sabato 25 febbraio 2012

Attilio Novellino - Through Glass






Ed è subito una cascata di suoni, suoni screziati, incalzanti, suoni che si condensano in vapore come respiro infreddolito, suoni che vogliono attraversare il vetro senza infrangerlo, suoni come alito che si deposita sulla fredda superficie dove una umanità sofferente scrive il suo personale messaggio d'aiuto, suoni come solchi, graffiati da unghie ferite, sul ghiaccio che il gelo ha reso spesso, sempre meno trasparente e ormai opaco, dietro il quale si levano voci attutite, voci inascoltate di una generazione invisibile, avvolta da spire di una malinconia precaria, voci smarrite che si mischiano con le voci di dentro e con quelle di chi ci ha preceduto, a formare un unico dissonante sussurro, a chiedere e implorare messe riparatrici, pur di abbandonare il limbo che si è costretti a vivere, anime del purgatorio disposte a scontare pene come emozioni su note di pianoforte che accennano e segnalano una momentanea sospensione per una lieta nostalgia mentre in lontananza rumori industriali indicano che la forgia continua a lavorare e a sgretolare esistenze a pieno regime, una divina commedia moderna, un lungo girovagare tra gironi inospitali, senza una guida, dove ognuno si muove secondo una personale mappa interiore, Orfeo, rassegnato, non si volta, avuta la certezza più che la sensazione, che ormai tutto è già accaduto, mentre treni merci solcano la notte, portando il loro carico di sogni andati a male, verso il Regno Primigenio, dove tra canti e mottetti si perpetua il rito originario di cui Attilio Novellino è il sommo sacerdote.

Out on March, 9th