sabato 12 giugno 2021

A proposito della canzone italiana

 

 

“Cuccurrucucù paloma, ahia-ia-ia-iai cantava “ e insieme a Battiato cantava felice e allegra l'Italia intera nel 1981, infischiandosene se non c'era “ pregnanza del testo” o erano solo “ citazioni su citazioni “ come ebbe a dire solo qualche tempo fa una nota scrittrice, polemica a tempo scaduto, assurgendosi dall'alto del suo scranno da intellettuale organica in servizio effettivo permanente per bacchettare una delle massime espressioni della canzone popolare italiana, probabilmente ignorava la malcapitata l'uso del cut-up di burroughsoniana memoria che ne faceva Battiato, oltre alla sua innata sensibilità e spirito poetico che lo animava. Ah, povera patria, una volta gli intellettuali erano Pasolini, Moravia, Arbasino! La svolta pop di Battiato, come ha ricordato Finardi, fu una reinvenzione della canzone italiana che ha abbattuto tutti i luoghi comuni anche quelli sonori. E' stato il primo in Italia ad usare il VCS3, il sintetizzatore che utilizzavano gli Who; nei suoi primi album, Fetus, Pollution e Sulle corde di Aries, ha mischiato la canzone italiana con rumori, frequenze radio e gli studi di musica colta che aveva fatto con il compositore d'avanguardia tedesco Stockhausen. I testi erano influenzati dalle sue innumerevoli letture sul sufismo, su Gurdjieff e sulle religione mediorientali. Ed ecco il cut-up di Burroughs!La sua dipartita ha lasciato eredi e acceso dispute sulle stato della canzone italiana.

Da un lato c'è tanta musica brutta, spacciata per moderna, che passa sui media mainstream, musica plastificata, standardizzata, banale, senza passione, creata per promuovere un conformismo di massa, una musica che non lascia il segno, che ti attraversa come una comune merce di consumo immediato. I numerosi Talent che ingolfano i palinsesti televisivi sono dei veri laboratori di imbarbarimento dei gusti con l'intento di orientare il più grande mercato a cui tende la grande industria, quello dei giovani, la cui forza viene disinnescata dalla propaganda di una falsa trasgressione, in questo caso la narrazione comprende anche esempi di artisti un tempo con atteggiamenti da rockstar maledette come Pelù e Agnelli, ora funzionali ai dettami e ai voleri dei mercati. La trasgressione è altro, è mettere in discussione i valori del tempo, è verso il potere costituito e i modelli fatti con lo stampino. La musica è elevazione, è uno strumento che ci permette di connetterci con qualcosa di alto, la musica è gioia, ci rasserena e ci motiva. L'eredità di Battiato.

La lezione di Battiato e la sua eredità ora è sulle spalle di artisti forse poco conosciuti al grande pubblico, ma autentici e veri, che lavorano con passione e che imparata l'arte la mettono in scena con il proprio estro. Tra i tanti vorrei suggerire qualche nome tra quelli che mi hanno più colpito. Vi invito ad ascoltarli e se li incontrate in concerto approfittatene.

  • Andrea Laszlo De Simone, che con la sua suite Immensità mi ha catapultato in un oceano di suoni, da Lucio Battisti ai Radioheads, ai Portishead.

  • Vasco Brondi, già Le Luci della Centrale Elettrica, ha registrato un bel live, tratto dal minitour dell'estate del 2020 “ Talismani per Tempi Incerti, canzoni, reading di poesie e commozione per la sua vera dedizione. A maggio è uscito il suo nuovo lavoro, Paesaggio dopo la Battaglia. In tour questa estate, cercatelo.

  • Iosonouncane, moniker di Iacopo Incani, un non allineato che nel suo ultimo album, IRA, in quasi due ore di musica, canzoni, linguaggi diversi traccia le coordinate per una nuova direzione della musica e della canzone popolare italiana.

  • Gianni Maroccolo, c'è poco da dire, lo conosciamo tutti!!! Negli ultimi anni le sue produzioni e collaborazioni si sono moltiplicate. Da “Nulla è Andato Perso” dedicato a Claudio Rocchi, supportato da una grande band di amici, al suo disco perpetuo Alone, composto da 4 volumi/vinili. Dalla collaborazione con Stefano Edda Rampoldi è nato un disco “ Noio volevam suonar” creato e suonato a distanza durante il lookdown e distribuito gratuitamente dalla Contempo di Firenze fino all'ultima fatica con il vecchio compagno di avventura Antonio AiazziMephisto Ballad” rievocazione di una serata di Carnevale nel 1981 al Casablanca di Rifredi, Firenze.

  • BJLFP, Bobby Joe Long's Friendship Party, oscura combo romana, grande rock band con tre album all'attivo, Roma Est appena ristampato in vinile, che unisce al rock, alla new wave dei testi molto ma moolto “ pregnanti”.

  • Giorgio Canali, rocker irregolare, con il suo doppio “Venti” dai testi attuali e corrosivi.

    Articolo apparso sul nr. 7 di Affiches, rivista di Radio Vulture