mercoledì 16 marzo 2022

Cortocircuito Italia

 

 


 

C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.”

Anthem - Leonard Cohen

Non diranno: i tempi erano oscuri,

ma: perché avete taciuto?

Bertolt Brecht


Evaporate le festività ed i relativi auguri, il nuovo anno si presenta già turbolento e presenta sul tappeto tre grandi temi con cui noi italiani ci dobbiamo confrontare.

  1. l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, ora non voglio entrare nel merito dei candidati ma nel ruolo che il Presidente ha svolto negli ultimi due mandati, quello di Napolitano e questo di Mattarella, ovvero lo scostamento tra Costituzione formale e Costituzione materiale. Mi rendo conto che questo è tema delicato e dedicato per giuristi e costituzionalisti, ma vorrei soffermarmi su alcune considerazioni da gente della strada. Da alcuni anni il Presidente della Repubblica ha travalicato il suo ruolo di arbitro imparziale e super partes esercitando de facto un potere di indirizzo politico senza avere responsabilità politica, protetto dalla Costituzione formale ( cioè che non gli si può imputare quello che non può fare cioè indicare un indirizzo politico ). Questo appare come l'anticamera per l'avvento di un uomo forte, con pieni poteri. Infatti abbiamo un parlamento delegittimato da un signore tanto per bene che i pieni poteri se li è presi. Abbiamo assistito per una settimana ad una farsa per poi planare su Mattarella che aveva già preparato gli scatoloni del trasloco, ci dicono per la stabilità del paese, a me sembra per la stabilità delle poltrone dei parlamentari, per tirare a campare ancora qualche mese, ricordiamoci che dalla prossima legislatura diminuirà il numero dei parlamentari. Un non voto che ha di fatto confermato lo status quo, l'extrema ratio, a me sembra che Mattarella serva per preparare il posto a Draghi, che si trova a guidare un governo dove siedono quelli che non l'hanno voluto Presidente della Repubblica. Da sempre il Presidente della Repubblica d'Italia deve piacere agli USA, alle cancellerie europee, alla BCE e al FMI. A noi popolo è consentito solo di acclamare il vincitore. La Costituzione non prevede la sua elezione da parte del popolo italiano in quanto c'era appena stato il fascismo, ma ora che i tempi sono cambiati come dice il caro Bob, e che i partiti si sono esibiti in un disgustoso teatrino, tra veti, intrighi e tranelli, si potrebbe attraverso una norma dare la possibilità al popolo defraudato di poter eleggere il proprio Presidente della Repubblica, visto che l'indirizzo politico lo dovrebbe dare il corpo elettorale e che chi comanda non è responsabile a termine di legge a maggior ragione sarebbe opportuno che il Presidente della Repubblica lo scegliesse il popolo. Sarebbero da approfondire le parole di Mattarella che nel suo discorso di insediamento ha detto “ poteri economici sovranazionali , tendono a prevalere e ad imporsi, aggirando il processo democratico”. Mah??

  2. Il TAR del Lazio ha annullato il protocollo Speranza della vigile attesa e tachipirina restituendo ai medici la dignità di curare i propri pazienti secondo scienza e coscienza. Letta, Speranza e Conte si sono subito incontrati, è partito un esposto al Consiglio di Stato, presieduto da Franco Frattini, vecchia conoscenza delle aule parlamentari che ha sospeso l'ordinanza del TAR. Non sappiamo ancora le motivazioni ma il Consiglio di Stato con una ordinanza 7097/2020 aveva sconfessato l'AIFA nella parte in cui vietava l'utilizzo della idrossiclorochina, inoltre con una nuova ordinanza 2221/2021/ aveva ribaltato la precedente ordinanza del TAR che aveva sospeso la vigile attesa con argomentazioni scarsamente convincenti. I giudici riconoscono che le linee guida non impediscono al medico di discostarsene, assumendosi le responsabilità conseguenti le proprie prescrizioni e decisioni. Le linee guida operano come esimente in chiave di riconoscimento delle responsabilità tanto civile che penale. Questo caos normativo ha di fatto paralizzato la libera iniziativa dei medici. Ora alla luce dei nuovi dati sulla pandemia, molti virologi come Bassetti e Crisanti stanno facendo passi indietro riposizionandosi su posizioni più soft, mentre il governo inasprisce le sanzioni alla ricerca del novax, diventato capro espiatorio, per nascondere il fallimento della loro gestione. L'ultima svolta talebana non ha alcun senso sul piano sanitario, il Covid lo contrae e lo trasmette anche chi ha ricevuto la tripla dose, per cui il lasciapassare non offre garanzie di immunità, come ha confermato in TV anche il virologo Galli. Inoltre molti paesi europei stanno preparandosi per le complete riaperture come Spagna, UK, Danimarca, Norvegia ed ora anche la Francia. La comunità scientifica ha deliberato che le cure ci sono e vanno usate e persino l'OMS ha ribadito che i soli vaccini non sono sufficienti per uscire dalla pandemia. Ma Speranza fa finta che tutto ciò non esista. I talebani al governo avevano detto che l'economia sarebbe ripartita con il greenpass, invece succede tutto il contrario, molti esercenti chiudono per mancanza di clienti. Le città sono vuote, specialmente verso sera, anche per il freddo in giro non si vede un'anima. Si chiedeva la moratoria fiscale ed un contributo serio invece dei 400 euro ad azienda, il risultato è che ci sono 14.000 aziende sul lastrico e 80.000 posti di lavoro azzerati. Nel terzo trimestre del 2021 crescevamo del 2,6%, nel quarto grazie all'introduzione del supergreenpass rafforzato lo 0,5% (dati Banca Italia). E veniamo all'ultimo punto.

  3. Dopo aver anestetizzato i mercati con l'acquisto massiccio di titoli di stato italiani stemperando le tensioni intorno ad essi, la BCE dal prossimo marzo sarà costretta a cambiare scenario, poiche l'aumento dell'inflazione diventa permanente a causa dell'aumento del costo dell'energia e della transizione ecologica. L'Italia sarà un grande motivo di preoccupazione, lo spread si allargherà e la crisi sarà inevitabile. Come se ne esce?

L'Italia in default sarebbe un grosso guaio per tutte le cancellerie d'Europa, l'uscita dall'euro

fa pensare alla brexit come ad un gioco da bambini, segnerebbe la fine della Comunità

Europea.

Ed allora una prima ipotesi sarebbe la ristrutturazione del debito con perdite ai creditori che

sono prevalentemente banche e assicurazioni italiane, la soluzione che sembra prevalere,

anche perchè Draghi e Macron si sono espressi in questo senso, è invece il trasferimento di

parte del debito pubblico nella gabbia mortale del MES ( condanneremo le future

generazioni ad una vita di sangue e lacrime, perché di debiti si tratta, ed i debiti vanno

ripagati con gli interessi) una specie di mutualizzazione del

debito che qui vede contraria la Germania, che con una inflazione al 5% non può tollerare

tassi nominali vicino allo zero. Una politica monetaria unica per aree così diverse potrebbe

provocare l'implosione dell'eurozona, per cui si dovranno trovare compromessi tra i vari

paesi che la compongono. Si capisce perché Draghi spingeva per salire al Quirinale, oltre alla

gestione fallimentare della pandemia, sa che a marzo c'è il rischio di imbattersi nell'iceberg

dei conti pubblici e nella bomba sociale ed economica che lui ha confezionato e innescato e

voleva trovare un rifugio sicuro che lo metteva al riparo da qualsiasi responsabilità.

E lo scudo che gli dava la Presidenza della Repubblica è il posto più sicuro.


Dal Cile viene un modello che da speranza a quanti pensano ad un diverso modo di convivenza ed ad una nuova idea di sinistra con una sola parola d'ordine: dignità.

 

Articolo apparso sul numero di febbraio di Affiches, rivista di Radio Vulture