martedì 24 settembre 2013

Kilowatt Hour: Sylvian/ Fennesz/ Mathieu



 

The Kilowatt Hour è un work in progress affascinante, con Mathieu che disegna architetture sonore prendendosi cura delle frequenze basse, creando così atmosfere per il piano di David Sylvian e le parti di chitarra di Fennesz. Tutto parte da Wandermude, un album pubblicato a inizio anno da Mathieu per la Samadhisound, etichetta personale di Sylvian. L'album rimescola e reinventa le tracce audio di Blemish, lavoro di qualche anno fa di Sylvian, in un brano interviene anche Fennesz.
“ David e io siamo stati invitati a esibirci con il nostro album “Wandermude” a Berlino all’inizio di quest’anno e concordavamo entrambi che fosse una buona idea formare un trio con Fennesz.The Kilowatt Hour è un capitolo speciale, per David, così come per Christian e per me. Il trio si basa su un rispetto reciproco e sulle stesse forze, in questo modo possiamo creare qualcosa di nuovo per noi stessi. Il risultato ideale di una collaborazione è un lavoro che nessuno di noi può creare per conto proprio, così il linguaggio di David è cruciale per The Kilowatt Hour come lo sono rispettivamente quello di Christian e il mio. Un approccio che democraticamente si gioca un 50/50 tra improvvisazione e parti preparate. Ci sono varie direzioni che possiamo prendere e con questo primo tour, sto guardando molto al futuro". Così spiega Mathieu. Mentre in una nota ufficiale Sylvian parla ad un ritorno a Plight and Premonition e Flux and Mutability, ovvero ai suoi dischi con il Can Holger Czukay. Sylvian non canta ma ci sono degli spoken word registrati che compariranno nel flusso. Sono basati su poesie e scritti di Franz Wright. Inoltre ci sono dei visuals, immagini concrete e/o astratte presentate grazie a un maxi schermo posizionato dietro il palco, i tre musicisti sono solo silouettes che si stagliano sullo schermo. David Sylvian presenta così il trio: «Mi sento fortunato ad essere in compagnia di due musicisti di cui ho grande rispetto, e la cui generosità ed amicizia ha arricchito la mia vita personale e professionale. Faremo insieme una breve escursione, per vedere dove può portarci. Non c’è compiacenza né ci sono scorciatoie da prendere. Cercheremo di creare qualcosa di unico e stimolante per noi ed un’esperienza fresca per quelli che assisteranno alle perfomance». 



venerdì 6 settembre 2013

Alchemiss Art: Haiku



Mariacristina Marino
 
Haiku pittorico, produce movimento e trattiene eventi che accadono contemporaneamente. Un linguaggio evocativo che riempie il vuoto di piccoli segni. Lo spazio vuoto dello sfondo è essenziale come il silenzio in musica per dare intensità e estensione, percorso da forze invisibili che ne consentono la trasformazione. 
Sembra fermare tutto ciò che è inafferrabile e infinito per dare respiro e spazio all'immaginazione di chi guarda.