martedì 22 settembre 2015

DP | N | P : Benthic






"Il benthos (o bentos, dal greco βένϑος "abisso") è la categoria ecologica che comprende gli organismi acquatici, sia d'acqua dolce sia marini, che vivono in stretto contatto con il fondo o fissati ad un substrato solido". Wikipedia
BENTHOS (dal gr. βένϑος "abisso"). - È il complesso di quegli organismi acquatici, animali e vegetali, che durante un periodo continuato e importante della loro vita, si mantengono in relazione col fondo. A seconda che gli animali bentonici sono attaccati al fondo (spugne, coralli, briozoi, ecc.) oppure strisciano (molluschi, nemertini, ecc.) oppure camminano (crostacei) oppure nuotano (alcuni pesci), si suole parlare di benthos sessile, strisciante, ambulante, natante. Lo stato di aggregazione del fondo e il substrato vegetale hanno la massima importanza nel determinare il carattere delle associazioni animali bentoniche, ma esercitano anche molta influenza la luce, la temperatura, le caratteristiche chimiche e fisiche, il movimento delle acque (v. plancton; abissale, fauna). Treccani

Si respira un'aria inafferrabile in questo primo lavoro di Stefano De Ponti, Vincenzo Nazzaro e Cristina Pullano. Ascoltandolo mi è venuta in mente una frase di Paul Virilio, qundo dice che ormai, definita l'estensione del mondo, non ci resta che esplorare l'animo umano, guardare dentro di sè, nell'abisso che ognuno si porta dentro ed esplorarlo. La frase del Woyzeck di Buckner posta come presentazione va in questa direzione.
Benthic è il risultato di due anni di lavoro a distanza attraverso lo scambio ed il confronto, dove i tre musicisti hanno interagito liberamente tra di loro con suggerimenti e proposte. E' uno scenario nuovo e sorprendente poichè il lavoro sembra scaturire da un gruppo di persone che lavora spesso insieme per quanto è coeso e ben strutturato negli arrangiamenti. L'architettuta sonora di De Ponti e Nazzaro é solida e pulsante e sostiene la voce di Cristina Pullano permettendole di ricamare melodie ed evocare canti arcaici. I suoni sono flussi densi come correnti marine ed onde che si inarcano spazzate dal vento per poi rincorrersi come in una danza nell'eterno gioco amoroso dei sensi. Derive ed approdi nello scrigno di suoni che i due hanno saputo creare.
Contrappunto è il viaggio di Ulisse legato all'albero maestro della sua nave che ascolta la voce delle sirene. Nell'antica Grecia il mare era visto come necessario se pur pericoloso, qui il mare si fa calmo e quieto. Le delicate note del pianoforte di Eleonora Pellegrini si propagano dalle profondità quasi in apnea per risuonare libere in superficie.
Melusine+The life in the Deepest Sea è il canto della ninfa e delle creature che popolano le profondità del mare e delle acque. Le quattro tracce che compongono Benthic ci avvolgono come un liquido amniotico restituendoci una gioia dimenticata.

E' uno oscuro scrutare giù nell'orrido senza timore.
La bellezza di questo lavoro cresce con l'ascolto, è un lavoro importante fatto da tre giovani musicisti italiani e merita lo spazio giusto nel panorama indipendente nazionale per l'estetica del linguaggio e la grande forza espressiva.