martedì 24 settembre 2024

I nazisti siamo noi

 













































Primo Levi risponde in questo modo a chi gli chedeva di spiegare il genocidio compiuto dai nazisti “ sarebbe assurdo accusare tutti i tedeschi di allora, però è certo che una grande maggioranza di essi ha votato e applaudito Hitler, eppure molti tedeschi sapevano cosa avveniva. Accuserei i tedeschi di allora più che di crudeltà di egoismo, di indifferenza e di ignoranza volontaria perchè chi voleva conoscere la verità poteva conoscerla e farla conoscere”. Secondo l'Ansa l'attacco israeliano ad una scuola di Gaza City del 10 agosto 2024 ha provocato almeno 93 morti tra cui 11 bambini. Al Jazeera scrive che nel massacro perpetuato dall'esercito israeliano non c'era un solo uomo armato e che erano tutti civili presi di mira mentre eseguivano la preghiera dell'alba. Israele continua a bombardare strutture civili tutte le settimane ed i media mainstream continuano a parlare che è imminente una tregua.

Vogliamo continuare ad essere complici indifferenti e volontari ignoranti? Siamo in guerra a nostra insaputa!!! Purtroppo tutti i governi che si sono succeduti non hanno mai fatto nulla senza l'ok di Washington. Una classe politica corrotta e servizievole ha ridotto la Costituzione Italiana che ripudia la guerra a carta straccia.

Ci hanno fatto nuotare tutti nella fogna della Senna in compagnia di stronzi e topi, i più sensibili hanno vomitato e spento la TV, la maggioranza che ha seguito questa porcheria è stata correa di un crimine contro la dignità di ogni essere umano, la maggioranza è stata in pena per le coliche di quel ridicolo narciso di Tamperi ed ha litigato per il pugile che ha preso a pugni le donne. Non si tratta più di difendere una minoranza questi ormai sono una fascistissima elite. Diventare coscienti di noi stessi questo è il compito di ogni essere umano. Le Olimpiadi come arma di distrazione di massa e Macron che se ne frega e fa finta di niente. Va tutto bene, state calmi, va tutto bene, se no è pronta un'altra punturina che vi fa vedere il mondo come vogliamo noi. Arancia meccanica. Lo spirito di Olimpia, l'armonia delle competizioni sono stati ridotti ad un sabba, ad un rito satanico. Le grottesche cerimonie di apertura e chiusura servono proprio ad apparecchiare nell'opinione pubblica idee che attaccano l'identità delle persone. Sono state volgari, blasfeme e antidemocratiche. Il Potere crea continuamente finestre di Overton dove un'idea che prima era impensabile o tabù, gradualmente, con il contagocce, viene accettata dall'opinione pubblica e poi legalizzata.

L'uccisione in Iran di uno dei leader di Hamas, Hanyeh, uno delle personalità designate come negoziatore nelle trattative di pace, ad opera di Israele con il coinvolgimento dei servizi angloamericani significa che si vogliono sabotare i negoziati per la pace in Medioriente con il disegno criminale di Israele di allargare il conflitto. In questo modo la speranza di una tregua e di una possibile fine del conflitto viene sotterrata, la stessa cosa sta accadendo in Ucraina. Zelensky disperato manda al macello generazioni di ragazzi che vengono con la forza arruolati e mandati al fronte. L'Occidente coinvolto nel sostegno militare a Israele e all'Ucraina è l'artefice di questa destabilizzazione globale, che non si ferma solo al mondo arabo, ma che ha come obiettivo un mondo che vuole andare verso una multipolarizzazione, stanco della sudditanza secolare verso gli Stati Uniti. Gli obiettivi sono gli stati Brics, prima di tutto Cina e Russia, poi la Turchia e le monarchie arabe, combattute tra il modello di sviluppo economico occidentale ed il sostegno a larghi settori della società legati dalla fedeltà islamica verso i vicini. Il 22 ottobre in Russia , a Kazan, si terrà un incontro molto importante dei Brics dove si parlerà di un nuovo sistema finanziario alternativo al dollaro. Ecco perchè gli USA ed i suoi alleati cercano la scusa per scatenare una guerra globale in modo da eliminare sacche di resistenza e ristabilire l'ordine secolare imperialista. Tali imposizioni si rivolgono a paesi che non saranno puramente “ democratici” ma che comunque rappresentano i due terzi della popolazione mondiale. Israele con l'interpretazione distorta dei Libri Sacri, si considera il popolo eletto a cui tutto è consentito, fa della perpetuazione del colonialismo il moderno strumento di pulizia etnica. Per i paesi che non si allineano alle disposizioni Nato ci possono essere gravi conseguenze come è successo con la Slovacchia di Fico e la stessa cosa sta succedendo con la Serbia del presidente Vucic, che si è dichiarato per i colloqui di pace. L'ombra del Mossad e dei servizi anglosassoni si allunga su chi esprime contrarietà. Ormai tutti aspettano le lezioni americane, fino ad allora ne vedremo delle belle.


L'Aifa ( Agenzia del farmaco italiana ) in un documento ufficiale ha candidamente ammesso che i vaccini ( i preparati a mRna ) non bloccavano i contagi. Questa dichiarazione ufficiale avviene dopo che Fauci davanti alla commissione USA ha ammesso, in giuramento, che distanziamento e mascherine non servivano a niente e che se le erano inventate loro per terrorizzare il mondo. La cosa grave è che la notizia viene tenuta nascosta dai grandi media e tante persone non vogliono ammettere di essere stati presi in giro per non fare la figura degli idioti. Il PD è andato in soccorso di Speranza avversando la Commissione Covid. Come se nulla fosse successo, andiamo avanti, L'inaudita violenza che abbiamo subito non ha sortito nessuna reazione. E' un sistema di manipolazione delle persone che viene spiegato molto bene dall'accademico belga, professore di Psicologia clinica all'università di Gent, Mattias Desmet, in Psicologia del Totalitarismo. Desmet sostenitore di Spinoza dice che l'uomo è libero nel senso che non ha altra scelta che scegliere e che non può fare a meno di dubitare e scegliere ed in questa scelta realizza la sua individualità ed esiste come essere singolare. Il totalitarismo è guidato da grigi e anonimi burocrati e non da dittatori e fa leva sulla convinzione della gente che una società utopica può essere creata basandosi sulla ragione e sulle teorie degli esperti. E' importante formare la massa. Lo abbiamo visto durante la pandemia dove le persone venivano etichettate in base alla loro preferenza circa il vaccino Covid. L'espressione novax è stata creata appositamente come uno stigma, caricato da una buona dose di disgusto, per emarginare ed escludere gruppi sociali con l'intento di sottometterli e dominarli. E così anche complottista, negazionista e putiniano. La visione distopica del futuro evocata da Hannah Arendt secondo cui dopo la caduta del nazismo e dello stalinismo sarebbe sorto un nuovo tipo di totalitarismo è sorprendentemente attuale. Un virus mentale che denigra chi dissente. La critica e l'ironia sono state cancellate e i dibattiti nei salotti televisivi trasformati in arene dove chi dissente è il nemico su cui riversare odio e disprezzo. Patologizzano il dissenso di chi è libero e indipendente. Ora questa tattica viene utilizzata per tutte quelle emergenze che servono per controllare e manipolare la salute e la mente delle persone. Negli ultimi anni la salute individuale è diventata una questione pubblica, il diritto alla privacy è stato eroso e gli esempi di censura sono in aumento, per ultimo l'esempio del governo laburista inglese che ha avvertito delle gravi conseguenze che potranno avere gli autori di post che saranno giudicati inappropriati. Poi si viene a sapere che il commissario europeo di Macron che vorrebbe applicare a tutti la censura, anche a X di Musk che lo ha mandato allegramente a quel paese, ebbene l'ineffabile Thierry Breton è senegalese dal 2015 per poter pagare solo il 5% di tasse. Ecco la statura morale dei nostri governanti di Bruxelles! E' notizia di poche ore fa l'arresto di Pavel Durov il fondatore di Telegram, una piattaforma che consente libertà di comunicazioni con 900.000 utenti, si parla di carcerazione preventiva ma si tratta di censura. Un altro caso Assange? Le gravi accuse sono pretestuose, come se per un terrorista o un pedofilo che utilizzano schede Tim viene inquisito l'amministratore di Tim. In sostanza l'arresto è un ricatto in quanto i servizi anglosassoni vogliono i codici di decriptazione per scopi militari e di controllo.

Faccio fatica a capire quanti che considero dalla mia parte che ancora vanno dietro alle menzogne e non si accorgono delle manipolazioni dei media meanstream, ipnotizzati dai pifferai organici al sistema, immersi e condizionati da una ideologia che è riuscita a silenziare il buon senso e qualsiasi tipo di dibattito. Ognuno tende a credere ciò che preferisce e ciò che preferisce è la verità. Fanno resistenza ad uscire dalla gabbia perchè per loro sarebbe troppo traumatico. Fa specie che sono proprio quelli che si definiscono di sinistra che danno ancora credito alla narrazione ufficiale E' psicologicamente impossibile per uno di sinistra ammettere che i peggiori sono proprio i loro?

Chiudiamo con una buona notizia che viene dal basso, dalla visione e dalla passione di gente comune; in un piccolo paesino dell'Aspromonte, Melicuccà, in provincia di Reggio Calabria, c'è stato nei giorni precedenti il ferragosto “ La Festa della Poesia” dove sono confluiti poeti da varie parti del mondo per ricordare ed omaggiare un poeta che in vita non ha avuto onori e successo. Un poeta morto in solitudine e dimenticato per anni. Lorenzo Calogero che secondo Carmelo Bene è stato il poeta più importante del Novecento. L'arte e la poesia sono quanto di più rivoluzionario ci sia nel mondo. Una orchidea ora splende nella mano. Un bel calcio nel sedere al Nulla. In questa decadente estate.

Articolo apparso sul numero di settembre 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture

Odio l'estate

 


I partiti e i governi di centrosinistra hanno assolto alla grande il loro compito di fare incazzare gli elettori con le loro politiche di destra in modo che essi ( gli elettori ) votassero per i partiti reazionari. Chi fa politiche di destra avvantaggia le destre. La destra è al potere in quasi tutti gli stati europei con l’eccezione della Spagna, l’Inghilterra ha votato per i laburisti ma gli inglesi sono un caso a parte e questi laburisti non possono dirsi certamente di sinistra, anzi è vero il contrario. In Francia Macron ha fatto il suo dovere fino in fondo, aumento dell’età pensionabile a 64 anni ( da noi si va a 67 grazie alla Fornero), inoltre ha piegato i lavoratori alla razionalizzazione del profitto per cui i voti al primo turno sono stati tutti per la Le Pen. Al ballottaggio il sinistrato al caviale Melenchon è andato in soccorso del protetto di Goldman e Sachs, con il risultato che Macron continua a fare come gli pare, incurante del voto degli elettori e Melenchon non sa cosa fare. Non mi emoziona per niente Melenchon e non mi emozionano le immagini dei francesi in piazza che cantano la Marsigliese, Melenchon che flirta con i nazisti ucraini non è di sinistra ma l’ennesimo burattino in mano ai neoliberisti, l’ennesimo specchio per le allodole da dare in pasto agli orfani di sinistra. Aspetto di vedere come si evolverà la situazione in Francia. In Italia dieci anni di governi tecnici appoggiati dal PD con Monti e Draghi al comando hanno causato lo smembramento dello stato sociale e la precarizzazione del lavoro, la distruzione delle eccellenze italiane ( chiedete agli operai Stellantis ) con il risultato di spostare i voti verso la destra meloniana. Ecco il risultato della cura neoliberista imposta dai governi di centrosinistra per compiacere i padroni della finanza globale. In Italia la destra è riuscita ad eleggere per la prima volta un premier donna con il conseguente rosicamento dei sinistrati di casa nostra ed in particolare delle donne piddine che hanno ottenuto di eleggere una donna come segretario del PD. Quest* signor* ha mostrato solo quanta confusione ha in testa continuamente tirata per la giacca dai cacicchi del suo partito e da quell’avvocaticchio appulo, ex difensore del popolo che invita continuamente la povera Schlein alle ammucchiate e alle orge con il fine nascosto di levarle la sedia da sotto il sedere. La sinistra non ha ancora elaborato il lutto per la sconfitta e dimentichi della lezione di Berlusconi continua nell’errore, niente autocritica ed idee progettuali ma solo insulti su ogni loffa del governo di destra. Meloni di qua, Meloni di là, Lollo di qua, Lollo di là. E basta! Il livello degenerativo che si scatena nella fazione di sinistra per ogni opinione della fazione di destra denuncia una totale assenza di idee e di progetti propositivi. Una perfetta dualità, il vero Potere li lascia giocare a quale schieramento è il migliore, sempre lo stesso errore, lo stesso orrore, non cambia mai niente, è dura uscire da questa gabbia duale. Come ci ricorda Cacciari, uno dei più lucidi, non si può andare sempre contro, andare avanti in eterno in base alle affermazioni altrui. “ La sinistra è senza idee, senza una strategia autonoma che permetta l’affermazione elettorale e la capacità di governo. Questi raffazzonamenti dell’ultimo momento, questi campi larghi possono andare bene nel breve periodo ma poi avvantaggeranno le varie destre. Il campo largo in Italia è una cosa già vista prima contro Berlusconi ora contro la Meloni, giusto per sopravvivere ed andare avanti, solo come una coalizione a fini elettorali. A questo punto non regge, se invece si ragiona insieme su temi centrali come il lavoro, lo stato sociale, sulla materia fiscale, economica ed internazionale allora il discorso è diverso”. In Italia nel 2006 abbiamo avuto l’esperienza dell’Unione di Prodi, che vinse le elezioni ma il cui governo durò poco. L’unica idea partorita dall’accozzaglia di sinistra è quella del duo Bonelli Fratoianni che dopo il migrante con gli stivali che sfruttava i suoi simili ci ha regalato la Salis il cui unico merito è di aver picchiato un nazista in Ungheria, assunta al cielo come una eroina, supportata dall’insopportabile padre, ex missino. Conosco compagni che a questo ora dovrebbero essere in parlamento da decenni per tutti i fasci a cui hanno rotto la testa, e che dire di quelli, irriducibili, che ancora scontano la loro pena nelle patrie galere, senza aver commesso fatti di sangue ma solo perché non hanno mai voluto abiurare le loro idee. E’ una politica dove i veri temi non vengono trattati ma nascosti da informazioni artate a mestiere. Mi dispiace contraddire gli orfani della sinistra ma in Francia non ha vinto Melenchon, la Francia non ha svoltato a sinistra, è il sistema elettorale a fare il sistema politico. Con un altro sistema elettorale, tedesco o inglese alla conta dei voti avrebbe vinto la Le Pen. Con il ballottaggio sono iniziati gli inciuci, le desistenze. Hanno avuto l’effetto di fermare le destre ma non danno alcuna garanzia di governo. Il popolo vota ma Macron si comporta come il Marchese del Grillo. E l’Italietta nostra accorre scodinzolando eccitata ai concerti di Taylor Swift e dei Coldplay perché bisogna esserci, bisogna farsi vedere e postare foto e video. L’Italietta nostra si scandalizza per l’aeroporto di Milano intitolato a Silvio Berlusconi, allora vuol dire che ancora non si è capito dove ci troviamo, ci troviamo in un film di fantascienza di quart’ordine scritto a quattro mani da Philip Dick e da William Burroughs dopo che si sono fatti un bel acido e diretto Howard Brookner. La sceneggiatura non poteva che prevedere anche l’attentatore solitario, che con una scala ed un fucile a tracolla si arrampica su un tetto di un palazzo vicino al luogo del comizio di Trump senza che il Secret Service si accorgesse di nulla. Neanche gli sceneggiatori di Una Pallottola Spuntata avrebbero potuto fare di meglio. Naturalmente il novello LeeOswald è stato ucciso prima che potesse parlare, non si sa da chi e non si sa come, i complottisti di destra e di sinistra si stanno scatenando nelle varie ipotesi arrivando a dire anche che Trump si è sparato da solo e che l’attentato è un fake. La CNN rilancia con l’Iran che sta dietro all’attentato a Trump, che dire ancora sulla perdita di credibilità dell’informazione? La foto di Trump ferito e sanguinante, sorretto dalle sue guardie del corpo, con il pugno chiuso che grida ai suoi sostenitori, lottate, con sullo sfondo la bandiera americana lo consegna alla storia come nuova icona della sinistra italiana di Fratoianni e Bonelli. Ahh non è di sinistra? No? Mah?! Peccato, chissà cosa avrebbero pagato i nostri leader di sinistra ad essere immortalati in una foto del genere. A questo punto spero che lo stillicidio di tutte queste scemenze abbia una fine affinchè non renda ancora di più ridicola l’informazione e chi ci crede. La realtà è che il complesso industriale e militare americano non vede di buon occhio la probabile elezione di Trump a nuovo presidente. Dopo Robert Fico, che si era dichiarato contrario all’invio di armi a Kiev, ora tocca a Trump, che è quello che è, ma che ha dichiarato che se eletto porrà fine alla guerra in Ucraina. Eliminarlo è l’unico modo per far vincere Biden. Ultim'ora: Biden si è tirato indietro dopo le enormi pressioni che ha ricevuto dopo il duello televisivo con Trump. A chi tocca? A Kamala Harris?? Gli Stati Uniti sono uno stato violento, ci sono 450 milioni di armi per 330 milioni di abitanti. E’ lo spirito della frontiera, vero Tex? Le oligarchie europee sono disperatamente impazzite ed Ursula continua a chiedere armi, non si può fermare un business così lucroso, mentre a Gaza continua la macelleria senza che nessuno si indigni. Ogni giorno l’esercito israeliano si macchia di crimini disumani di stampo nazista, come sparare a prigionieri appena liberati o tappare i pozzi d’acqua con il cemento ( fermatevi un attimo a pensare, cosa succederebbe a noi, con questo caldo? ) Gaza è Auschwitz con la telecamera. La Meloni annuncia l’acquisto di 24 nuovi cacciabombardieri per 7 miliardi di euro. Ma allora i soldi ci sono, per le armi si e per la sanità arrangiatevi. La nostra premier è una atlantista convinta, fa parte dell’Aspen Institude uno dei club più esclusivi della finanza globale, dalla Garbatella al Colorado, ne ha fatta di strada. Sembra che ci sia un ripensamento da parte di Zelensky, forse l’unica nota positiva prodotta dall’attentato a Trump. Ha invitato al summit che si terrà in autunno i russi a partecipare ai negoziati di pace. Le stesse Russia e Ucraina avevano capito che la guerra sarebbe cessata solo con i negoziati di pace quando si accordarono con la mediazione di Erdogan nel marzo del 2022, qualche centinaia di migliaia di morti fa. Centinaia di migliaia di morti che stanno sulla coscienza di Boris Johnson, paracadutato dalla Nato a Kiev per impedire a Zelensky di firmare. Dobbiamo sperare che non succeda qualche altro grande avvenimento. La psicosi è incontrollabile poiché i padroni del vapore vedono il loro sgretolarsi sotto i colpi inevitabili dell’invecchiamento e della loro senescenza, come un pugile sull’orlo del KO, ormai dementi ed in balia del delirio cercano di compensare la loro impotenza con l’armageddon finale, muoia Sansone con tutti i filistei, nello sterminio di quello che resta di questa umanità disumana. Questi dementi usano le armi come estensione proteica del loro sesso per alimentare la loro insana depravazione. Intanto Ursula nonostante la condanna della Corte Europea per la mancata trasparenza sui vaccini viene rieletta grazie al voto determinante dei verdi a cui ha promesso la bufala del green deal con tanti ringraziamenti dalle multinazionali del settore. Sia Manon Aubry, capogruppo della sinistra Ue che Christine Anderson tedesca hanno sparato parole di fuoco contro la rielezione di Ursula, accusandola di indecenza politica, dicendole che il suo vero posto è la galera e non Bruxelles. Dei nostri c’è da sottolineare che Ilaria Salis ha votato contro Ursula mentre i piddini si sono prostrati sottomessi come dei fantozzi qualunque.

Fa un caldo atroce ed io odio l’estate, si sentono cose in giro e si vedono le manifestazioni più brutte, che l’inverno cela e nasconde, causate da questa psicosi di massa che si è impadronita del mondo occidentale.

Non è materia della politica spiegare tutto questo ma della psichiatria e dell’estetica.


 


Articolo apparso sul numero di agosto 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture

Civil War

 

 

Ho visto Civil War e mi ha lasciato perplesso. Civil War è un film che sta girando nelle sale cinematografiche italiane con gran successo di pubblico. Il regista, produttore e scrittore Alex Garland è un buon mestierante con alle spalle numerose regie e libri che sono diventati dei cult come The Beach da cui è stato tratto il film omonimo interpretato da Leonardo di Caprio. Le mie perplessità non sono di natura artistica su come è stato girato il film, anzi Alex Garland gira in modo magistrale e rappresenta alcune scene di guerra con una fotografia che si può dire glamour, da riviste di moda patinate. Le mie perplessità sono di natura sostanziale. Il film non spiega niente, non ti dice come è scoppiata la guerra, chi sono i buoni ed i cattivi. Non c'è un prima o un dopo solo il presente fermato da uno scatto, un freeze frame, da uno sparo. One shoot. Che immobilizza il momento, il presente. Da una parte ci sono due stati, Texas e California, dall'altra ci sono gli altri che sostengono il Presidente degli Stati Uniti. Texas e California sono due stati diversi tra loro, il Texas conservatore e la California progressista, ma alleati. Questa guerra è seguita da un anziano e disilluso giornalista, due fotoreporter ed un autista. Ed ecco la celebrazione americana del giornalismo libero ed indipendente, ripreso in tanti film. Le due fotoreporter seguono il conflitto senza alcuna emozione, cinicamente alla ricerca del miglior scatto, della foto migliore che può essere venduta, cariche di adrenalina, incuranti del pericolo. Tra cecchini e bande di armati in divisa e senza. Come spiega un cecchino” Ci sono uomini che ci vogliono ammazzare e noi vogliamo ammazzare loro”. Non ci sono motivazioni ideologiche o ideali. Nei film di guerra hollywoodiani il Presidente è sempre l'ultimo ad arrendersi o che salva l'America ed il mondo intero con il suo eroismo mentre invece in Civil War i suoi avversari lo vanno a prendere alla Casa Bianca dopo avere eliminato le sue guardie e lo giustiziano nonostante le sue preghiere di essere risparmiato. Civil War non da risposte ma fa domande, mette in scena la stupidità dell'uomo e l'insensatezza della guerra. Ragionandoci sopra mi sono chiesto, come mai un film del genere a pochi mesi dalle elezioni presidenziali statunitensi? I sondaggi dicono che vincerà Trump, questo film vuole essere un avvertimento su chi votare? Oppure se vince Trump questa sarà la fine che gli vogliono far fare? E' strano per un film hollywoodiano, sarei stato meno perplesso se si fosse trattato di un film indipendente. Ed allora mi si insinua il dubbio, sembra una grande finestra di Overton, la preparazione dell'opinione pubblica verso un possibile scenario futuro, a rendere accettabile l'inaccettabile, una amara distopia su quello che potrebbe avvenire. O su quello che sta già accadendo in alcune parti del mondo. Sembra quasi che molti sceneggiatori lavorino o siano imbeccati dal Pentagono, non è la prima volta che lo fanno, da Hoover in poi. Oppenheimer, il film di Christopher Nolan, vince 7 statuette agli Oscar 2024 e sui media si parla da tempo di probabile conflitto nucleare tra la Nato e la Russia, che capacità profetiche ha Hollywood. Hollywood Babilonia. Mentre si moltiplicano nel mondo, specialmente in Germania, le censure e le manganellate per chi protesta per una Palestina Libera, per esempio a Varoufakis è stato proibito in Germania di partecipare ad un convegno su Gaza e gli studenti che protestano vengono scientificamente picchiati dalla polizia, nonostante l'assemblea generale dell'ONU abbia riconosciuto a stragrande maggioranza la Palestina come stato membro delle Nazioni Unite, naturalmente il Governo Italiano si è astenuto. Ma anche in Italia ci sono associazioni, gente comune e studenti universitari che si stanno muovendo e protestano a favore della Palestina, a Bologna gli studenti hanno occupato piazza Scaravilli con le loro tende, anche a Palermo sta succedendo la stessa cosa mentre in Spagna il Governo si è detto orgoglioso delle proteste dei giovani spagnoli ed ha avviato l'iter per il riconoscimento della Palestina. Negli USA dove tutto è iniziato i giovani universitari devono vedersela con le violenze della più cattiva polizia del mondo. L'ultimo episodio, che non centra nulla con le proteste per Gaza ma fa capire l'obnubilamento della polizia americana, riguarda un giovane italiano che poteva finire come George Floyd, incaprettato e malmenato dalla polizia statunitense, altro che gli ungheresi e dal nostro Governo nessuna protesta. E' proprio vero siamo servi e vassalli del governo statunitense. La cosa che stona e fa discutere è che a differenza del '69 dove a Berkley le amministrazioni universitarie sostenevano le proteste dei propri studenti, ora sono proprio le governance universitarie a chiamare la polizia per far sgombrare gli studenti. Ormai è cambiato il ruolo delle università, sono delle fabbriche. Delle aziende dove non si cerca più di impartire i valori di libertà, di solidarietà ed empatia, di mirare alla crescita culturale dei giovani ma gli studenti sono la materia prima del processo produttivo che non deve essere disturbato e qualsiasi interferenza con questo processo deve essere eliminata anche con l'utilizzo della forza. Le università americane producono top manager, amministratori delegati e quadri direttivi, il cui fine è sempre il profitto. Quanta differenza con il '68 alla Columbia University quando si protestava contro la guerra del Vietman, nel '68 il movimento contro la guerra è diventato una forza politica che ha cambiato comportamenti e relazioni sociali, l'identificazione con i vietcong implicava l'emancipazione dal colonialismo mentre urlando Free Palestine non ci si identifica con Hamas ma è un grido disperato per la fine delle illusioni di un futuro luminoso, è la consapevolezza che non ci sarà nessuna emancipazione sociale ma solo disagio culturale e psicologico per le condizioni di vita sciupate e sprecate, sempre con la Spada di Damocle di nuove emergenze globali e di una possibile guerra nucleare. Il rifiuto etico di farsi strumento della violenza imperialista deve trovare però un punto di arrivo nel farsi organizzazione, nel creare forme di autonomia nel ciclo di produzione dei lavoratori cognitivi. E' il momento giusto, nella storia dell'umanità non c'è mai stato un periodo storico come questo e guarda caso le forze di sinistra sono allineate ai voleri delle elite finanziarie mentre la vittoria del neoliberismo si accompagna, specialmente in Europa, con l'ascesa delle destre. Enzo Traverso suggerisce la nozione di “postfascismo” non più facismo ma neppure qualcosa di diverso, un insieme di esperienze transitorie, eterogenee in bilico tra un passato concluso ma ancora vivo nella nostra memoria ed un futuro incerto. Alle prossime elezioni europee le classi subalterne non sono rappresentate da nessuno ma ci sono molte liste false flag che si ergono come rappresentanti del dissenso, molti tribuni e avvocati del popolo che urlano e schamazzano quotidianamente sui media mainstream ma che in concreto sono organici al sistema, rappresentano dependance e filiali del potere. Una guerra civile preparata ad hoc, dove ci sono due fazioni che fingono di combattersi teoricamente ma che nel concreto sono servi dello stesso padrone. Intanto stanno tenendo in vita una guerra che è già finita da un po', di ieri ( siamo a metà maggio ) sono le dichiarazioni di Budanov, il capo dei servizi segreti di Kiev, che ammette che l'Ucraina è al collasso. Dopo Macron anche Monti ipotizza l'invio di truppe in Ucraina con la giustificazione che solo con il sangue dei nostri soldati si può cementare l'unione europea. Chiamate la neuro!!! L'Europa deve decidere se entrare veramente in guerra contro la Russia per servire gli interessi degli USA, negli ultimi giorni non si esclude una nuova opzione, persa ormai l'Ucraina gli atlantisti non demordono e pensano di aprire nuovi fronti di guerra e sacrificare nuove ucraine, si intravedono nubi scure sui cieli della Georgia ( ex URSS ). Il primo ministro georgiano Kobakhidze dichiara” Dal 2022 c'è un forte interesse per l'apertura di un secondo fronte in Georgia che indebolirebbe la Russia ma distruggerebbe il nostro Paese. Nel mondo moderno c'è un partito della Guerra Globale che non è interessato al destino dellla Georgia ma ad indebolire la Russia”. I leader europei si affannano a smentire qualsiasi coinvolgimento ed a sospendere gli aiuti a Kiev ma solo perchè tra poco ci sono le elezioni europee. Mediobanca analizza i fatturati delle multinazionali della Difesa. Nei primi 3 mesi del 2024 la Rheimetall ha quasi raddoppiato il suo valore di borsa (+82%), in questa speciale classifica l'italiana Leonardo ha fatturato + 56% mentre Fincantieri è al nono posto con il +22%. La tedesca Von der Leyen starnazza” servono più armi, dobbiamo produrne come è stato fatto con i vaccini” Ed ecco la truffa svelata. La guerra è un grande affare, ogni giorno sono spesi in armi quasi 7 miliardi. Fonte: Il Fatto Quotidiano. E chi non è d'accordo come il premier slovacco Fico, guarda caso rimane coinvolto in un attentato alla sua vita perpetrato da un pensionato di 71 anni che i media italiani quasi giustificano, come la Repubblica, mentre il Corriere fa un parallelismo addirittura con Majakovsky. Ma non si vergognano? Fico è stato il governante europeo più attivo a proporre l'interruzione dell'invio delle armi a Kiev ed il più propenso a ricostruire relazioni pacifiche con la Russia. Per avere sostenuto le ragioni della pace viene considerato dai media mainstream “filorusso”. Persa ormai la guerra in Ucraina, il partito delle armi sta adottando nuove strategie? Siamo all'interno di una narrazione che chi ce la racconta ha tutti gli interessi che divenga l'unica realtà. E se non ripeti le mostruosità che ogni giorno ci propinano sei escluso da tutto. O peggio ancora eliminato.

Ultimora: la Corte Inglese ha negato l'estradizione di Julian Assange negli USA. Finalmente una buona notizia. Non si fa in tempo a gioire che ne arriva un'altra cattiva, l'elicottero di Raisi è caduto, nessun superstite. E' troppo presto per fare ipotesi anche se sembra un incidente meccanico.


 Articolo apparso sul numero di giugno 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture

Anselm Kiefer

 



Ho avuto l’occasione di avvicinarmi all’opera di questo grande artista tedesco guardando il film che il suo grande amico Wim Wenders gli ha voluto dedicare: Anselm. Un film che ha avuto una fugace apparizione in alcuni cinema della penisola. Spero che tutti possano vederlo, magari in TV, su qualcuna di queste piattaforme che hanno avvelenato la settima arte e corrotto le anime degli utenti. Dopo qualche tempo a Firenze, nelle sale di Palazzo Strozzi, uno dei palazzi più belli di Firenze, viene presentata una splendida mostra di questo straordinario artista: Angeli Caduti. Che combinazione!! Ne ho subito approfittato. Una mostra pensata esclusivamente per gli spazi di Palazzo Strozzi, infatti Kiefer ha visitato le sale e gli spazi per predisporre le opere, lo si può notare subito dalla grande opera che accoglie il visitatore nel cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi. I curatori della mostra hanno fatto la spola tra Firenze e Barjac, nel sud della Francia dove si trova il suo immenso atelier. In capannoni e complessi postindustriali Kiefer accumula scarti, materiali e oggetti, detriti, che utilizza per le sue opere.  Una mostra che fa riflettere sull’identità e sulla propria cultura. Con le sue prime opere ha affrontato la storia del Terzo Reich e si è confrontato con l’identità post-bellica della Germania come mezzo per rompere il silenzio sul passato recente. Alla fine degli anni '60, tra Germania, Italia e Svizzera espone provocatoriamente autoritratti, foto e quadri, con il saluto nazista su sfondi di rovine e campagne, una azione politica senza mediazioni rivolta verso i propri connazionali che fanno finta di non sapere, di non vedere e che non vogliono ricordare ma solo rimuovere dalla propria coscienza. Anselm lo può fare perché non c’era, non ha colpe. Un viaggio poetico utilizzando pittura, scultura, installazione e fotografia, è un percorso di introspezione sull’essere umano, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro. Una ricerca continua sui temi della memoria, del mito, della storia, della letteratura e della filosofia. Ogni sua opera esprime il rifiuto del limite, non solo nelle dimensioni ma nell’uso dei materiali come un moderno alchimista che sonda le profondità dell’anima. Wim Wenders, il grande regista tedesco nel suo documentario su Kiefer rappresenta una drammaturgia che esplora il dramma più intimo di un uomo, con la notevole forza espressiva delle immagini ed un linguaggio poetico che si avvale delle poesie di Celan che rappresentano il filo conduttore dell’intero film, insieme al commento sonoro delle musiche di Leonard Kubner e ai versi proclamati ad alta voce. I due Wenders e Kiefer, sono amici e coetanei, entrambi nati nel 1945, alla fine della guerra, in una Germania ridotta in macerie. Testimone consapevole della pagina più drammatica della Storia, ma senza colpe cresciuto tra le macerie, fa i conti con la propria identità attraverso l’arte a partire dai materiali impiegati, piombo, gesso, terra, e dalle dimensioni dei formati. Nel film di Wenders viene ritratta una profonda similitudine tra Kiefer e Celan il poeta dell’Olocausto, dove Anselm sembra rappresentare in immagini la lingua aliena di Celan di cui vengono citati i versi di una delle poesie più note, Fuga di morte. Come Celan Kiefer crede che sia indispensabile avvicinarsi all’0rrore con la sola realtà possibile: la poesia. Celan si confrontò per tutta la vita con la famosa frase di Adorno circa ” l’impossibilità di scrivere poesie dopo Auschwitz”, il risultato fu Todesfuge, Fuga di morte, che mette in versi l’elaborazione storica dell’Olocausto.

Negro latte dell’alba noi lo beviamo la sera
noi lo beviamo al meriggio come al mattino lo beviamo la notte
noi beviamo e beviamo
noi scaviamo una tomba nell’aria chi vi giace non sta stretto….

L'Anselm di Wenders regala allo spettatore un riassunto della complessa opera di Kiefer che ha lavorato tutta la vita sulla storia del popolo tedesco e sulla tragedia dell’olocausto, Wenders ricorda come “ sono stato sempre impressionato dall’immensa portata del suo lavoro che ha approfondito la storia, l’astronomia, la filosofia, la fisica e i miti. Non ci sono limiti alla sua tavolozza e alla sua immaginazione.”

La mostra sarà ancora visibile fino al 21 luglio 2024 - Palazzo Strozzi - Firenze

Articolo apparso sul numero di luglio 2024 di Affiches, rivista di Radio Vulture



martedì 11 giugno 2024

Da No Future a No Hope

 



affinchè... possano essere ricordate per l'avvento di quei giorni migliori,

quando più in là,

vi sarà chi sia in grado di capire”

( Philip K. Dick )

No Future è stato lo slogan del movimento punk nel '77, movimento nato in UK contro qualsiasi ideologia, comportamento riconosciuto come tale e fatto proprio da tanti piccoli gruppi di giovani. Un movimento politico che nasceva dal disagio di vivere nelle periferie delle grandi città metropolitane dai giovani proletari a cui la Tatcher stava cominciando a togliere sogni e diritti sociali in cambio di precarietà e alienazione. La rabbia e la frustazione dei giovani proletari trovarono sfogo nella musica rock suonata a velocità incredibile e a tuttto volume con testi farciti da imprecazioni contro il potere dominante. Vite senza sbocco di fine anni settanta, eccoli I giovani con il peso sulle spalle, cantavano I Joy Division in Decades. Un movimento anche estetico ben riconoscibile dal taglio dei capelli e dall'outfit ( come si dice ora). Fa ridere vedere gli stilisti più in voga rifare e vendere a peso d'oro vestiti che si usavano a quel tempo. In Italia invece il movimento ebbe una connotazione dichiaratamente più politica, un movimento strano di giovani studenti strani, il movimento si inserisce nella tradizione dei movimenti controculturali in una logica di continuità con il futurismo, il surrealismo, il situazionismo e il dadaismo. La sua composizione e le sue rivendicazioni assunsero un volto diverso a seconda dei luoghi, dei momenti e dei bisogni. La comunicazione ebbe, senza dubbio, un ruolo centrale, il linguaggio sia scritto che orale faceva uso dell'ironia come arma di denuncia e di derisione. Una delle tecniche utilizzate, ripresa dalle avanguardie storiche, fu il détournement: oggetti o immagini, strettamente connessi alla società vennero sottratte alla loro destinazione per essere posti in un ambito diverso, laddove il significato originario si perdeva nella costruzione del nuovo insieme significante ( a volte senza significato). Si era formata una coscienza collettiva traformatrice nei comportamenti poichè mai si erano visti tanti giovani crescere tutti con le medesime esperienze alle varie latitudini, esperienze che venivano raccontate, di cui se ne poteva parlare e discutere e condividerne emozioni e sensazioni ed ecco il grande merito delle Radio libere. Per formare una coscienza collettiva ci vuole tempo ed è proprio quello che oggi manca, distratti dal superfluo e dall'inutile. La ricerca di nuove forme di linguaggio, le teorie desideranti di Deleuze e Guattari, il ruolo dell'individuo sociale e politico, la fusione tra arte e vita quotidiana, il rifiuto sistematico di qualsiasi precedenza del tempo di lavoro sul tempo di vita, un tempo di vita liberato dal lavoro, furono le tematiche affrontate sui giornali e sulle riviste del movimento, insieme alle varie esperienze controculturali come quelle della beat generation e più generalmente dell'underground. Una convergenza tra vari soggetti come il movimento femminista e gli operai, le associazioni per i diritti umani e civili, gruppuscoli e cani sciolti che la sinistra non ha più visto ne ha saputo tenere insieme. La grande colpa storica del PCI è non aver capito!! Da qui sovviene questa malinconia per il futuro mancato. Prendendo in prestito le parole di una poesia che W.H. Auden dedica al sud Italia e a Ischia in particolare «  Anche se non sempre ricordiamo perchè siamo stati felici non possiamo dimenticare di esserlo stati ». Esisteva la possibilità che quell'articolazione di lotte si trasformasse nella visione di un mondo diverso, in una transizione verso il postcapitalismo se l'inedita alleanza tra lavoratori e controcultura avesse preso corpo in modo persistente. Queste forze sono state deviate e dirette verso se stesse, la forza dei sindacati dell'epoca ha permesso di avanzare richieste di tipo qualitativo come ridefinire la prosperità e le condizioni di lavoro. Con l'arrivo della recessione le organizzazioni sindacali hanno perso potere grazie anche all'automazione che ha causato il declino del potere di classe e l'aumento della disoccupazione. Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione e già presidente della Camera in una recente intervista spiega che la storia della sinistra italiana del dopoguerra terminò il 14 ottobre del 1980 con la dura vertenza sindacale con la FIAT. Il capitalismo si convinse che bisognava mettere fine al ciclo storico degli anni '70 che aveva visto un avanzamento sociale dei diritti sociali e civili. In UK il sindacato dei minatori chinò la testa davanti alla Thatcher, rassegnandosi alla sconfitta, in Italia la FIAT annunciò 14mila licenziamenti. Mentre il sindacato decideva sulla risposta da dare gli operai presidiarono i cancelli per 35 giorni per bloccare la produzione, anche nei vertici del PCI c'era chi pensava che la Fiat stesse operando una necessaria ristrutturazione aziendale. La sinistra perse questo braccio di ferro e da allora c'è stata una dissintonia tra il sindacato, il PCI ed il suo popolo. Come disse il finanziere Warren Buffet «  non è vero che la lotta di classe non c'è più, è vero che abbiamo vinto noi. » Con la sconfitta del movimento operaio nel 1980 il capitalismo inglobò anche i suoi avversari politici portandoli al governo. ( D'Alema come Presidente del Consiglio diede l'ordine di bombardare la Serbia e il Kossovo). Non c'è più scampo agli imperativi del capitale, esso fagocita, divora e digerisce tutto. E' come una specie di parassita che si isinua nel corpo e lo fa ammalare. Il capitale si è insediato nel corpo della società e delle relazioni umane a tal punto che per relazionarsi tra di loro le persone hanno bisogno di prodotti del capitale, smartphone, internet, social. Tutto è stato isolato e fatto passare attraverso il capitale. Ed è quello che succede ora. Con la propaganda decide anche di cosa bisogna parlare, tutti temi fuorvianti da quelle che sono le vere priorità, vengono preparate trasmissioni ad hoc che fungono da distrazione di massa dove fare accapigliare le due fazioni e scuotere momentaneamente il gregge addormentato. Le nostre opinioni devono riflettere quanto fighi siamo rispetto a quegli idioti degli altri. Non c'è una vera libertà individuale perchè c'è sempre chi ti vuole imporre una verità che è emanazione del Potere. Prendiamo in prestito questa citazione di Nicolas Gomez Davila «  tutto ciò che dia all'uomo la sensazione che il mistero lo avvolge lo rende più intelligente, tutto ciò che l'uomo reclama come risaputo e scontato lo trattiene a livello della bestia ».Viviamo in un brutto film di fantascienza dove la realtà è stata abolita e ognuno coltiva il proprio senso che viene utilizzato temporaneamente, giusto il tempo di litigare sulle opinioni contrastanti. Già nel 1981 sull'ultimo numero di A/traverso, rivista del movimento del '77, Bifo scriveva profeticamente » è iniziato il tempo del dopo. Si presenta come un deserto di cui non si intravede la fine ». Molti hanno cominciato l'attraversamento del deserto dalla piazza di Trieste che ha rappresentato il ground zero della rappresentanza, il monumento ai caduti di ogni idea di democrazia e di sovranità, il popolo del deserto va per la sua strada perchè niente e nulla lo rappresenta, gli assi terrestri si sono spostati per cui in questa allucinazione continua viene meno anche il ragionamento critico, il Potere provoca con strutture artificiali che tendono a confondere i più deboli e i più ingenui e dissemina di trappole allucinatorie la strada.

Nel deserto riecheggiano le parole del salmo: “ è meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti” (Sal 117,8-9).

Franco Berardi racconta di quando andò per una conferenza a Bucarest e visitò il palazzo di Ceausescu, rimase colpito da una grande scritta su una parete del palazzo «  No Hope » .

Viviamo e continueremo a vivere tutti nel palazzo di Ceausescu se non ci mettiamo in cammino. In questo tempo senza speranza. Una speranza mista ad angoscia.

Dream baby dream.

Articolo uscito su Affiches del mese di maggio 2024