domenica 20 marzo 2022

Dio è morto

 

 




per quanto voi vi crediate assolti

siete pur sempre coinvolti”

Fabrizio De Andrè – Nella mia ora di libertà

“ Dio è morto”, come ha detto Woody Allen, ed è stato sostituito dall'Olimpo dei nuovi Dei assiso in quel di Davos, Dei dispettosi ed in perenne guerra tra di loro, giocano a scacchi con l'umanità come pedine da scartare, sacrificare per i loro biechi affari, intanto la vecchia religione ha perso fascino e attrazione diventando una ong da quando Bergoglio con la sua partecipazione da Fabbiofazio ha reso la trascendenza e la spiritualità una nuova forma di intrattenimento. Amen!!! La vecchia religione, prima messa in disparte dalla Scienzah ed ora dalla guerra dimostra tutta la sua inadeguatezza e la sua confusione se si pensa che la Comunità di Sant'Egidio chiude la mensa ai poveri non vaccinati. E' la fine dell'umanità, di ogni principio di solidarietà. Ci dovremmo interrogare, come cattolici, sul paradosso di questa inversione assoluta del nostro credo. “ Dio è morto” e le forze del male hanno scatenato la guerra in Europa, gli apparati industriali-militari dei vari paesi coinvolti sono i veri protagonisti di questa escalation. Dopo due anni di Covid una umanità esausta deve ancora sopportare questa pressione che per quelli sotto le bombe minaccia le loro vite, per tutti gli altri una incredulità mischiata all' impotenza. Questi nuovi Dei per non sopportare il vuoto che li divora si inventano guerre mondiali per misurare il loro grado di potenza. Nei salotti televisivi gli esperti di geopolitica hanno sostituito i virologi che hanno dovuto lasciare con grande dolore per i cachet persi il loro posto sotto i riflettori. Qualcuno non rendendosi conto del ridicolo che lo circonda avverte che il numero dei contagi cresce in Ucraina. Ricomincerà lo stato di emergenza? Dopo quella sanitaria quella di guerra. Il lasciapassare diventerà un sistema di crediti sociali sul modello cinese, uno strumento di controllo sociale, un vero e proprio interruttore delle nostre libertà personali, che il governo può utilizzare come forma di ricatto a seconda del nostro grado di obbedienza alle sue politiche. Basta una bolletta pagata in ritardo, una multa qualsiasi per vedersi privati di ulteriori libertà, per questo motivo si vuole che l'Agenzia delle Entrate raccolga i dati sensibili di ogni cittadino, dati civili, fiscali e sanitari.

Se l'uomo affida la propria coscienza alla tecnologia perde logica e morale.

Il declino dell’Occidente è inarrestabile ( luogo da cui non giunge suono...luogo perduto ormai... CSI ), iniziato quando lo scoppio dell’epidemia su scala globale ha portato a un’incredibile metamorfosi dei nostri sistemi politici e all’imposizione di regole impensabili per le democrazie moderne di tradizione liberale. I segni del disfacimento culturale erano già tutti presenti in alcuni esempi di un finto progressismo giustificati dal politicamente corretto. Fenomeni come i Friday for future, la cancel culture, le paranoie lessicali sui pronomi con l’uso di asterischi e schwa sono la spia di profondi cambiamenti in atto; mutamenti che, però, non hanno arricchito il dibattito anzi hanno contribuito a cancellare un certo dinamismo intellettuale per il timore di uscire fuori dai binari disegnati dal mainstream. In questo sfascio intellettuale si è abbattuta l’onda pandemica proveniente dall’Asia spazzando via gli anticorpi democratici in seno alla società. Abbiamo accettato il confinamento domiciliare, il divieto di oltrepassare il perimetro del proprio comune, il coprifuoco, la delazione, il lasciapassare. Tutta roba incompatibile con i diritti costituzionali ma metabolizzata fin dal primo momento dalla maggioranza della popolazione. D’altronde, la paura è l'arma utilizzata, capace di incarognire l’essere umano e polarizzare lo scontro. Adesso, dopo due anni vissuti sottocoperta, non deve meravigliare lo spiazzamento in cui si trova coinvolto l'Occidente in posizione di debolezza verso le mire dell'Orso sovietico. L'Italia importa la quasi totalità del gas che utilizza, dalla Russia arriva il 46% del gas importato e il gas costituisce il 47% della produzione elettrica italiana, si può pertanto stimare che dalla Russia dipende anche una buona percentuale di produzione della corrente italiana. Non avevamo un piano pandemico prima non abbiamo un piano energetico ora. Non si sarebbe dovuto arrivare a questo punto, l'Occidente ha la coscienza sporca, dalla caduta del muro di Berlino chi si è espanso è la Nato nei paesi del vecchio blocco sovietico, si doveva capire che ci sarebbe stata una reazione oppure è una cosa voluta dai Dei capricciosi e in guerra tra loro? Al G7 dell'anno scorso ed al recente G10 due righe sull'Ucraina e Russia e dieci pagine sul gender. La geopolitica è una materia molto complessa per cui mi rifaccio a due esempi fuori dal mainstream, in un’intera pagina di Italia Oggi del 15 febbraio, Pierluigi Magnaschi e Pino Nicotri fanno un’impeccabile analisi su Ucraina, Russia, America, confortata il giorno dopo da Roberto Giardina, che da Berlino scrive e dimostra di una Russia “presa per i fondelli” dal 1991 in avanti. Ormai lo ammette pure il potente e filo americano Der Spiegel che le promesse non mantenute sull’Ucraina e in genere sui paesi dell’Est, sono tutte e solo anglosassoni. L’obiettivo dei Presidenti Usa è sempre lo stesso: portare l’Ucraina nella Nato e così poter piazzare i propri missili atomici a ridosso del confine russo, esattamente come voleva fare l’URSS a Cuba nel 1962. Quindi Putin si comporta oggi esattamente come John Kennedy allora. E poi c’è il business. Gli americani vogliono che noi europei, per non essere ricattati da Putin, sostituiamo il gas russo con quello americano liquefatto, trasportato via mare, quindi dal costo molto più alto ( a nostro carico). Come se ci fosse una differenza dall’essere ricattati da un oligarca ex comunista rispetto ad un CEO americano. In politica estera padella e brace sono intercambiabili. Sul Corriere del Ticino, invece, nei giorni scorsi è apparsa una interessante intervista a Thomas Greminger, segretario OCSE nel 2017 ed ora direttore del GCSP di Ginevra ( Centro per la politica di sicurezza ). Secondo Greminger Putin si è reso conto che solo con la forza può ottenere garanzie di sicurezza che può dare la diplomazia sul campo. Il primo obiettivo che vuole ottenere dalla negoziazione con la Nato è la riduzione del rischio militare per prevenire incidenti terrestri, aerei e navali. Il secondo obiettivo è il controllo degli armamenti in modo da impedire lo stazionamento di ordigni nucleari nelle zone di confine. Sempre secondo Grominger il dilemma è tra due principi OCSE, uno è “il diritto di scegliere liberamente le proprie misure di sicurezza” sostenuto dall'America, l'altro è il” principio dell'indivisibilità della sicurezza” , cioè “ nessun paese dovrebbe aumentare la propria sicurezza a scapito della sicurezza di un altro Paese “sostenuto dalla Russia. Come vedete la politica estera è una materia troppo complessa per darla in pasto al chiacchiericcio dei salotti televisivi. Il Dragone aspetta sornione di vedere come va a finire prima di ghermire con i suoi artigli Taiwan, lì la cosa si fa ancora più seria e tragica visti gli ingenti interessi americani in quella zona. Intanto il gas destinato agli europei viene dirottato negli oleodotti verso la Cina. La dipendenza dalla Russia l'Europa se l'è costruita da sola grazie ad Angela Merkel. Le sanzioni danneggeranno soprattutto gli europei, per quanto riguarda l'Italia, la più danneggiata sarà la Lombardia con i suoi export verso la Russia, ancora una volta la Lombardia!!! Intanto l'economia italiana, fiaccata dai due anni di covid stenta a risalire, l'aumento dei costi dell'energia distrugge la capacità produttiva e fa aumentare l'inflazione, una inflazione da offerta che non si risolve reprimendo la domanda ma promuovendo l'offerta e più investimenti. Si prevede un segno negativo del PIL. Non è teoria ma storia. Quelli che si esaltano per il PNRR hanno capito che sono soldi in prestito che paghiamo noi, subordinati a riforme decise e approvate da altri, spesso contro il nostro stesso interesse? Un Ansa del 7 febbraio dice che secondo la Corte dei Conti l'Italia ha versato all'UE, nel 2020, 18,2 miliardi e ne ha ricevuti dall'UE 11,6 mld, per cui far parte di questa Europa ci è costato al netto di costi burocratici e di inflazione 6,6 mld. L'Italia è un contribuente netto, il quarto dopo Polonia, Francia e Germania, e trae dal bilancio europeo benefici inferiori rispetto all'entità dei propri contributi. Considerando la dinamica degli ultimi due decenni, dal 2000 ad oggi fanno oltre 100 miliardi letteralmente donati alle casse dell’Unione.(Ragioneria Generale dello Stato). Un Europa nata male sulla base di una moneta che si voleva unificante ma vissuta male sulla logica della supremazia dei mercati e del fiscal compact, una Europa che non accetta un dibattito ed una critica al neoliberismo ed alla centralità del mercato nonostante i danni economici alle piccole e medie imprese. Intanto, mentre c'è la guerra, i talebani di casa nostra pensano alla revisione del catasto, con conseguenze gravi per le tasche degli italiani il cui bene primario è proprio la casa, aumento della tassazione, blocco delle compravendite sugli immobili e crisi dell'industria delle costruzioni.Vengono in mente le parole del Presidente Cossiga su Draghi, che sia veramente questo l'obiettivo dichiarato di questa politica scellerata, d'altronde i dati parlano chiaro, negli anni '90 l'Italia era tra le prime potenze industriali mondiali nonostante la liretta.

Poveri noi, ridotti al ruolo di servi di un Olimpo il cui impero si sta sgretolando.

NO, NO e poi NO!!!!

 

Articolo apparso sul numero di marzo 2022 di Affiches, rivista di Radio Vulture