mercoledì 8 ottobre 2014

Un precoce autunno


Artwork ML



Il vento a pennellate disegna memorie tra i vicoli. Sembrano onde di oceano che si rincorrono danzanti sui tetti. Nuvole scure stazionano da qualche giorno lungo i contrafforti della Sila, se ne stanno là, indecise sul momento in cui scaricare il loro pesante bagaglio liquido. Le stradine di campagna che portano in collina sono lastricate di foglie tendenti al marroncino e al giallino, si prevede un grande foliage.

A prima vista il modo è sempre poco chiaro e confuso ma a guardare bene è un tentativo tenue di non aderire a quelle che sono le convenzioni sociali ed i comportamenti comuni di una morale che puzza di finzione. E' un modo per accennare ad una diversità di fare che si nasconde ed abbozza, scrolla le spalle e accenna una piega della bocca in un proprio discorso muto.

Tentando di confondersi in un orgoglioso anonimato si staglia solitario facendo capannello da solo. Un indice accusatore si erge e lo punta.

Desidera donne di altri tempi ed epoche.
Recita ormai sempre lo stesso copione con tutti, ritagliandosi lo stesso ruolo e immaginando una felicità ancora da venire, sogna una fine eroica per andare finalmente oltre il suo modo e mettere fine a quella pena sgretolata come pelle secca che lascia ogni giorno sempre di più sulle assi del proprio palcoscenico.

Le nuvole stanche di aspettare si danno il cambio disegnando in cielo scene prive di quinte.
Sopravvivono al banale e al superficiale attraverso la distanza che mettono con gli umani.

Artwork ML