domenica 17 settembre 2023

Identità e bellezza

 


Qualche numero fa abbiamo parlato di transumanesimo, del rapporto uomo macchina, di IA, di questo progetto riportato nell'agenda di Davos che coinvolge direttamente l'essere umano, un progetto luciferino che mette in discussione perfino il concetto di umanità attraverso una rimodulazione dell'uomo. I novelli Frankestein sono all'opera per la realizzazione di un modello di uomo perfetto, si sostituiscono al Creatore per raggiungere la perfezione che serve ai loro fini. E naturalmente questa compressione dell'uomo verso paradigmi che non comprendono la sfera spirituale non può non includere il concetto stesso di bellezza.

Il concetto di bellezza sembra un ostacolo per la dittatura del politicamente corretto, per cui l'ideologia imperante, con l'aiuto della propaganda e di megafoni compiacenti, sta puntando su modelli di bellezza soggettivi, in lento decadimento verso un abbrutimento omologante che massifica il tutto. L'oggetto d'arte è un assoluto irriproducibile, un unicum frutto di un talento, di un momento, di una ispirazione, di un contesto. La bellezza oggettiva dell'arte fa da ponte tra il mondano e lo spirituale, parlare di bellezza e di arte vuol dire parlare di identità, e l'identità, il conoscere se stessi viene visto come una discriminante nei confronti dell'altro. Il piano di abbrutimento investe tutte le varie forme di arte, specialmente la musica, la forma più vicina alle nuove generazioni. L'indottrinamento parte ormai dai giovanissimi, i nuovi figli della lupa e i nuovi balilla. Attraverso modelli vuoti programmati dagli stregoni del marketing, viene livellato in basso l'immaginario delle masse giovanili a cui vengono nascosti e sottratti i codici e gli strumenti per capire ed interpretare la realtà con senso critico. La Trap, per esempio, non ha alcuna valenza musicale e artistica, forse solo sociale per capire dove è arrivata la mediocrità e la manipolazione delle menti. I trapper sono diventati i portabandiera di un nichilismo fine a se stesso, senza orizzonti, usano il turpiloquio e la violenza come forma di trasgressione, ma è tutto falso, finto. ( Antonello Cresti )Non sanno cantare, non hanno alcun talento, pensano di essere musicisti solo perchè hanno scaricato un programmino da internet che riproduce basi musicali su cui scimmiottano parole senza senso solo perchè fanno rima ( ascoltate gli Assalti Frontali ed imparate ), incarnano una superficiale mediocrità, una identificazione al ribasso che la comunicazione dello spettacolo spinge in modo che i concerti non siano più occasione di socialità e di ascolto attivo ma solo un modo dove i giovani meno consapevoli possono sfogare le loro frustrazioni e colmare il vuoto che li divora con alcool e pasticche. Sta avvenendo una sostituzione della figura dell'artista con influencer e trapper, personaggi al guinzaglio che abbaiano a comando, personaggi creati dal marketing dei talent, i vari Achillelauro, Manesquin e compagnia nonostante la loro voglia di essere protagonisti vivono nell'incubo di non esserci più, ma poiché non hanno alcun talento sono sostituibili, hanno una obsolescenza programmata, il Potere li ha trasformati in merce ed i modelli si susseguono gli uni agli altri nonostante il tentativo di farli passare come fenomeni culturali e artistici. Alle rockstar di una volta veniva riconosciuto un talento artistico, una bellezza estetica, un modo di stare sul palco. Per chi se l'è perso, andate a vedere Moonage Daydream. David Bowie ha fatto della sua vita un'opera d'arte. Questi rappresentano solo la loro mediocrità. C'è una rincorsa verso il basso e l'ignoranza viene giustificata come semplicità, c'è un attacco alla cultura e al sapere tanto poi la conoscenza a che serve e se serve arriverà. Molti artisti vivacchiano nella loro palude pubblicando sempre lo stesso disco, lo stesso libro, in una agonia creativa che non li fa esporre, entrano in gioco solo dopo aver fiutato l'aria che tira. Ma questa non è arte, l'artista sta due passi avanti, come disse Battiato, non insegue il suo pubblico, fa avanguardia, si allontana da strade tracciate ed esplora l'ignoto.Tutti parlano di tutto e di tutti senza averne i contenuti e le specializzazioni. Il M5Stelle ha fatto da apripista, basta pensare a personaggi che da ambulanti ( con tutto il rispetto per gli ambulanti ) si sono ritrovati Ministri senza averne le competenze e le qualità.

Il bello discrimina, è vero, ma non tutti possono partecipare a Miss Italia o essere artisti, perchè dovremmo sentirci discriminati dal bello? Viviamo in un paese che ha il più grande patrimonio artistico del mondo, siamo stati educati alla bellezza, a riconoscere il gesto artistico e creativo, passeggiando per Firenze o per Venezia o per le tante città d'arte italiane basta sollevare lo sguardo per sentirsi elevati verso la trascendenza. Invece si assiste oggi ad una continua serie di eventi che sviliscono e svuotano il nostro patrimonio culturale, uno scadimento che passa attraverso la propria esteriorità nell'utilizzo dei social. La bellezza salverà il mondo, come disse Dostojevski, a patto che tutti possano abbeverarsi al bello, per sottrarsi al degrado quotidiano che ci sommerge e che causa disagio psichico. Condannati a vivere nel degrado, sommersi dalla spazzatura di innumerevoli infomi, bombardati da modelli comportamentali a cui non tutti possono accedere perchè non hanno i mezzi economici e culturali, si diventa aggressivi ed arrabbiati perchè viene negata la bellezza. Si pensi alla vita nelle periferie e si capisce da dove viene tutto il malcontento. Gli intellettuali e gli artisti hanno sempre attinto al pensiero critico per sviluppare la loro creatività, l'arte si è fatta sempre beffe del Potere riscoprendo il senso del bello. Non ci sono alternative, per recuperare la nostra identità minacciata abbiamo bisogno del senso del bello e che l'arte recuperi la sua funzione educativa. Che i nostri paesi non diventino non luoghi e che recuperino la loro originaria bellezza, che le diversità vengano valorizzate e che ci siano progetti culturali seri che non pensino solo all'estate, che si creino luoghi di cultura dove condividere collettivamente sensazioni ed emozioni, luoghi che sviluppino un senso di appartenenza per la ritrovata identità. Per tutti questi motivi è urgente, ineludibile e doveroso creare un cine-teatro a Rionero. 

Articolo apparso sul numero di settembre 2023 di Affiches, rivista di Radio Vulture

Antò fa caldo

 



Luglio, col bene che ti voglio
Vedrai non finirà
Luglio m'ha fatto una promessa
L'amore porterà”

Riccardo Del Turco


L'estate fa caldo, eh già, si sa, e l'inverno fa freddo, come direbbe Catalano. E' così da sempre, ricordo il luglio dell'estate del 1983, a Roma, giovane commissario d'esame per la maturità in un istituto della capitale, lo ricordo bene perché i muri erano tappezzati dai manifesti per la scomparsa della povera Emanuela Orlandi. Ebbene quell'estate torrida causò una ecatombe di morti di anziani per il troppo caldo, le prime pagine dei quotidiani italiani aprivano tutti i giorni con questa notizia.

Antò fa caldo sbuffava Luisa Ranieri, si sa l'estate fa caldo, le cicale cicaleggiano e i giovani amoreggiano. Beati loro! Fa caldo d'estate, ma non per la Schlein, la Thunberg e per tutta l'accolita truffatori green ltd. Per loro se fa caldo è colpa nostra, di tutti noi, che ci ostiniamo a respirare e con tutto quel CO2 che buttiamo fuori si arriva facilmente ai 40 gradi. Lo studio sui morti di caldo che fa comodo alla UE è stato finanziato dalla UE e viene utilizzato per evitare il flop del Green deal. Non c'è istanza cara ai progressisti occidentali che non sia fatta propria dalle multinazionali delle elite capitalistiche, l'uguaglianza di genere, l'antirazzismo, i diritti lgbt+, l'integrazione dei migranti e la lotta per l'ambiente . I Ceo delle grandi aziende affondono i loro artigli su tutto quanto fa business, a loro interessano i dividendi non certo il nostro benessere, determinano l'agenda dei politici e gli strumenti di propaganda, falsificano il passato, creano ad arte i problemi ed offrono le soluzioni, aprono continue finestre di Overton per plagiare la pubblica opinione in modo da far accettare futuri atti di governo. La sanguisuga neoliberista sta risucchiando ogni frammento di vita convertendo al credo di un'economia di profitto tutto il pianeta con le buone o le cattive, trasformando in un deserto la vita quotidiana, il linguaggio e l'ambiente. Siamo al paradosso che i dominati difendono i dominanti, manifestano per il Potere, cani da guardia del Potere verso chi esprime il proprio dissenso, abbeverati alle idiozie dei vari TG continuano serenamente nel loro apparente tranquillo tran tran, sempre a favore di quello che viene somministrato dalla follia imperante del Ministero dell'Amore. Mai l'umanità è stata così divisa e questa suddivisione è l'arma più potente ed efficace per portare l'umanità al suo annientamento e alla fine della storia. Le istanze di cambiamento necessarie devono essere etiche, ma chi tiene in mano i fili del mondo ha deciso per noi, in modo non etico. Per esempio con l'introduzione della IA e con la truffa del green si perderanno milioni di posti di lavoro, hanno pensato come ricollocare tutte queste persone? Semplice con l'elemosina di Stato, con il reddito universale. Per tenere quiete le masse fanno credere che il cambiamento è voluto dal basso ed ecco apparire gli influencer come la Thunberg o i ragazzi di ultima generazione che spingono affinchè il cambiamento si faccia e si faccia anche veloce. E se non basta a convincere le masse arriva il comico ortottero, burattino delle elite, che incita alla rivolta in nome del reddito universale. Ci considerano come cavie da laboratorio e l'Assurdistan Europa è ormai diventato un grande laboratorio a cielo aperto che ha creato atomi manipolati, rassegnati in rabbie soffocate, in un disagio poco consapevole, indeboliti e svirilizzati che tirano a campare tra la TV e la serata in pizzeria, il week end fuori porta e l'immancabile aperitivo. Gli intellettuali sono morti, sostituiti da pupazzi telecomandati dal regime e la critica non va al di là di una rissa da tifo calcistico. Non hanno più neanche bisogno di mentire poiché la loro voce è la verità, il Verbo. L'Occidente è alla deriva e le sue democrazie in crisi. Siamo stati abituati a considerare l'Occidente come il fulcro del mondo, che tutto determina e decide ma questa narrazione è ormai arrivata alla fine. Qualcosa di nuovo si profila all'orizzonte, secondo Alessandro Colombo, ordinario di Relazioni Internazionali, all'università di Milano “ siamo nella fase calante dell'era occidentale della storia del mondo”. Grazie anche all'ascesa dei Paesi del Sud globale. I Brics. Valgono 3 miliardi di persone ed il 30% del Pil globale. L'alleanza informale tra Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa intende sfidare il dominio globale americano sul piano essenzialmente economico. In questa situazione l'Europa appare sempre più marginale, appiattita su posizioni Nato, sta affrontando la sua parabola discendente, nonostante i mezzi d'informazione si affannano a smentire ma la storia va in un'altra direzione. Rispetto agli anni '90 l'Unione Europea non è più molto coesa, ogni Paese tesse sottobanco la propria tela di relazioni diplomatiche ed economiche, Macron ha chiesto di partecipare al prossimo vertice Brics e la Francia ha acquistato gas liquido dalla Cina pagandolo in yuan. Sono molti i Paesi che hanno chiesto di poter far parte di questa alleanza e nessuno di questi Paesi ha voluto aderire alle sanzioni imposte dall'Occidente per indebolire Mosca. Lula, presidente del Brasile ha risposto a Biden che lui è per la pace e non per la guerra. I Brics hanno intensificato gli scambi commerciali con la Russia in valuta locale, la Cina ha acquistato carbone e petrolio russi pagando in yuan anziché in dollari, l'India direttamente in rubli. Paradossalmente le sanzioni stanno indebolendo il dominio del dollaro e possono contribuire a creare un sistema monetario internazionale più frammentario. Si parla di introdurre una nuova valuta commerciale ancorata all'oro. Che sfida sarebbe al sistema di Bretton Woods che ha garantito la centralità del dollaro per decenni! La guerra in Ucraina sta creando gravi problemi agli Usa, invece secondo alcuni analisti tedeschi c'è una rinascita economica dell'orso sovietico grazie all'economia di guerra, all'aumento dei salari reali e al calo dell'inflazione, risultati raggiunti anche per la collaborazione dei Paesi Brics. Tra i Paesi che hanno richiesto di aderire a questa alleanza spicca l'Arabia Saudita, vicina agli Usa e l'Egitto, sempre in orbita del Regno Unito, si dice anche della Turchia. Vi è una evidente crisi dell'egemonia americana, il sogno americano è collassato ed è precipitato nell'incubo della cultura woke. I Paesi Brics si vogliono aggregare per motivi commerciali, diplomatici e per sfuggire allo schema delle contrapposizioni, portano avanti una visione multipolare, per garantirsi una maggiore flessibilità diplomatica, in modo da avere rapporti contemporaneamente con la Russia, la Cina e gli USA senza essere per forza costretti a scegliere. Un mondo senza blocchi contrapposti tra di loro che non si fanno la guerra non è visto di buon occhio dalle grandi industrie degli armamenti, l'industria bellica vuole certezze e impegni per allargare la produzione e subito la UE stanzia 500 milioni per lo sviluppo delle imprese. La guerra in Ucraina poteva finire gia nel 2022 quando c'erano le condizioni per un compromesso ora si va avanti, la politica e l'apparato industriale militare statunitense stanno portando il mondo verso la guerra nucleare. I russi in questi anni hanno nutrito un desiderio di vendetta dopo l'umiliazione che l'Occidente ha inflitto loro negli anni '90 e per questo appoggeranno Putin fino alla fine. La fine di tutti. I Clinton, Biden, la Nato ed i loro sostenitori stanno conducendo il mondo verso la distruzione nucleare se è vero quel che si dice di Putin, che prima di cedere il potere spingerà il bottone. E La Chiesa cattolica, e papa Bergoglio? L'iniziativa diplomatica di Zuppi a Mosca serve solo a tenere il Vaticano equidistante tra Nato e Russia, per capire come va a finire. Fa scalpore una intervista dell'ex vaticanista RAI Aldo Maria Valli, molto critico su tutto il pontificato di Bergoglio, a cui riserva parole di fuoco sul suo blog. La nomina dell'arcivescovo Victor Manuel Fernandez a prefetto per il dicastero della Dottrina della Fede è l'ultima provocazione in quanto il nuovo prefetto viene descritto dai conservatori come il ”predicatore del caos”. L'azione di Bergoglio viene considerata eversiva. In Vaticano è stata eliminata anche la minima parvenza di un protocollo per le udienze nel quadro dei rapporti diplomatici. In questo contesto si inserisce la visita in questi giorni dei “fratelli” Bill Clinton e di Soros jr che hanno chiesto aiuto a Bergoglio nel farsi promotore dell'agenda 2030. La “primavera della Chiesa” auspicata dalle elite globaliste è ormai realtà. Papa Ratzinger era considerato troppo moderato per portare avanti il Vaticano II, “passo imprenscindibile per l'applicazione a livello globale dell'ideologia woke”. Per questo è stato eletto papa Bergoglio. “L’adesione del Vaticano alla narrazione dominante sulla pandemia è emblematica di una subalternità allo spirito del mondo, che ripugna alla vocazione della Chiesa e la riduce, ben che vada, al livello di una istituzione filantropica umana, privandola della sua missione divina e del ruolo di «segno di contraddizione» che essa ha sempre avuto nella società.

La separazione tra fede e buone opere è un errore protestante che sovverte l'ortodossia a vantaggio di una esposizione liquida, spesso in contraddizione con l'insegnamento infallibile e immutabile della Chiesa”.

 


Articolo apparso sul numero di agosto 2023 di Affiches, rivista di Radio Vulture