensione della vita” R. Madera.

Sono passati 40 anni dal vittorioso Mundial spagnolo e da Brasile Italia 2-3, l'Italia veniva da anni bui, la strategia della tensione, il terrorismo, eppure quella partita ha compattato un popolo diviso, frammentato, facendoci riscoprire l'orgoglio di essere italiani. Quella partita ha visto la redenzione di un uomo che molti volevano escludere, Paolo Rossi, autore della tripletta vincente. Purtroppo anche lui ci ha lasciati, ahimè. Ma la sua lezione è rimasta e dobbiamo ricordarla, per ricominciare dalla propria esperienza e dalla nostra biografia, riconciliandoci con le cadute della storia, sopportando ferite e disillusioni del passato, tra desideri e sogni non realizzati. Con coraggio, come Paolo Rossi. Perchè il Brasile sembrava invincibile ma è bastato un uomo in caduta capace di risollevarsi e portarci alla vittoria, perchè il Re è nudo, perchè la bulimia dei bisogni e dei desideri è una malattia, perchè nell'uomo c'è ancora qualcosa di bello, perchè siamo capaci di nuotare controcorrente.

 


Articolo apparso sul numero di agosto 2022 di Affiches, rivista di Radio Vulture