The Kilowatt Hour è un work in
progress affascinante, con Mathieu che disegna architetture
sonore prendendosi cura delle frequenze basse, creando così
atmosfere per il piano di David Sylvian e le parti di chitarra di
Fennesz. Tutto parte da Wandermude, un album pubblicato a inizio anno
da Mathieu per la Samadhisound, etichetta personale di Sylvian.
L'album rimescola e reinventa le tracce audio di Blemish, lavoro di
qualche anno fa di Sylvian, in un brano interviene anche Fennesz.
“ David e io siamo stati invitati a esibirci con il nostro album
“Wandermude” a Berlino all’inizio di quest’anno e
concordavamo entrambi che fosse una buona idea formare un trio con
Fennesz.The Kilowatt Hour è un capitolo speciale, per David, così
come per Christian e per me. Il trio si basa su un rispetto reciproco
e sulle stesse forze, in questo modo possiamo creare qualcosa di
nuovo per noi stessi. Il risultato ideale di una collaborazione è un
lavoro che nessuno di noi può creare per conto proprio, così il
linguaggio di David è cruciale per The Kilowatt Hour come lo sono
rispettivamente quello di Christian e il mio. Un approccio che
democraticamente si gioca un
50/50 tra improvvisazione
e parti preparate. Ci sono varie direzioni che possiamo
prendere e con questo primo tour, sto guardando molto al futuro".
Così spiega Mathieu. Mentre in una nota ufficiale Sylvian parla ad
un ritorno a Plight and Premonition e Flux and
Mutability, ovvero ai suoi dischi con il Can Holger
Czukay.
Sylvian non canta ma
ci sono degli spoken word registrati che compariranno nel flusso.
Sono basati su poesie e scritti di Franz
Wright.
Inoltre ci sono dei visuals, immagini concrete e/o astratte
presentate grazie a un maxi schermo posizionato dietro il palco, i
tre musicisti sono solo silouettes che si stagliano sullo schermo.
David Sylvian presenta così il trio: «Mi sento fortunato ad essere
in compagnia di due musicisti di cui ho grande rispetto, e la cui
generosità ed amicizia ha arricchito la mia vita personale e
professionale. Faremo insieme una breve escursione, per vedere dove
può portarci. Non c’è compiacenza né ci sono scorciatoie da
prendere. Cercheremo di creare qualcosa di unico e stimolante per noi
ed un’esperienza fresca per quelli che assisteranno alle
perfomance».