sabato 15 luglio 2023

Life during wartime

 


Disertate – Bifo


Life during wartime. Vivere in tempo di guerra. “ Questa non è una festa, questa non è una discoteca” canta David Byrne in questo splendido brano dei Talking Heads. Non ci sono sirene che avvertono la popolazione di recarsi nei rifugi antiaereo, non ci sono coprifuoco, ma ci sono stati lookdown e sirene di ambulanze, terapie intensive e file di camion militari, carichi di bare destinate alla cremazione, peraltro non richiesta. Se non ci fosse stato Putin che attacca Kiev saremmo alla sesta/settima dose oppure tutti morti per gli effetti avversi. E' di questi giorni la notizia che Speranza era finanziato da aziende farmaceutiche. In una recente intervista il dott. Palù, direttore dell'AIFA, azienda del farmaco italiano, ammette che il protocollo che prevedeva tachipirina e vigile attesa è stata una stronzata e che bisognava curare con antiinfiammatori. Quante persone si sarebbero salvate!!!! Quanto dolore, quanta sofferenza, e per cosa?? Il disagio psichico ha traumatizzato le persone e la chiusura forzata ha danneggiato la nostra economia mandando sul lastrico piccole e medie imprese, famiglie e lavoratori. Si parla di un nuovo greenpass globale e duraturo richiesto dall'OMS a cui l'UE, sempre prona, vuole aderire. Voglio vedere quanti antifascisti si schiereranno contro questo strumento totalitario. Cosa è il greenpass se non una discriminazione di natura fascista? Gli equilibri geopolitici si stanno spostando verso est, Pechino, Mosca, New Delhi. Gli USA non accettano di perdere il peso politico che ha tanto condizionato il mondo ed allora con la NATO hanno pensato bene di organizzare una bella guerricciola, facendo scannare gli ucraini al posto dei marines americani. Una guerra per procura!! L'ex comico tra una comparsata su Vogue e una dichiarazione a reti unificate va in giro a chiedere armi, ormai ha più armi che soldati disposti a farsi ammazzare, infatti ha chiesto uomini alla Polonia ed ai Paesi Baltici, intanto nonostante le sanzioni il PIL russo va a gonfie vele mentre gli USA stanno attraversando una grande crisi. Avete notato il simbolo nazista sulla manica della mimetica che indossava il comico quando è stato in Italia e in Vaticano? Il tridente del nazista ucraino Bandera, ormai hanno sdoganato anche i nazisti e gli antifascisti italiani sempre attenti? questa volta distratti. Anche il nostro Paese, appartenente alla Nato, deve concedere l'obolo nonostante l'art. 11 della Costituzione recita,” l'Italia ripudia la guerra”. Qualche costituzionalista mi dovrebbe spiegare se vale di più l'art. 11 o l'imposizione Nato, anche Mattarella potrebbe dire qualcosa o la Corte Costituzionale. Ma nessuno pone la questione, nessuno ne parla, nulla. C'è una raccolta di firme per indire un referendum per la pace e contro l'invio di armi in Ucraina ma nessuna notizia sui giornali e sulle TV. Tutti si girano dall'altro lato. Ora sappiamo come mai i tedeschi non hanno reagito negli anni '30 al regime nazista! Ora sappiamo come si vive in tempo di guerra, questa guerra subdola dove il nemico si nasconde, si mimetizza. Una guerra globale che coinvolge tutti i settori, una guerra che non lascia fuori neanche il linguaggio. Se un popolo perde la propria lingua ha perso tutto. Ogni tanto esce fuori un nuovo termine, in inglese naturalmente, per non farci capire niente. Woke. Sono andato su wikipedia ed ancora ho le idee confuse. Un vocabolo, utilizzato dalla destra americana per indicare un atteggiamento consapevole delle ingiustizie sociali e che ora ha assunto una connotazione dispregiativa e sarcastica. Nel dibattito italiano si fa ricorso a questa espressione come “ politicamente corretto” o anche come “ cancel culture”. Dalla pandemia alla guerra, dall'ideologia gender all'emergenza climatica tutto passa attraverso la visione woke. E' una guerra che vuole cancellare la Storia e riscriverla. Il Potere spara stronzate e le fa passare come verità e in molti casi come cultura, come quando scomoda Delitto e castigo di Dostojevsky per spiegare le ragioni della guerra Russia Ucraina e il putinismo. Sono le convulsioni, gli ultimi spasmi di questo mondo violento che ci rimanda la sua realtà allucinata. Viviamo da malati per morire sani, diceva il grande Enzo Iannacci. Della guerra che ci è stata dichiarata non se ne vede la fine perchè la guerra non finisce mai e la pace è una finzione per gli umili, per i semplici. (Sergio Leone docet – Il Buono il Brutto e il Cattivo). Attualmente non esiste solo la guerra in Ucraina, nel 2022 sono state censite ben 59 guerre ma si deve parlare solo di quella in Ucraina, e se ne deve parlare solo con un linguaggio che è pura spazzatura woke alto borghese. Ben detto, Tex! Ci dicono che la guerra finirà solo quando sarà vinta dalla Nato e l'Europa ridotta ad una colonia di schiavi, intanto devastano l'ambiente e chi dicono che la colpa è nostra per l'emissione di troppo CO2.

La terza guerra mondiale è già in corso, dobbiamo decidere se vogliamo continuare a vivere, noi e i nostri figli, o continuare la finzione come in un film di Shyamalan. Perchè ormai non si tratta più neanche di risvegliarsi.

Articolo apparso sul numero di luglio 2023 di Affiches, rivista di Radio Vulture