lunedì 16 gennaio 2012

A Weird Sound




Foto di Cristina Pullano aka C-Side



E’ un sound felice quello che circola ai margini delle feste di piazza nei paesi di Calabria, è un suono evocativo, quello che erompe dalle periferie dell’impero. Transiti sotterranei e inconsapevolmente allacciati ed espansi in terminazioni nervose creano fluidi che si lasciano catturare da cuori aperti.
Spazi inesplorati in cui avventurarsi, oltre le mappe convenzionali. Le reti informatiche offrono grandi possibilità allo sviluppo di nuove attività progettuali. L’accesso al linguaggio della rete è una forma di conoscenza indispensabile e nello slittamento graduale da una società di massa ad una società molteplice la creatività e l’immaginazione integrati con i nuovi linguaggi espressivi sono divenuti sempre più importanti.
Logic, Ableton, Max5/MSP, Cubase sono solo alcuni dei software più utilizzati che permettono di installare sul proprio computer un vero e proprio studio di registrazione, dotato di tutto il necessario per creare e produrre la propria musica. Con un computer e i più svariati strumenti musicali, chitarre, tastiere, campane, melodie, cimbali, congas, fisarmoniche, armonium, pezzi di ferro amplificati, strumenti acustici tradizionali, strumenti a fiato orientali, tamburi, toys pianini e quant’altro si può dare libero sfogo alla propria creatività suonando e producendo la propria musica.
Da ogni parte del mondo si assiste ad uno dei pochi modi di autentica e paritaria globalizzazione,
un flusso continuo di stimoli, suggestioni, idee ed espressioni e il bisogno collettivo diventa sempre più quello di confrontarli, condividerli, incrociarli nella cross & glocal culture. Artisti che si scambiano e condividono files musicali su cui lavorare a migliaia di chilometri di distanza, un via vai di files  che vanno e vengono e ciascuno aggiunge uno strumento, una nota, un riff, una immagine, una sensazione.  E’ un modo stimolante e sensibile, dove emerge il tema della compatibilità tra culture di qualsiasi provenienza e contenuto.
E' una comunità randagia che progetta musica sotterranea e sperimenta idee e sonorità per le nostre liberazioni.
Esistono piccole etichette indipendenti di cd-r che vengono stampati e masterizzati sui computers di casa. TheDiscreetRecords. Home recording. Esistono net label che fungono da catalizzatori come la veneziana Laverna che  è la più importante net label nazionale nel campo della produzione artistica di un suono che va dall'elettronica all'ambient al noise e che ha dato dignità con le sue produzioni ad artisti calabresi.
Le notizie circolano in rete e la musica si può scaricare gratis solo per qualche song, invece i cd-r, con artwork sempre più raffinati, si possono richiedere direttamente all'artista o sul sito dell'etichetta. Il costo è molto basso, non esistono tasse, siae e altri balzelli e neanche la possibilità di lucrare sulla creatività degli altri. Il prezzo dei cd-r serve essenzialmente per coprire i costi, che anche se minimi, ci sono. La cosa importante è in una sorta di condivisione nel far conoscere la propria musica senza abboccare al culto della personalità creata artificiosamente dalle major discografiche, che creano con azioni di marketing cantanti, gruppi musicali, bands come fantocci destinati a scomparire appena cambiano le tendenze.
Enfants Perdus, Leastupperbound, Attilio Novellino, Sentimental Machines, Cristina Pullano sono solo alcuni dei musicisti che si aggirano per le contrade di Calabria, Diagonal e Archiaro, due momenti di alto interesse e grande qualità che hanno saputo in questi anni anticipare ed offrire una ribalta ai suoni che sembrano strani, ma è solo musica che trae la propria origine dallo spirito dei luoghi, dai suoni e dai rumori delle nostre città, dal vento che si insinua tra i vicoli dei nostri paesini.
La musica è varia come gli strumenti che vengono utilizzati, musica libera, organica che suona acustica ed elettrica allo stesso tempo. E’ il mood ad essere particolare, l’ambiente e lo spazio che essa riempie, è una musica che ha con la canzone popolare calabrese e con la tarantella molto in comune, basta pensare alla reiteratività dei ritmi e dei suoni che sfociano in trances ipnotiche che rimandano alla magia delle nostre tradizioni. E' un suono strano che si mescola con il songwriting popolare di alcuni autori, con il post-folk e la musica improvvisata, che scorre come un fluido, influenzato dal momento, fino a trasformarsi in un autentic wall of sound. Non è importante identificare il genere e definirlo. Se è rock, jazz, free folk, musica acida, improvvisata, musica magica, rituale, poco importa quello che conta è lo spirito che vi si respira e che lega tra di loro questi musicisti, che non di rado si incontrano in qualche sperduto paese calabrese e che suonano insieme per il gusto e per il piacere di farlo.
Una magnifica blessing music “ perché le cose noi le trasformiamo……appena riconosciute noi ne facciamo specchio della nostra sostanza”. Rainer M. Rilke